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YouPorn, PornHub, etc: internet ci ha resi pervertiti

Secondo i sessuologi la nostra società sta diventando sempre più interessata al sesso fuori dal “convenzionale”.

Robert Dunlap, terapista sessuale, attribuisce questo incremento di interesse alla “parafilia” (=disordine sessuale legato a pratiche socialmente inaccettabili) alla proliferazione di siti Internet che mostrano originali “materie di studio”: “Internet ha cambiato ogni cosa. Così molte persone vanno online e dicono “Questo sono io. Amo questo. Cerco queste cose”.
Un genio.

Qualche giorno fa un 44enne russo, Alexander Kirilov, è balzato agli onori della cronaca per aver tentato di abusare sessualmente di un procione, che non ha gradito le sue attenzioni e lo ha evirato.

Il molestatore, completamente sbronzo, era di sicuro un internettiano provetto e chissà quante ore aveva trascorso su Internet prima di cimentarsi in questo gesto glorioso.

In Georgia invece, dove la perversione è all’ordine del giorno, naturalmente a causa del Web, è stata vietata la vendita di “qualsiasi oggetto disegnato o prodotto al fine di stimolare gli organi genitali”.
Niente più vibratori dunque… in compenso i fruttivendoli potrebbero incrementare il loro business semplicemente piazzandosi davanti agli Internet point… con tutte le donne pervertite che ne escono, chissà quale impennata potrebbe subire la vendita di ortaggi!

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