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Commento di

su Parabola della rete


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27 marzo 2013 11:33

Non meniamo il can per l’aia!! In rete trovi tutto ivi compresi voi e il giornalismo che è stato sempre fatto. La differenza?? Non c’è filtro ALL’INFORMAZIONE è questo è il bello che anzichè pontificare dai giornali senza contraditorio, in rete invece questo avviene e anche in tenpo reale. E finita la funzione di filtro dei giornali e dei media. Se si vuoe stare in rete bisogna avere idee ed essere convincenti ma solo dopo essere stati giudicati dalla stessa che non è un’entita astratta, come si vuole far credere ad arte, ma sono invece i cittadini e le persone che partecipano attivamente.
Il libri li leggi in rete è anche in modo più comodo, semplicemente il pensiero unico che è stato trasmesso sino ad ora ha perso il suo monopolio come giustamente e democraticamente deve essere.
Chi non è pronto, chi non sa stare in rete, significa che ha sempre campato di posizioni di rendita e nulla più, come ha dovuto confrontarsi per stare al passo con i tempi, si è sciolto come neve al sole rivelando la sua inconsistenza.


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