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Wendell Gee

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  • Primo articolo lunedì 02 Febbraio 2013
  • Moderatore da mercoledì 03 Marzo 2013
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  • Di Wendell Gee (---.---.---.248) 2 marzo 2013 14:44
    Sono stupito che ancora venga diffusa un’ informazione cosi’ parziale sul "debito pubblico"
    Me ne rammarico, cercherò di completarla rispondendo al suo commento.

    La prima osservazione che faccio e’ sul fatto che non viene puntualizzato assolutamente dall’autore che questo debito sia diventato un problema reale da quando e’ stato ridenominato in una valuta straniera.


    Non sono d’accordo. Il problema ha incominciato a diventare insostenibile con la crescita dei tassi d’interesse (il famoso spread) tanto è vero che in nei primi anni duemila i governi sopraccitati non hanno fatto assolutamente niente per contenere il debito.

    Lo stato non ha problemi a rimborsare il debito in moneta sovrana non legata ad un tasso di cambio fisso (come lo era la Lira nello SME)!!
    Se questo fosse vero, durante gli anni ottanta il debito pubblico avrebbe dovuto diminuire e non aumentare. Quale problema c’era nel pagarlo in lire? Lo Stato non può emettere moneta a piacimento perché questo crea inflazione. 

    Ora se consideriamo che lo stato "prende a prestito" dal settore privato e quindi dai risparmi privati se il debito pubblico viene diminuito cio’ significa una necessaria diminuzione del risparmio privato oppure comunque una riduzione degli interessi che quei risparmi potevano fruttare

    Concordo solo in parte. Infatti quello che attualmente sta succedendo è che le banche preferiscono comprare il debito dello stato che rimane a rischio medio/basso, almeno nel medio termine, e frutta dei buoni tassi d’interesse. In questo modo però toglie risorse agli investimenti nel settore privato. Si stratta solo di traslare il risparmio verso il settore privato, non di diminuirlo.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Economia Tribuna Libera

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