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il compagno Berlusconi, futuro "Imperatore" d’Europa

“I missili in Polonia provocazione contro Mosca”. Elementare verità che, se esistesse una sinistra, andrebbe ripetuta ogni giorno, ma sorprendentemente è il “compagno” Berlusconi che si smarca dal moribondo Bush e fa un’affermazione, che se fosse coerentemente sviluppata significherebbe il primo passo verso la fine dell’egemonia americana in Europa.

La cosa avviene in un momento di debolezza politica degli Usa, con un presidente uscente praticamente senza poteri, mentre è diffusa convinzione che gli Usa siano l’origine e i responsabili della crisi finanziaria ed economica mondiale, e il cavaliere, con raffinato intuito politico, e probabilmente in sintonia con il pensiero di Obama, approfitta per far emergere la necessità della autonomia europea e la distensione con Mosca, che è nostro essenziale partner economico e fornitore di energia.

Anche Sarkozy, pochi giorni fa, affermava: “E’ finita l’epoca in cui un solo paese, l’America, dettava la direzione al mondo, non esiste più solo il dollaro, paghiamo per un loro errore, ora ci ascoltino”.

Incredibilmente queste esternazioni vengono da Destra, che sembra aver capito l’elementare verità che una sorta di nazionalismo e di autonomia europea sono essenziali per uscire dalla crisi che gli americani ci hanno rovesciato addosso, e che si approfitta di questo interregno nel potere politico americano per porre qualche paletto impensabile fino a ieri.

Bisognerebbe approfittare di questo momento e pretendere un coerente seguito a queste dichiarazioni, dare ragione e appoggio a questo sussulto di dignità europea, e intraprendere da subito un percorso che veda i maggiori paesi fondatori e integrati nell’Euro (Francia, Germania, Spagna, Italia) funzionare subito come motore di quelle necessarie riforme atte a portare questi paesi ad avere un funzionamento come in una normale democrazia, dove tutto venga deciso a semplice maggioranza, e dove si lasci liberi gli altri paesi di entrare o meno in Europa, ma con le regole stabilite dai fondatori e realizzatori della moneta unica.

Sono anni che insisto che l’integrazione europea, l’autonomia da Washington e l’abbandono della Nato, l’apertura verso la Russia e il mondo arabo, la PACE, sono fattori decisivi per il nostro futuro, e che solo gli anglo-americani si sono alacremente impegnati ad impedire questo cammino fino alla incredibile provocazione di mettere i missili in Polonia e di incoraggiare la Georgia ad impossessarsi di territori abitati da russi.

Certo sentire la Destra filoatlantica dire certe cose, mi procura un po’ di depressione e di nostalgia per una Sinistra che non c’è, e quindi non approfitta delle occasioni della Storia.

Sono disposto a votare Berlusconi “Imperatore” d’Europa se riesce a far chiudere la Nato, le basi militari americane in Europa e a lasciare fuori dalla UE l’Inghilterra (d’altronde è stato socialista craxiano, ha sdoganato la destra, oggi che il capitalismo è in crisi non gli resta che il “sendero luminoso” del marxismo-leninismo).

 

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