• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Attualità > Putin Asseconda Xi Jinping: Repressione Anti-Culto sul Falun Gong a (...)

Putin Asseconda Xi Jinping: Repressione Anti-Culto sul Falun Gong a Mosca

In un inquietante sviluppo delle relazioni internazionali, la Russia sembra allinearsi sempre più strettamente alla Cina, a scapito delle libertà civili e religiose all'interno dei suoi confini. Questo rapporto si è manifestato con particolare evidenza nella recente repressione del movimento Falun Gong, culminata con l'arresto di una donna e la detenzione di altri tre praticanti il 3 maggio.

Images from the unidentified man's arrest.FSB of Russia

Dipendenza Economica e Militare: Un Patto di Necessità

Dall'inizio dell'aggressione contro l'Ucraina, la Russia è spesso descritta come uno Stato satellite della Cina. Questa dipendenza è risultata sempre più evidente non solo sul piano economico, ma anche negli approvvigionamenti militari. In cambio del sostegno di Pechino, Mosca sembra pronta a replicare le politiche repressive cinesi contro i gruppi religiosi e spirituali dissidenti.

Il Caso del Falun Gong: Da Elogiati a Perseguitati

Il Falun Gong, un movimento spirituale che combina meditazione e pratiche di Qigong, non ha mai rappresentato una minaccia per la Russia. Anzi, per anni i media russi ne hanno parlato con favore, lodando i benefici per la salute dei praticanti. Tuttavia, la situazione è cambiata drasticamente sotto la pressione della Cina. Già nel 2008, alcuni testi chiave del Falun Gong furono dichiarati "estremisti", ma le attività del movimento continuarono relativamente indisturbate fino a tempi recenti.

Nel 2020, sette organizzazioni legate al Falun Gong furono dichiarate “indesiderabili” in Russia. Questa etichetta, a differenza di quella di "estremista", non impediva completamente alle organizzazioni di operare. Tuttavia, dopo l'inizio della guerra in Ucraina nel 2022, la legislazione russa è cambiata, equiparando di fatto le organizzazioni "indesiderabili" a quelle "estremiste".

L’Intervento delle Forze Speciali

Il 3 maggio, le forze speciali russe hanno effettuato un’irruzione nelle case di diversi praticanti del Falun Gong a Mosca. Natalia Minenkova è stata arrestata come “leader” di un'organizzazione “indesiderabile” e altri tre praticanti sono stati detenuti come testimoni. Secondo l’agenzia statale RIA Novosti, essi sono accusati di crimini molto più gravi, tra cui il tentativo di organizzare rivoluzioni colorate in Russia e Cina con il sostegno del Dipartimento di Stato americano.

Arresti e Detenzioni: Un Clima di Paura

Il 16 aprile, una donna è stata arrestata dall'FSB a Pyatigorsk per il possesso e la distribuzione di pubblicazioni del Falun Gong. Il 4 maggio, un giudice del tribunale distrettuale Tushinsky di Mosca ha confermato la detenzione della Minenkova per un mese e venticinque giorni, in attesa di ulteriori indagini.

L'Influenza della FECRIS

Non è solo il governo russo a sostenere la repressione del Falun Gong. Gli anti-sette russi ed europei, parte della federazione internazionale FECRIS, hanno espresso sostegno alla sanguinosa repressione del movimento in Cina e chiesto misure più dure altrove. Alcuni rami occidentali della FECRIS hanno negato pubblicamente le accuse di prelievo di organi dei praticanti del Falun Gong in Cina, nonostante due risoluzioni del Parlamento Europeo abbiano affermato il contrario.

Un Appello alla Vigilanza Internazionale

Questi eventi sollevano serie preoccupazioni sulla libertà religiosa e sui diritti umani in Russia. La comunità internazionale deve monitorare attentamente queste dinamiche e rimanere pronta a difendere i valori e i principi di una società libera. È fondamentale non sottovalutare l'impatto dei movimenti anti-culto e della repressione religiosa, e lavorare insieme per prevenire possibili conseguenze negative.

La Russia, sotto l'influenza della Cina, sembra intraprendere un cammino pericoloso, dove la repressione delle minoranze religiose diventa una moneta di scambio nelle relazioni internazionali. È imperativo che la comunità globale risponda con fermezza per proteggere i diritti fondamentali di tutte le persone, indipendentemente dalle pressioni geopolitiche.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità