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Woodstock 5 Stelle: se mi voti sei un cretino!

Woodstock: illusione o prospettiva?!

Chi ha la bontà di leggermi su AgoraVox o sul mio blog, sa che non ho mai risparmiato a Grillo critiche quando l'ho ritenuto necessario. Ma ciò che è accaduto nelle scorse ore ha qualcosa di "straordinario" per la chiarezza illuminante nel modo in cui mette in luce l'essenza del panorama politico italiano, ciò che esso è, rappresenta, od è -purtroppo- diventato.

Sono giorni, che sembrano secoli, nei quali dobbiamo sorbirci l'ultima frontiera del sistema berlusconiano: la resa dei conti, tutta interna, tutta giocata sulle spalle del paese che, a dispetto di retoriche affermazioni, ansima ed è oppresso da problemi irrisolti e figli di una classe dirigente indegna di questo nome.

L'intervista ad Annozero di Grillo
raggiunge con chiarezza e pacatezza, l'obiettivo di dichiarare i fondamenti di questo movimento 5 stelle alternativo a questo disgustoso panorama.
In questo discorso, che già sta sconvolgendo un po' di menti assuefatte allo standard politico, si dichiarano tre cose "inaudite":
1. Basta con la politica del nulla riempito con il vuoto
2. Basta con i leader: ciascuno sia leader di se stesso ("se sei così imbecille da credere al leader.. .. Non devi votare me, se voti me, sei un bambino stupido").
3. La politica deve diventare un servizio sociale; l'economia deve diventare sociale.


Ho discusso a lungo ed appassionatamente con amici del movimento, sul ruolo del leader, sulla sua funzione o necessità. Non ho dubbi sulla "necessità" specifica di un leader in politica; Grillo è un leader, fuori di ogni dubbio, ma offre, insieme al movimento, un concetto "rivoluzionario" di leadership applicata su cui è bene ragionare.

La storia ci porta a riflettere su queste figure; abbiamo leader positivi ed altri pericolosi: Gandhi, Luther King, Mussolini, Napoleone, Hitler. Non sono forse questi tutti leader? Gli storici si domandano se è il leader che produce le masse che lo seguono o sono le masse a generare il leader...

Fuori da riflessioni accademiche e cercando di essere razionali e pratici, la questione la porrei in questi termini: può una democrazia delegare indiscriminatamente ed acriticamente a qualcuno il proprio futuro? Può una democrazia reggere se i suoi cittadini non sanno essere, non vogliono essere, leader di se stessi? Cittadini consapevoli e non beceri e patetici sudditi?

Allora, forse, il concetto nuovo di leader (e leadership) prevede che esso sia una consapevolezza diffusa più che una personificazione in un individuo, dove le persone diventano catalizzatori ed amplificatori delle idee condivise e svolgono il ruolo di intermediari, sotto la vigilanza stretta di tutti gli altri, per rappresentare, in precisi contesti, quelle idee e quei sentimenti collettivi e dare loro corpo all'interno delle istituzioni e configurare le stesse in modo coerente a questi principi.

Quando Grillo dice "se voti me... sei un bambino cretino" rompe una tradizione millenaria che giustifica l'autocompiacimento del leader per la propria posizione e propone un passaggio da uno stato di subordinazione ideologica, alla fede di gruppo ed al leader che la rappresenta, ad una consapevolezza individuale del proprio ruolo, delle proprie responsabilità - singole e collettive - , del personale "potere" di scelta delle idee, in modo razionale e logico.

La sudditanza al leader, ci ha condotto ad attendere, perennemente, un Gesù Cristo Salvatore che ci mondi dai peccati e ci risolva tutti i problemi; se non lo fa, possiamo poi sempre crocifiggerlo.

Peccato che di Cristi in circolazione ce ne siano davvero pochi; in compenso ci sono molti farabutti che riempiono "il vuoto con il nulla", saziando la nostra pigrizia mentale di parole e concezioni illusorie, prive di immaginazione per il futuro, sempre ancorate in un eterno "presente", problematico quanto illusorio, nel quale distruggono risorse economiche ed intellettuali piegando ogni cosa a meschini e circoscritti interessi di bottega.

Domandiamoci allora se l'ipotesi di una politica immaginata come "servizio" sia davvero una illusione o non sia piuttosto la strada obbligata per riacquistare credibilità e costruire il futuro sulle idee e sul talento anziché sui ricatti e sulla prostituzione morale e materiale.

I 70.000 che sabato hanno calpestato il prato di Cesena, insieme al 1.600.000 contatti tv via web, pensano di sì; anzi ritengono, insieme a Beppe, che sia necessario ed urgente un cambiamento di rotta nelle scelte individuali e collettive. Questi giovani che si pongono domande sul sistema economico che subiscono, sui trasporti, sulla salute, sull'energia... sono oggi visibili nella loro limpida semplicità di cittadini che riflettono, bramano conoscenza, esigono risposte e vogliono essere protagonisti delle scelte.

A loro il mio più profondo abbraccio e il mio più che mai convinto sostegno.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.68) 27 settembre 2010 11:21

    Quello che sta accadendo da tre anni a questa parte ha quasi dell’ incredibile. Partecipavo alle prime riunioni dei "grillini" che si tenevano in luoghi a mò di carbonari... ma avvertivo che stava per scoppiare qualcosa che assolutamente doveva essere cavalcata: "La speranza del futuro". 70000 presenze, 1600000 di contatti web al Woodstock sono dati parziali che non tengono conto del reale impatto che questo MoVimento ha generato sulle persone. A livello di Meetup possono esserci degli effetti modaioli ma la cosa più importante è la coesione di intenti a livello nazionale cosa su cui non dubito. Ci sono alcuni paletti nel "Non Statuto" che per me andrebbero rivisti: 1) massimo due mandati: io sono per squadra che vince non si cambia; 2) il divieto di candidatura alle persone condannate in via definitiva: credo che Grillo comunque abbia superato questo 3) il divieto di candidare nel MoVimento chi ha già militato in partiti ed è stato eletto: è un grosso handicap perchè vieta a coloro che nel frattempo si sono svincolati da anni da insane logiche partitocratiche, di poter fare un join con il MoVimento apportando ad esso valore aggiunto ed esperienza.
    Buona giornata e buon lavoro.

    • Di Davide3d (---.---.---.241) 27 settembre 2010 11:48
      Davide3d

      Vero, i dati sono parziali e sono aggiornati al momento di scrittura del pezzo.
      I dati finali sono questi: più di 100.000 presenze a Cesena, 5.000.000 di contatti Web. Senza contare che è stato trasmesso, attraverso una tv web, anche su Sky.
      I numeri parlano da soli.
      Sulle tue osservazioni mi limito ad un paio di osservazioni rapide:
      1. e’ vero che la squadra vincente non si cambia ma, se ragioniamo nell’ottica del movimento, la squadra è la stessa,colui che la rappresenta nel momento della candidatura può cambiare; sempre scegliendo con primarie personaggi all’altezza e degni del compito. Il vincolo dei due mandati è ragionevole, necessario direi, se vogliamo spezzare questa sequenza di presenze trentennali e scoraggiarle sin dall’inizio.
      3. in genere è già così... la ricerca dei candidati/candidabili si indirizza su persone che possono avere un loro personale percorso politico ma non ruoli istituzionali alle spalle. Almeno sino a questo momento questa direi che è la strada seguita.
      Grazie della partecipazione

  • Di (---.---.---.190) 27 settembre 2010 13:23
    >Ci sono alcuni paletti nel "Non Statuto" che per me andrebbero rivisti:...
    >
    >... 2) il divieto di candidatura alle persone condannate in via definitiva: credo che Grillo comunque abbia superato questo


    A me sembra un "paletto" sacrosanto, quasi una pietra miliare direi...
    Grillo ha subito si una condanna (a causa di un incidente stradale), ma non vedo perché andrebbe rivisto questo punto...
    • Di Davide3d (---.---.---.40) 28 settembre 2010 00:35
      Davide3d

      chiedo scusa ma mi sfugge qualcosa non riesco a capire se sei favorevole a questo limite o meno...

    • Di (---.---.---.190) 28 settembre 2010 08:58

      Ho ripreso il primo commento (anonimo) che ha detto:


      >Ci sono alcuni paletti nel "Non Statuto" che per me andrebbero rivisti:...
      >
      >... 2) il divieto di candidatura alle persone condannate in via definitiva: credo che Grillo >comunque abbia superato questo

      Io invece sono d’accordo con questo divieto; mi sembra sacrosanto! E cercare di screditarlo perchè grillo ha subito una condanna (peraltro per un incidente stradale, mica per corruzione o simili) significa identificare il m5s con Grillo, il che sarebbe un errore. Chi non comprende a fondo questo concetto dovrebbe sforzarsi di comprendere meglio le ideologie su cui sta nascendo il movimento.
      Certo se grillo un giorno si candidasse seriamente allora si, sarebbe ipocrisia.
      Saluti,
      Pietro
  • Di pv21 (---.---.---.117) 27 settembre 2010 18:52

    Quando i Grillini conquisteranno un solo voto nel campo avverso (centro-destra) allora saranno una "prospettiva politica". Troppo facile è lanciare Riflessi e Riflessioni calibrate su soggetti sensibili alle tecniche mediatiche ... 

    • Di Davide3d (---.---.---.40) 28 settembre 2010 00:38
      Davide3d

      Perchè tu conosci tutti quelli che hanno votato il movimento e puoi dire che nessuno appartiene al centro.destra?
      Soggetti sensibili alle tecniche mediatiche ? E di chi stai parlando ? Di quelli che fanno parte del movimento? Mi pare che siano proprio gli unici a non "essere sensibili" alle tecniche mediatiche e se ne stiano ben lontani....suvvia...

  • Di pv21 (---.---.---.69) 3 ottobre 2010 11:03

    Per David3 > Conosci qualche politico di centro-destra (da Casini a Storace) che manifesti "preoccupazione" per i Grillini? Viceversa Di Pietro (vecchio alleato) mostra sempre più segni di "insofferenza". Cosa c’è di nuovo rispetto al progetto anarchico di società basata e rigenerata sull’accordo condiviso? Cosa c’è di nuovo rispetto ai cavalli di battaglia dei Verdi?Quali tecniche mediatiche? Il male oscuro della rete è la Pescitudine dei soggetti che esistono solo specchiandosi nelle comunità dei socialnetwork e delle fanpage ... 

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