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Commento di Fabio Della Pergola

su Il proclama fascista di Grillo Giuseppe, detto Beppe


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 7 dicembre 2013 21:25

Non ho alcun motivo di non crederle e di non essere solidale con lei su tutto quello che scrive. Che accomuna la sua esperienza a quella di molte decine di migliaia di persone di questo paese. D’altra parte l’ho scritto a chiare lettere "...condividendo sicuramente molti dei loro temi e delle loro critiche al sistema dei partiti, al sistema bancario e finanziario, al sistema fiscale e pensionistico, al sistema sociale e culturale eccetera".

Ma nulla - nulla - di quello che dice mi convincerà MAI di ritenere giusto, condivisibile e accettabile che sia legittimo cercare di chiudere la bocca a una persona che espone delle critiche a un movimento politico con un sistema di questo tipo. Che si chiama "gogna".

E ripeto che tutto ciò è pericolosissimo per la democrazia. Se lei ritiene che questo sistema democratico non sia accettabile così com’è e vada cambiato profondamente, mi troverà al suo fianco. Perché è quello che ho sempre cercato di fare da almeno quarant’anni in qua. Cercare di modificare le storture di una società dominata dai più furbi, dagli imbroglioni, dai violenti, dai ladri, dagli incapaci e dagli ipocriti.

Se lei però mi chiede di affossare il sistema democratico con le gogne per gli oppositori - per i giornalisti in particolare - mi troverà sempre contro. Coscientemente, consapevolmente e accanitamente. Se avete argomenti usateli per convincere. Se invece affiggete la foto di una persona per fargli sputare addosso dai più cretini e vigliacchi della banda - cosa che abbiamo potuto leggere (e con che toni da veri squadristi!) sul blog di Grillo - allora siete schierati su posizioni a cui mi sento radicalmente avverso, qualunque ragione accampiate a giustificazione di quello che fate.

A proposito dei parlamentari mi dispiace deluderla, ma le devo comunicare che le persone per cui ho votato non sono entrate in parlamento. Quelle che ha votato lei invece stanno lì a scaldare le sedie, almeno per ora. Perché la loro presenza è stata purtroppo resa irrilevante dalle scelte demenziali fatte dopo le elezioni (opinione condivisa da un vostro amico della prima ora, Marco Travaglio).


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