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maurizio carena

maurizio carena

 la forza di cambiare le cose che posso cambiare
la serenita’ di accettare quelle che non posso cambiare
la speranza di riuscire a distinguere tra di esse

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  • Primo articolo giovedì 12 Dicembre 2008
  • Moderatore da sabato 01 Gennaio 2009
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Ultimi commenti

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 5 novembre 2009 17:10
    maurizio carena

     grazie.
    l’ho scritto di botto ma speravo comunque che potesse essere giudicato valido da qualcuno.

     saluti.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 3 novembre 2009 19:38
    maurizio carena

     errata corrige:

    terzultima riga: "l’operaio conosce 300 parole, il padrone 1000, per questo e’ lui il padrone".

     quando si scrive troppo di fretta...

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 14 ottobre 2009 18:52
    maurizio carena

     come tu ben saprai, sono proprio quelli che "vivono al limite", di qualunque "legalita’ ", quelli che dissentono, quelli che criticano, in una parola quelli che "pensano", che, storicamente, pur sbagliando, hanno sempre fatto progredire la razza umana, ammesso che da quando essa esiste vi siano stati dei progressi e per chi.

     Da Socrate a Russell, passando per Galileo e Giordano Bruno, solo chi ha pensato e lottato, ha tenuto vivo quel fuoco della conoscenza che, si dice, avremmo rubato agli Dei.
     E tu, col tuo articolo di oggi, bello e necessario, hai secondo me dato il tuo modesto contributo a tenere vivo quel fuoco. Un piccolo articolo, ma con parole e idee grandi.

    saluti

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 14 ottobre 2009 18:37
    maurizio carena

     caro Pietro orsatti,
     Cio’ che che tu avventatamente liquidi come "pruriti scandalistici della camera da letto di palazzo grazioli e di villa certosa" sono le inchieste di Repubblica sullo scandalo di Puttanopoli.
     La repubblica, mainstream che peraltro detesto, ha avuto anche il coraggio di pubblicare le foto delle prostitute invitate ai cocaparty di berlusconi. prostitute i cui viaggi sono stati pagati a spese dei contribuenti.
     La repubblica, per il solo fatto di avere posto dici domande (al dittatore) e’ stata querelata dallo psiconano.

     Il Corriere fa tutto meno che informazione. E’ il "magno organo della borghesia", come diceva Bocca. Al servizio dei poteri forti, aggiungo io. Troverai solo verita’ di regime preconfezionate. Leggiti i Panebianco, gli Ostellino, i della Loggia, tutti servilmente prostrati su posizioni filogovernative da fare invidia ai mainstream Nordcoreani.
     E’ stato mai denunciato, dallo psiconano, il foglio di via Solferino? Credi che sia un caso?
     E chi ha tolto dai piedi Mieli, non perfettamente organico al videoregime attuale?
     Perfino Paolo Mieli, uno storico, un uomo di cultura, un conservatore, rappresenta per l’egoarca un pericoloso focolaio di pensiero critico. Da eliminare.

     Tu scrivi bene. Solo, non hai capito bene in che mondo vivi.
     Ti prego di svegliarti.

     Vivi in un regime.

    Vivi in uno stato dove un vecchio erotomane, maschilista, sessista, corruttore, plutocrate, bugiardo, plurinquisito, plurindagato, pluriprocessato, l’essere piu’ ricco del paese, padrone di TUTTE le tv e molti altri media (quotidiani, periodici, case di produzione etc...), usa il suo potere per arricchirsi e, incidentalmente, sfasciare lo stato, che nel suo delirio e’ un’azienda, la SUA.
     
     Non che chi lo ha votato sia molto diverso da lui (il 12.5 % di preferenze nazionali), ma Al Tappone rappresenta un grosso regresso persino per un paese come l’Italia, con una tradizione clerico-fascista-maschilista.

     Questa e’ la situazione oggi.

     E i mainstream sono usati come sistemi d’arma.
    Servono per il lavaggio del cervello delle masse.
    Servono per propagandare gli interessi delle elites che li possiedono (anche Repubblica)
    Servono per vendere i lettori agli inserzionisti e fare tanti soldi e diventare sempre piu’ potenti.
    Servono per pubblicare veline anonime.
    Servono per NON pubblicare le notizie non organiche al potere del padrone di turno.

    Servono a molte cose, i mainstream, a parte una. Essere informati.

     I mainstream non ti informeranno mai correttamente.
    Ti daranno sempre una parte dei fatti, una prospettiva, le loro categorie, le loro parole. Le loro menzogne.

     Per questo i giornali, specialmente il Corriere e il Sole ma anche Repubblica, ricevono una vagonata di milioni dal sistema.
     Altrimenti la gente potrebbe cominciare a pensare con la propria testa, magari usando internet, e questa e’ una sciagura che va evitata a qualunque costo.

     Ordine dei giornalisti (di matrice fascista), legge gasparri ovvero duopolio mediatico sanzionato per legge, sovvenzioni di regime agli organi di propaganda chiamati "quotidiani".

     ...............

     Il regime si sta assestando e vuole far fuori ogni nemico. Questo accade oggi.

     i giornali combattono una guerra.
    La repubblica non combatte una guerra per il libero giornalismo, ma per i suoi interessi di gruppo editoriale.
     Trovo La Repubblica un mainstream penoso, ma la sua battaglia contro la deriva totalitaria italiana e’ sacrosanta e irrinunciabile.
     berlusconi e’ un cancro, e’ l’ignoranza di un piazzista fattosi re d’italia che sta, lui si, sputtanando il paese urbi et orbi. E pur di combatterlo dovremo comprare anche La repubblica, visto che il PDmenoL e’ nato morto e non abbiamo un opposizione parlamentare.

     Io non dubito della tua buona fede. Pero’ siamo il lotta. In guerra.
     Anche e soprattutto i "signori" giornalisti (o pseudo tali) lo sono, e lo sanno ( in ogni redazione mainstream se non ti autocensuri ti sbattono fuori). Cio’ che conta e’ solo cio’ che vuole l’editore padrone. Il lettore non conta un c...zo.
     E se scrivi cio’ che vuole il padrone/editore/inserzionista, allora fai carriera e il migliore a leccare il culo diventa direttore.
     Questo e’ il "giornalismo" dei mainstream oggi, qui.
    Tenerlo nascosto ai lettori, nell’era del web, e’ piuttosto inutile o mi sbaglio? E infatti si stanno rompendo la testa per cercare di censurare internet, che odiano con tutto se stessi.
     
     Il Corriere censura come tutti gli altri, perche’ obbedisce alla proprieta’ (banche).
    Hai mai visto inchieste recenti sugli scandali finanziari? Hai mai visto nomi e numeri?
     Io il corriere della Sera l’ho visto censurare Carlo Vulpio.

     Il corriere della sera puo’ solo vergognarsi. Lui come tutti gli altri. Servi e padroni, ma nessun giornalista ( a partre le numerose eccezioni destinate, nel regime, al ruolo di eterni outsider).

     Peccato, lo spunto per il pezzo era bello...

     saluti.
     



  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 14 ottobre 2009 17:00
    maurizio carena

     caro Olap,
     la mia prosa e’ veramente limitata e i miei ragionamenti evidentemente privi di argomenti se riescono ad arrivare commenti come il tuo.

     "VILIPENDIO", etimologia latina: composta da "vile" ( vile, da disprezzare) e "pendere" (considerare). Quindi si puo’ tradurre con "manifestazione verbale di disprezzo".
     Ma attenzione: nei confronti, e soltanto nel caso, di disprezzo contro chi e’ in alto (regime, istituzioni, gerarchie clericali) da parte di chi sta in basso.

     Tale PSICOREATO, e’ un "reato d’opinione" anzi, IL reato d’opinione per eccellenza.

     Con tale PRETESTO ogni governo e ogni regime (come il nostro, per esempio) e’ libero di condannare e/o minacciare qualunque espressione di pensiero non organica al sistema.
     E’ per tenere a bada quello che la tradizione liberale occidentale chiama "il gregge confuso", "la massa suina", che esiste tale psicoreato.

     Quando, giustamente, i dissidenti dei regimi stranieri vengono accusati dello stesso reato i mainstream di regime nazionali difendono a spada tratta la "liberta’ di espressione" specie in chiave anticinese, antivenezuelana, anticubana, antinordcoreana, eccetera.
     Eppero’.
     Quando i dissidenti sono interni, quegli stessi mainstream sovvenzionati dal regime stesso, invertono la rotta di 180 gradi.
     Chissa perche’ troviamo scandaloso che gli studenti, poniamo, iraniani che criticano il loro presidente vengano processati (e condannati), mentre lo stesso standard non vale se i dissidenti sono interni e il presidente e’ uno degli organi del regime (domestico) che si vorrebbe criticare.

     Col tuo argomento sarebbe d’accordissimo qualsiasi dittatore.
     Perche’ mica nessuno vuole passare da tiranno. Serve sempre un simulacro di "liberta’ di espressione".

    Ogni costituzione al mondo nomina, piu’ o meno il diritto alla liberta’ di espressione, in generale. Poi, se vai a vedere piu’ da vicino scopri che ti fottono coi commi, con le leggi e leggine peggio se discrezionali come nel caso del vilipendio.
     
     Capisci perche’ quello del "vilipendio" e’ un anacronismo del passato che solo un popolo di telericoglioniti come noi riusciamo a tollerare?

     Se non fossimo un regime, sempre piu’ strutturato e totalitario, i reati d’opinione NON dovrebbero semplicemente esistere.( Men che meno il vilipendio, che dipende dall’arbitrio del giudice).
     Il fatto che tali "reati" esistano corrobora, se mai fosse necessario, l’evidenza che viviamo in un regime.
    Il fatto che gli italiani lo sopportino dimostra che la maggioranza dei sudditi e’ priva di qualsivoglia consapevolezza, cultura, dignita’. Dei servi, nella miglior tradizione "francia o Spagna, basta che se magna".

     Del resto, quando uno come Minzolini puo’ pubblicamente dichiarare che lui ha sempre dato tutte le notizie, senza che nessuno gli sputi in faccia, dice in che paese viviamo.


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