Caro Fabio, la "propaganda" è il cercare di influire sull’opinione
pubblica per orientarla in un certo modo e non ha a che fare con
l’esporre i motivi per cui si è a favore di qualcosa. Pensa alla
pubblicità (ovvero alla propaganda legata a prodotti commerciali):
cercheranno di farti comprare un prodotto, ad esempio un liquore,
facendotelo associare a cose positive come una vita di successo e piena
di donne; nulla a che fare, quindi, con un’esposizione onesta degli
aspetti positivi di un prodotto. Nella propaganda lo scopo è chiaro e
prefissato e il mezzo può essere qualunque e spesso si basa su qualche
tipo di "Inganno".
E’ vero che "critica" può essere anche il semplice
parlar male di qualcuno, magari proprio a scopo di propaganda di
qualcun altro, ma la sto intendendo nel senso più nobile e originario
della parola, ovvero l’analizzare e il valutare l’operato di qualcuno,
utilizzando capacità razionali e onestà intellettuale.
Riassumendo,
pensa alla critica come a quella con cui, ad esempio, un’associazione di
consumatori espone i difetti di un prodotto che ha testato, e alla
propaganda come alle cose dette da un venditore porta a porta per
rifilare un prodotto che lui magari non acquisterebbe mai!
Insomma,
criticare Grillo va benissimo se lo si fa con onestà intellettuale e
basandosi su dati oggettivi, pronti anche a rivedere le proprie
conclusioni; se invece si cerca solo di metterlo in cattiva luce con lo
scopo prefissato di fargli perdere consenso, magari senza preoccuparsi
del fatto che si sta facendo leva sull’ingenuità del lettore, allora lo
trovo biasimabile...
Comunque, io ti avevo chiesto il link al tuo
articolo più "benevolo" verso Grillo o il M5S, perché dagli articoli
che ho visto mi sembra che tu faccia una propaganda anti-Grillo. Visto
che tu mi dici che parli anche delle questioni su cui sei favorevole,
credo che sia tu a poter mostrare effettivamente che sia così e che
quindi, in qualche modo, il tuo sia un vedere difetti ma anche pregi.
Capirai che non è molto logico che io vada a leggermi tutti i tuoi
articoli per verificare che siano a senso unico: in questi casi basta un
esempio per contraddire la tesi e tu puoi mostrarmelo facilmente, conoscendo i tuoi articoli.
Riguardo
quelle che tu chiami "bufale", ti posso dire che anche secondo me
alcune cose non sono assolutamente vere! O credi che io possa pensare
davvero che Grillo conti come chiunque altro nel Movimento? Mi sembra
ovvio che sono frasi a scopo elettorale, "specchietti per le allodole"
come dici giustamente tu. Ma fermarsi qua nell’analisi sarebbe
sbagliato. Bisogna dire che un po’ tutti i partiti si presentano in modi
palesemente falsi. Non mi dirai che davvero credi che le primarie del
PD siano veramente "democratiche"? Il guaio è che le "allodole"
esistono, anzi sono la maggior parte degli elettori, e vanno attirate.
Ovviamente non mi piace quando si arriva a sparar vere e proprie balle,
comunicando dati falsi, ad esempio; ma ritengo normale che si faccia
ricorso ad una certa retorica, perché senza voti non si può fare molto.
Cosa dovrebbe dire Grillo? Che è convinto di essere meglio degli altri e
che il partito deve seguire il suo volere perché roba sua?? Ma in fondo
chiunque ne avesse il potere vorrebbe che le cose fossero fatte secondo
la propria volontà e il proprio giudizio. La "democrazia", per me,
viene dopo, nella possibilità di scelta tra i vari partiti coi loro
leader. Ogni partito è in qualche modo diretto da un numero ristretto di
persone e l’unico problema è che in certi casi non si sa bene chi siano
e soprattutto che spesso l’obiettivo non sia il bene comune.
L’articolo
di Travaglio mi sembra ragionevole ed equilibrato, ma si tratta
comunque di opinioni su possibili conseguenze di una diversa strategia.
E’ un po’ come una squadra di calcio ha un determinato allenatore che fa
delle scelte e molti si sentono di dire che si poteva far meglio con
tattiche differenti. Sicuramente è possibile, ma non si può dimenticare
che "costringere" il PD a fare cose che non vuole, non è così facile;
non dimentichiamo che si è usata una strategia simile ad un certo punto
delle elezioni per il Presidente della Repubblica: si è proposto Rodotà,
nome che il PD non avrebbe dovuto poter rifiutare, e invece hanno
comunque sostenuto Napolitano. Ovvio che la cosa abbia deluso molti
elettori, ma il PD sa bene che certe cose si dimenticano facilmente!
Onestamente, non credi che un’alleanza con il PD per un governo anche
sostenuto da figure non "di partito", saebbe stata una mossa molto
rischiosa? Non è probabile che non si sarebbe comunque riusciti a far le
riforme desiderate e che si sarebbe arrivati presto alla rottura? Ma
sarebbe rimasta la "macchia" di un’alleanza con un partito di cui ci si
dice nemici e ovviamente il PD avrebbe cercato di far ricadere sul M5S
le colpe del fallimento. Nel frattempo si sarebbe rafforzato Berlusconi e
il centro-destra e il M5S sarebbe stato associato di più alla sinistra,
con conseguente perdita di voti.
Per me servono ben altri presupposti per pensare che il M5S abbia la possibilità di cambiare davvero le cose.
Infine,
hai ragione sul fatto che volere un cambiamento presuppone che ce ne si
prenda la responsabilità, ma guarda che anche mantenere la situazione
attuale è una cosa di cui ci si deve prendere la responsabilità!
Liberissimo di aspettare che arrivino nuove alternative che possano
cambiare le cose in modo ideale, ma aspettare significa anche, intanto,
mantenere le cose come stanno. Di fatto, stai prendendo una posizione
almeno sul fatto che il cambiamento che porterebbe il M5S sarebbe un
peggioramento; e questo comporta un certo tipo di sostegno alla
situazione attuale che valuti migliore di un’alternativa di cui sai ben
poco. E la mia paura è che questa scelta sia eccessivamente per motivi
superficiali. Sai, sui politici attuali potrei dirti che il motivo
principale di critica è che ritengo facciano il proprio interesse
anziché quello dei cittadini; la cosa si basa sull’analisi del
funzionamento delle cose e su vari casi di "scandali" venuti alla luce.
Ovviamente, ora ho semplificato molto, ma volevo farti notare che tu
invece dici che la tua critica a Grillo "si concentra soprattutto sulla
prospettiva
di fondo che si può leggere in certe espressioni della persona Grillo".
Capisci che è una questione molto vaga, visto anche che poi non sarebbe
neppure lui a poter gestire lo Stato come gestisce il Movimento che ha
creato?
Vabbe’, mi scuso per la lunghezza, anche perché temo non
sia molto utile questo mio voler andare a fondo in certe cose, visto che
su questioni come lo "squadrismo" non sembri aver dato molto peso a
quello che ho scritto e ti limiti a ripetere quello che dicevi prima.
Ciao, Marco