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Commento di Fabio Della Pergola

su Cronaca di una morte annunciata


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 29 giugno 2013 12:45

Molto bene. La pregherei ad una maggiore sintesi, se possibile. Comunque cominciamo e vediamo come va, pregandola di accettare l’idea che io non sono credente e che quindi gli aspetti più strettamente fideistici mi sono estranei.

1) Che il sangue sia importante lo dice la banale osservazione che senza sangue non si vive, qualsiasi cosa dicano il Vecchio o il Nuovo Testamento. Il sangue è essenziale a priori e non è escluso che la Bibbia ne evidenzi la dimensione “sacra” proprio perché della sua indispensabilità se ne erano accorti da tempo. Se, a questo, un credente ci “aggiunge” l’aspetto di fede, la questione non cambia se non per lui stesso.

2) Ammesso (ma non concesso: come potevano anche solo immaginare la possibilità di una trasfusione ?) che l’idea dell’estensore biblico relativo all’astenersi possa essere ampliata alle trasfusioni, che a quei tempi non esistevano, si deve dedurre comunque che questa NON è la lettera dello scritto, ma una successiva interpretazione. Umana ? Divina ? Ispirata ? Da chi, come e quando non saprei con esattezza, ma comunque non precedente, per quel che ne so, al 1870, anno di fondazione dei TdG.

3) Che si tragga benificio dall’evitare trasfusioni di sangue è scontato. Il sangue può essere portatore di infezioni, come epatiti, HIV eccetera. Così come, d’altra parte, qualsiasi medicina è di per sé un apporto di sostanze, naturali o chimiche, potenzialmente pericolose. Evitarle sarebbe sempre meglio, ma... se non ci si cura si può morire. Questa è la base della medicina moderna: usare elementi pericolosi per contrastare malattie potenzialmente PIU’ pericolose.

Le soluzioni saline, gli espansori o i sostituti del plasma possono ovviare, per quello che posso aver capito, ad aumentare il volume di sangue perduto, ma non a sostituire i globuli rossi perduti.

Che oggi esistano terapie sostitutive, come l’emoglobina sintetica, è noto. Ma è altrettanto noto che fino ad oggi queste possibilità non esistevano. Quindi ribadisco il concetto: dire che le alternative sono sempre esistite non mi sembra condivisibile. In caso di incidente improvviso con dissanguamento importante non mi pare che esistano (o siano esistite fino ad oggi) delle alternative. A meno di non considerare la morte un’alternativa praticabile.

4) Sostenere che la Bibbia incoraggi a mantenere una dimensione fisica sana, va bene (ma lo fa anche qualsiasi salutista credente o non credente). Dire che vieti l’uso di tabacco è un po’ discutibile dal momento che il tabacco non esisteva nel Vicino Oriente Antico. Si usavano (e si usano ancora) altre sostanze cosiddette psicotrope a cui si devono probabilmente buona parte delle visioni profetiche. Cito da Wikipedia “Negli anni trenta, l’antropologa Sula Benet ha evidenziato la possibilità che gli antichi israeliti facessero un uso sacrale della cannabis, desumendo l’informazione dai versetti della Bibbia in cui si parla di kaneh bosm che compare in Es. 30, 22:24; CdC 4, 12:14; Is. 43, 22:24; Ger. 6, 20; Ez. 27, 19”.

E l’uso terapeutico della cannabis di cui oggi si parla come lo considera ? Droga da evitare o sostanza medicamentosa da utilizzare ? E, in caso, perché la cannabis no e l’acido acetilsalicitico si ?

Per concludere: che lo stile di vita dei TdG sia sano, corretto e da imitare non è in discussione. A parte il rifiuto delle trasfusioni che era il punto dolente della nostra discussione. Se le alternative esistono e sono praticabili la discussione finisce qui e sarà un bene per tutti. Ma fino ad oggi quello che ha contraddistinto la prassi TdG di rifiutarle sempre e comunque continua a sembrarmi "strana", pericolosa e non condivisibile.


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