Molto
bene. La pregherei ad una maggiore sintesi, se possibile. Comunque cominciamo e
vediamo come va, pregandola di accettare l’idea che io non sono credente e che
quindi gli aspetti più strettamente fideistici mi sono estranei.
1)
Che il sangue sia importante lo dice la banale osservazione che senza sangue
non si vive, qualsiasi cosa dicano il Vecchio o il Nuovo Testamento. Il sangue
è essenziale a priori e non è escluso che la Bibbia ne evidenzi la dimensione
“sacra” proprio perché della sua indispensabilità se ne erano accorti da tempo.
Se, a questo, un credente ci “aggiunge” l’aspetto di fede, la questione non
cambia se non per lui stesso.
2)
Ammesso (ma non concesso: come potevano anche solo immaginare la possibilità di
una trasfusione ?) che l’idea dell’estensore biblico relativo all’astenersi
possa essere ampliata alle trasfusioni, che a quei tempi non esistevano, si
deve dedurre comunque che questa NON è la lettera dello scritto, ma una
successiva interpretazione. Umana ? Divina ? Ispirata ? Da chi, come e quando
non saprei con esattezza, ma comunque non precedente, per quel che ne so, al 1870,
anno di fondazione dei TdG.
3)
Che si tragga benificio dall’evitare trasfusioni di sangue è scontato. Il
sangue può essere portatore di infezioni, come epatiti, HIV eccetera. Così
come, d’altra parte, qualsiasi medicina è di per sé un apporto di sostanze,
naturali o chimiche, potenzialmente pericolose. Evitarle sarebbe sempre meglio,
ma... se non ci si cura si può morire. Questa è la base della medicina moderna:
usare elementi pericolosi per contrastare malattie potenzialmente PIU’
pericolose.
Le soluzioni
saline, gli espansori o i sostituti del plasma possono ovviare, per quello che posso aver capito, ad aumentare il volume di sangue perduto, ma non a sostituire i globuli rossi perduti.
Che
oggi esistano terapie sostitutive, come l’emoglobina sintetica, è noto. Ma è
altrettanto noto che fino ad oggi queste possibilità non esistevano. Quindi
ribadisco il concetto: dire che le alternative sono sempre esistite non mi
sembra condivisibile. In caso di incidente improvviso con dissanguamento
importante non mi pare che esistano (o siano esistite fino ad oggi) delle
alternative. A meno di non considerare la morte un’alternativa praticabile.
4)
Sostenere che la Bibbia incoraggi a mantenere una dimensione fisica sana, va
bene (ma lo fa anche qualsiasi salutista credente o non credente). Dire che vieti l’uso di tabacco è un po’ discutibile dal momento che il
tabacco non esisteva nel Vicino Oriente Antico. Si usavano (e si usano ancora)
altre sostanze cosiddette psicotrope a cui si devono probabilmente buona parte
delle visioni profetiche. Cito da Wikipedia “Negli anni trenta, l’antropologa
Sula Benet ha evidenziato la possibilità che gli antichi israeliti facessero un
uso sacrale della cannabis, desumendo l’informazione dai versetti della Bibbia
in cui si parla di kaneh bosm che compare in Es. 30, 22:24; CdC 4, 12:14; Is.
43, 22:24; Ger. 6, 20; Ez. 27, 19”.
E l’uso
terapeutico della cannabis di cui oggi si parla come lo considera ? Droga da
evitare o sostanza medicamentosa da utilizzare ? E, in caso, perché la cannabis
no e l’acido acetilsalicitico si ?
Per concludere: che lo stile di vita dei TdG sia sano, corretto e da imitare non è in discussione. A parte il rifiuto delle trasfusioni che era il punto dolente della nostra discussione. Se le alternative esistono e sono praticabili la discussione finisce qui e sarà un bene per tutti. Ma fino ad oggi quello che ha contraddistinto la prassi TdG di rifiutarle sempre e comunque continua a sembrarmi "strana", pericolosa e non condivisibile.