Wikileaks: l’ex magistrato Baltasar Garzón difenderà Julian Assange
Baltasar Garzón difenderà il fondatore di WikiLeaks Julian Assange
Undici anni di sospensione, 2520 euro di multa più le spese giudiziarie. Era il 9 febbraio e Baltasar Garzón, uno dei giudici più famosi e discussi di Spagna veniva condannato a causa di intercettazioni illegali nel caso Gurtel che riguardava un presunto caso di corruzione legato al Partito Popolare in cui, dicevano i giudici, aveva utilizzato metodi "arbitrari" e "totalitari". Insomma accuse pesanti per un giudice che aveva affrontato temi scottanti e spesso in difesa dei diritti umani; nel 1998, ad esempio, aveva chiesto l'arresto dell'ex dittatore cileno Augusto Pinochet.
E oggi, a qualche mese di distanza, ecco che l'ex magistrato spagnolo torna sulle prime pagine per la sua decisione di difendere in giudizio il leader di Wikileaks Julian Assange, che ha chiesto asilo politico all'Ecuador dopo che la Gran Bretagna aveva deciso l'estradizione in Svezia per le accuse di stupro. A quel punto, data la possibilità di una possibile, ulteriore, estradizione negli Usa, dove rischierebbe addirittura la pena di morte per violazione di segreti diplomatici, l'ex Wikileaks ha deciso di provare la carta dell'asilo in Sud America.
Ed è proprio il ministro degli Esteri ecuadoriano, Ricardo Platino, ad aver dato la notizia: "Assange ha richiesto i servizi dell'avvocato Garzón per il suo caso" ha detto il Ministro, mentre l'ex giudice ha dichiarato che la situazione di Assange "non è la migliore e non lo è perché c'è una chiara volontà politica dietro l'intera faccenda". Una situazione difficile secondo Garzón che dice che "Assange non è ribelle in alcuna giurisdizione, in quanto rispetta il corso della giustizia, ma ha e abbiamo un problema molto serio con quello che gli accadrà perché stiamo andando verso una situazione di strumentalizzazione politica a seguito del gran lavoro fatto dalla sua organizzazione nel momento di dover denunciare l'abuso di corruzione".
"La situazione nella quale si trova Assange - conclude - è incomprensibile per la maggior parte delle persone che si avvicinano ad essa; è in una condizione che viola qualsiasi diritto umano".
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