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  • Di pv21 (---.---.---.89) 14 febbraio 2019 19:09

    Eureka !! > Quando una persona arriva a dover vendere i gioielli ricordo di famiglia vuol dire che non ha più altro modo di fronteggiare i debiti pendenti.


    Del tutto differente è il caso di esponenti del governo che progettano di impiegare le risorse auree dello Stato per “compensare” gli squilibri di cassa (Debito pubblico).

    SIGNIFICA non avere idea su cosa e come fare per mantenere i necessari equilibri contabili di Bilancio con delle stime del PIL risultanti più che dimezzate. Dando altresì attuazione alla promessa di “limare” la pressione fiscale, rilanciare economia e lavoro e di “cambiare” la vita ai bisognosi.

    Misura complementare resta allora quella di dilazionare nel tempo la reale “operatività” degli interventi e di restringere le possibilità d’accesso ai benefici promessi.

    Serve altresì individuare la “barriera” esterna (Enti e/o individui) che si oppone alla dichiarata “volontà” di sovvertire certi limiti, regole e vincoli frutto di politiche sbagliate, oltre che asservite a interessi propri della “vecchia” classe dominante.

    Non ultimo, dare gran fiato alle richieste di singole categorie e comunità locali.


    Postilla.

    Con un Pil in frenata, una montagna di Debito e un tasso di interesse dei Titoli di Stato sul 3% una domanda è d’obbligo.

    Basta volerci credere e saper aspettare, almeno (almeno!) fino alla seconda metà dell’anno in corso?.

    Se SI, abbiamo di fronte una “nuovamodalità dell’arte di governare che merita un sonoro “eureka!”. E ancora “Eureka!”.


    La storia insegna che La “Febbre” del Tribuno non conosce remore, limiti …

  • Di pv21 (---.---.---.89) 8 febbraio 2019 18:11

    Tagliola > Dopo mesi di critiche e pesanti insinuazioni nessuno del governo se la sente di contestare nel merito il -0,8 di PIL stimato dalla Commissione UE.

    NON occorre essere “luminari” dell’economia o avere delle spiccate “doti precognitive” per prendere atto della loro fondatezza.


    L’ISTAT ha registrato la brusca frenata (Pil <0) degli ultimi 2 trimestri e non riesce a cogliere segni d’inversione da inizio 2019.

    Dopo 8 mesi di governo il Ministro Economia G TRIA parla di contingente “battuta d’arresto”. I massimi leader dell’Esecutivo dichiarano che i primi effetti (positivi) delle misure da loro volute e varate si cominceranno a vedere soltanto dalla seconda metà dell’anno corrente.

    Con siffatte premesse è difficile pensare che nel secondo semestre del 2019 ci sarà una crescita tale da consuntivare un PIL al +1%.


    Con un Pil “piatto” e il tasso d’interesse dei Titoli di Stato che viaggia al 3% una domanda è d’obbligo.

    DOVE E’ il portafoglio con le risorse necessarie/sufficienti (decine miliardi) per dare forte impulso all’economia e “cambiare” la vita ai bisognosi?

    E da non dimenticare sono quei limiti assunti su Deficit e Debito onde evitare una procedura d’infrazione.


    Proclami e promesse non cambiano quella Tagliola Tributaria che corrode …

  • Di pv21 (---.---.---.89) 4 febbraio 2019 19:21

    REVERSE > I più noti esponenti delle forze politiche al governo quasi ogni giorno fanno a gara nel compiere “gesti” simbolici e rilasciare roboanti “dichiarazioni” tra loro differenti e contrastanti.


    Si passa in tal modo dai giudizi “accusatori” sull’origine e le cause del precario stato del paese alla “prospettiva” di nuovi rimedi migliorativi (a dir poco).

    Sia riguardo alla economia (da mesi in frenata), sia ai tanti problemi sociali (tuttora pendenti).

    Con la precisazione che effetti tangibili si cominceranno a vedere solo dalla seconda metà del 2019. Cioè dopo almeno 13 mesi dalla fiducia concessa dal Parlamento

    Non solo.

    NUMERI ufficiali ci dicono che servirebbero da subito interventi socio-economici per decine di miliardi di euro (decine) e NON delle “misure” dilazionate e per giunta subordinate (v. clausole) alla progressiva “verifica” delle relative coperture finanziarie.

    Come meritano un cenno quei Decreti LEGGE che, già convertiti e applicati, necessitano di ulteriori provvedimenti legislativi a correzione e/o integrazione.

    PS: e sempre che, nel frattempo, le continue divergenze “interne” al governo stesso non lo facciano implodere.

    TUTTO questo in nome di un “cambiamento”.


    Di sicuro gli unici a trarne tuttora beneficio sono i media (cartacei e web) ai quali non manca il materiale per dei bellicosi “titoloni” da sparare, anche più volte al giorno.


    Sintesi.

    Il PESO e il VALORE di una linea politica di governo si misura dalla reale praticabilità e efficacia delle soluzioni adottate e NON dal livello di impatto e presa delle doti “comunicative” (propaganda) dei suoi vari alfieri-padrini.

    Tecnica (ormai decennale) che non è sopportabile da chi guarda alla sostanza delle cose.


    UNICO rimedio è innestare la reverse.

    PRIMO interesse dei cittadini elettori è evitare di finire Travolti dalle Informazioni

  • Di pv21 (---.---.---.89) 27 gennaio 2019 19:38

    Repetita > Giusto un anno fa ho scritto


    Il presidente Al-Sisi sa bene che “smascherare” e incolpare i suoi Servizi Segreti gli costerebbe il posto, già sotto tensione.

    Per sperare di conoscere fino in fondo la bestiale “verità” sulla tragica fine di REGENI tocca immaginare tutta una serie di sostanziali cambiamenti sul fronte interno ed internazionale dell’Egitto.

    Tipo che un avversario di Al-Sisi vada al potere e che abbia forza, volontà ed interesse di scoperchiare la pentola di siffatti misfatti da ascrivere al suo predecessore.


    Piaccia o non piaccia questa è la dura realtà.

    E non esiste Governo italiano che non ne debba prendere atto.

    Quel che vale è la Legenda per un Delitto

  • Di pv21 (---.---.---.89) 26 gennaio 2019 19:54

    Impatto > In merito alla tragica vicenda del piccolo JULEN si è parlato solo e sempre di operazione "salvataggio".

    Un bimbo di 2 anni precipitato per decine di metri in un pozzo, largo meno di 30 cm, che è stato fermato dal terriccio trascinato nella caduta.

    Niente da dire su impegno e sforzo profusi per raggiungerlo.

    Parlare ancora di "salvataggio" in corso dopo ben 13 giorni è solo una tecnica mediatica per catturare l’emotività del pubblico.

    Certi sedicenti esperti di informazione dovrebbero dire quante sono le probabilità (in %) di trovare ancora vivo un bimbo di 2 anni rimasto così tanto a lungo senza alcuna forma di sostentamento (né vitto né acqua).

    Meglio sempre diffidare di certi "Untori" della Parola ...

     

     


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