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 Home page > Attualità > Politica > La faccia tosta dei nostri politici

La faccia tosta dei nostri politici

Non è difficile rintracciare testimonianze della faccia tosta dei nostri politici.

Basterebbe scorrere la cronaca politica degli ultimi trent’anni di vita repubblicana, o basta pure quella degli ultimi mesi, in cui, per esempio il nostro ministro del Tesoro, scorrazzando tra forum, convegni ed interviste televisive e giornalistiche, non smette mai di dire che tutto lui aveva previsto o detto. Come difendersi dall’invasione dei cinesi, come far funzionare il WTO (l’organizzazione mondiale del commercio), che avrebbe preferito aver torto anzichè vedere avverarsi tutte quelle calamità che , puntualmente come egli aveva profetizzato, si sono abbattute sull’economia mondiale. E giù ancora a dar consigli agli Americani su come risolvere la crisi finnziaria, su come regolamentare i mercati, e a proporre interventi keynesiani (ricevendo gli applausi ed i consensi anche dei comunistri nostrani fuori dal parlamento). Il premier poi dà consigli a tutti, a Sarkozy e Zapatero, consiglia la pace a Putin e i georgiani, indica ad Israele come fare la pace con i palestinesi, ispira l’azione politica di Bush e persino del leader libico Gheddafi.

Ma quest nostri eroi non potrebbero spendere le proprie inesauribili energie per risolvere i nostri annosi problemi, che pure sarebbero più semplici di quelli dell’universo mondo?



Avrebbero potuto vendere al migliore offerente Alitalia, potrebbero ancora mettere sul mercato la Tirrenia, l’ENI, l’ENEL, la Rai, Finmeccanica, liberalizzare municipalizzate e servizi locali, per risanare il debito pubblico che rischia di strozzare la nostra economa, stimolare la Consob e l’Antitrust a vigilare sulla concorrenza nel nostro mercato. Niente da fare. La vocazione dei nostri soloni è planetaria.

Qualche giorno fa l’ing. De Benedetti ha detto che l’Italia ormai è un paese irrilevante. Non so se siamo un paese irrilevante ma di sicuro moralista.

Provate - diceva un moralista francese dell’Ottocento - a mettere a letto un moralista tra una Lucrezia (donna onesta) ed una Taide (prostituta) e vedrete da quale parte si gira. Si girerà dalla parte della prostituta. Se poi mettete tra le stesse donne - egli aggiungeva - un moralista italiano, egli farà di più: si girerà dalla parte della prostituta e la chiamerà col nome della donna onesta. Allegria!!!

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