Non c’è da meravigliarsi. L’11-2-13, la Redazione di Agoravox ha ritenuto opportuno non pubblicare questo mio intervento. Ovviamente, non è la prima volta che succeda. Ormai ci sono abituato. Tanto che leggo più gli articoli ancora in moderazione che quelli pubblicati. Anzi, spesso tiro a indovinare quali di essi saranno censurati. Forse vi meraviglierete, ma quasi sempre ci azzecco. Ma, come si suol dire, ciascuno sceglie come ritiene più opportuno.
Un programmato genocidio?
E’ stata deliberatamente sottaciuta l’inchiesta condotta dalla Rivista
“Medical Veritas” secondo la quale è in corso un progetto di
farmacologica pianificazione demografica mondiale, mediante il ricorso a
vaccini, a droghe e ad altre sostanze capaci di diffondere malattie e
carestie. Il finanziamento dello stesso compete al governo e agli
industriali americani.
A questo desolante contesto appartiene l’inquietante notizia riportata
il 29 novembre scorso dal “Corriere della Sera” e da altri quotidiani,
la quale rende conto dell’allestimento di un virus capace di “uccidere
milioni di persone”. Stando ai commenti più ottimisti, esso servirebbe
per “prepararsi alla pandemia”; quelli più pessimisti, lo ritengono
invece, più concretamente, una vera e propria “arma chimica”. Il nuovo
virus è stato approntato presso l’Erasmus Medical Center di Rotterdam,
partendo dal virus H5N1 responsabile dell’influenza aviaria. Si tratta
di un virus in grado di trasmettersi rapidamente a milioni di persone,
facendo così sviluppare una pericolosa pandemia. Lo stesso virologo che
lo ha messo a punto, Ron Fouchier, ha ammesso che questa variante
geneticamente modificata rappresenti uno dei più pericolosi virus che
siano stati mai prodotti.
Un ruolo determinante nella scoperta di questo intrigo mondiale,
compete a Leonard Horowitz, Capo Redattore di “Medical Veritas”, con la
collaborazione del giornalista Sherri Kane. Entrambi, al fine di
riuscire almeno a contenere la portata di questa scellerata iniziativa,
si sono appellati alle organizzazioni umanitarie mondiali esortandole a
intervenire per scongiurare l’attuazione di un progetto dalle pesanti
ricadute genetiche, oltre che per evitare il manifestarsi di nuove e
pericolose pandemie dalle imprevedibili conseguenze.
Horowitz, insiste soprattutto sulla pericolosa connivenza che ha ormai
significativamente infiltrato l’industria farmaceutica. La conclusione
che ne deriva, vede i banchieri della JP Morgan-Chase e di Goldman Sachs
quali acquirenti di consistenti fasce di controllo di gran parte delle
aziende farmacuetiche, grazie al cui contributo si sta concretizzando
questa mostruosa iniziativa.
I funzionari di quegli istituti bancari deputati a seguire le dinamiche
geopolitiche, occupano ormai posizioni rilevanti nel governo americano,
nella finanza e nell’industria. Del più diretto finanziamento del
progetto, si interessano le poche persone più ricche del pianeta, fra le
quali assume una posizione di rilievo Bill Gates, il quale non si è
minimamente preoccupato di ammettere pubblicamente il sovvenzionamento
di una campagna di vaccinazioni mirante a ridurre del 10-15% la
popolazione mondiale.
L’obiettivo di questa cinica iniziativa, è quello di ridurre gli
abitanti del pianeta intorno al miliardo di individui. In proposito, lo
stesso Horowitz, precisa: “Uccidere sei miliardi di persone su sette
globali e nella maniera più remunerativa possibile, richiede una
pianificazione e una cospirazione senza precedenti per commettere il
reato di genocidio, sfruttando i progressi compiuti nelle biotecnologie
genetiche, che sono disponibili e sostenibili esclusivamente da aziende
farmaceutiche controllate dagli investimenti dei banchieri”. Quindi, si
sofferma sui trascorsi operativi nella JP Morgan-Chase e nella Goldman
Sachs di molti responsabili del Dipartimento del Tesoro americano.
Nell’ambito della stessa inchiesta, un gruppo di ricercatori
comprendente anche l’esperta nella contaminazione dei vaccini, Viera
Scheibner, rileva che i vaccini allestiti contro la poliomielite sono
stati preparati su terreni di coltura costituiti da tessuti renali della
scimmia verde dell’Africa regolarmente contaminati con virus oncogeni.
Indagando più in particolare sulle modalità con le quali gli interessi
dell’industria farmaceutica manipolano le informazioni, Sherri Kane, già
dipendente di “Fox News” di Los Angeles, ha scoperto non solo che la
maggioranza degli azionisti della stessa emittente, ma anche quelli di
Time Warner, News Corp. e Wall Street Journal, investono cospicue somme
di denaro nella Glaxo Smith Klein e Merck’s CSL Laboratoires, entrambe
produttrici di pericolosi farmaci e di vaccini.
Un altro preoccupante esempio della corruzione dilagante nell’industria
farmaceutica, che attinge linfa vitale nella corruzione di Wall Street,
viene dal tradimento operato a danno degli americani dal parlamentare
Henry Waxman’s, mediante l’introduzione della regolamentazione dei
complementi nutrizionali nel “Wall Street Reform and Consumer Protection
Art of 2009” (H.R. 4173). Waxman’s si è reso così promotore di una
restrizione legislativa volta a comprimere l’accesso dei consumatori ai
complementi nutrizionali. Questo, in ottemperanza alle direttive
impostegli da BigPharma, la quale controlla in larga misura la stessa
Food and Drug Administration o FDA, che è poi l’Ente americano preposto
alla vigilanza sui farmaci e sugli alimenti, e alla quale compete perciò
il compito di regolamentare anche la distribuzione dei prodotti
erboristici, delle vitamine e dei rimedi naturali più in generale.
Tanta desolazione, impone di ricordare e soprattutto di meditare le parole pronunciate a suo tempo da un saggio capo indiano:
“Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto,
l’ultimo fiume avvelenato,
l’ultimo pesce pescato,
vi accorgerete che non si può mangiare il denaro”.
(Piede di Corvo)
Il conto alla rovescia di questa sciagurata iniziativa? Ma si è appena concluso!
Riferimenti bibliografici:
- Medical Veritas, Volume 7, Numero 2, Estate 2010.
- Corriere della Sera, 29-11-11