Non ci si intende: tutte le alternative che lei cita sono più o meno recenti (la sintesi dell’eritropoietina è degli anni ’80 mi pare). Il rifiuto alle trasfusioni ben precedente. Da qui la morte di alcuni TdG, non so dire quanti, per questo rifiuto. Se le alternative fossero tutte valide ed utilizzabili i medici che non le hanno messe in pratica sarebbero stati denunciati e radiati dall’ordine dei medici per la morte dei pazienti TdG, ma non mi risultano casi simili. Evidentemente all’epoca (o forse ancora oggi) la trasfusione è, in casi estremi, indispensabile.
Il rifiuto di essa non sottende l’aspettativa di un "miracolo" come nel caso citato dal mio articolo, ma la certezza della morte. Non so dire quale dei due casi è più agghiacciante.
Se oggi la scienza offre (o offrirà) alternative valide il rifiuto delle trasfusioni è (o diventerà) una banale scelta fra opzioni diverse e intercambiabili senza alcun problema. Ma fino a ieri (o ancora oggi) il rifiuto portava a morte certa. Da qui la definizione di comportamento "strano" su cui ho già scritto, inutile ripetersi.
L’equivalenza che lei fa con il sacrificio di soldati o di chi combatte per un ideale mi pare stiracchiato. Giuste o sbagliate che siano le motivazioni di queste categorie di persone che si sacrificano sono pur sempre motivazioni umane, finalizzate a difendere un territorio o una classe sociale o dei diritti o la propria o altrui libertà. Eccetera. Ci possono essere mille motivi, ma sono motivazioni umane. Lei parla di sacrificarsi per obbedire ad una Legge che lei crede essere stata dettata da un ente trascendente. Non è la stessa cosa, casomai si lega ai sacrifici rituali (uccisioni perché così vuole un dio) che la Bibbia rifiuta a partire dal "sacrificio" (che sarebbe meglio definire "non sacrificio") di Isacco.
Sulle sostanze psicotrope le assicuro che non sono "sempre" usate in ambiti "spiritistici".
"cosa c’è dietro ai riti satanici o a tutto ciò che è legato allo spiritismo" ? giochi macabri in certi casi o malattia mentale grave in altri.
La saluto.
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