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Pericolo attentati

Mentre il mondo si interroga sul perchè Cuba sia stata inserita nella lista dei paesi che aiutano il terrorismo, qualcuno si interroga su quando e quali obbiettivi colpiranno i terroristi in Europa.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, agli inizi di Aprile aveva affermato: "è più probabile che Al Qaeda lanci un serio attacco terroristico qui in Europa, in una città europea, piuttosto che negli Usa".

Perchè proprio in Europa e non negli USA che sono la principale fonte di
problemi mondiale?


Con le loro ingerenze nella politica internazionale e le loro guerre a scopo "umanitario", gli Stati Uniti si sono guadagnati l’odio di molte nazioni e non solo dei terroristi di Al Qaeda.

Allora perchè proprio noi?

La prima risposta che potrebbe venire in mente è perche siamo alleati degli USA e come tali meritiamo l’odio di tutte quelle organizzazioni terroristiche che combattono tale nazione.

Poi c’è il fatto che il controllo del nostro territorio da parte delle forze di polizia e dei servizi segreti è meno capillare che negli USA e quindi siamo "bersagli" più facili.

Queste sono risposte scontate... ma se la verità non fosse poi così semplice?

Un attentato che causasse migliaia di vittime in una qualsiasi nazione europea porterebbe ad un appoggio incondizionato da parte del Parlamento Europeo alla politica guerrafondaia degli Stati Uniti e quindi fornirebbe nuova "carne da cannone" per quella che viene chiamata "guerra al terrorismo" ma che in realtà è semplicemente l’invasione indiscriminata di paesi sovrani per un accaparramento delle ricchezze (petrolio, oppio, gas, etc.).


Forse l’invasione dell’Afghanistan poteva essere giustificata dall’attacco dell’11 settembre e dalla presenza dei probabili autori dell’atto terroristico, ma la guerra all’Iraq che giustificazione poteva avere se non quella dell’impossessarsi dei giacimenti di petrolio?

Ora, con la crisi economica, la macchina bellica statunitense è messa a dura prova ed i nuovi probabili bersagli della super potenza (Iran soprattutto) sembrano più difficili da eliminare.

L’aiuto Europeo ed il consenso della popolazione sono fondamentali per un’eventuale invasione dell’Iran o di altri stati ritenuti pericolosi dal governo statunitense, ma ci vuole un atto terroristico contro l’Europa per fare sì che gli animi si accendano e che un eventuale guerra diventi legittima.

Forse facciamo bene a temere un attacco. Sarebbe nell’interesse di molti...

Ovviamente non penso che servizi deviati o altre organizzazioni del genere agirebbero direttamente...

Ma un aiutino chissà, magari potrebbero darlo, fornendo tecnologia bellica o qualche provvidenziale virus o batterio altamente mortale a qualche organizzazione terroristica...

Ovviamente queste sono solo ipotesi, ma staremo a vedere...

Nel frattempo un possibile bersaglio per un attentato è già in movimento, si tratta del pontefice Benedetto XVI, che visiterà Israele dall’8 al 15 maggio.

Una zona non proprio delle più sicure da visitare in questo periodo...

Vedremo se quelle del presidente Obama sono solo preoccupazioni infondate oppure pericoli reali che si manifesteranno durante l’anno in corso.

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