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Commento di Gian Carlo Zanon

su Dimenticare Pasolini. Per non guardarsi allo specchio


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Gian Carlo Zanon Gian Carlo Zanon 2 novembre 2010 12:29

Signor Andrea Meccia, uscirà, a giorni, un libro, Pasolini in salsa piccante, del giornalista Belpoliti il quale scrive e dichiara nella interviste che è giunto il momento di liberarsi del "complesso- Pasolini" che annulla di fatto la realtà intellettuale ed umana dello scrittore friulano. Dice inoltre che non vi fu nessun complotto, nessun mistero, nessuna trama nera, in quell’omicidio che maturò unicamente in ambiente omosessuale. Dice anche che viene rimosso dalla cultura un tema tabù: il fatto che Pasolini era un pedofilo e questo sarebbe la radice stessa del suo poetare.
In effetti dai dati e dai documenti questo emerge:
1)Pasolini è stato ucciso da Pelosi, un ragazzo di vita da lui caricato in macchina per soddisfare le sue voglie.
2) egli fu espulso dall’insegnamento e dal PCI per pedofilia.

Questi sono i fatti il resto è fantasticheria pura che serve solo a glorificare un essere umano quantomeno discutibile.
Signor Andrea, io mi guardo allo specchio ma certamente non vedo l’immagine alterata e psicotica di qui hanno parlato gli amici di Pasolini: Arbasino, Moravia ecc. che raccontarono cose innominabili sul grande "veggente" Pasolini.
Io, per ossequio alla verità, il libro lo comprerò, le consiglio di fare altrettanto.
Cordiali Saluti Gian Carlo Zanon



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