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Warren Buffett ha il cancro alla prostata

Warren Buffett, l’oracolo di Omaha e guru di Wall Street, ha annunciato al consiglio d’amministrazione della Berkshire Hathaway di avere un cancro alla prostata, ma di non essere in pericolo di vita.

 

Warren Buffett ha il cancro alla prostata, lo ha annunciato lui stesso con una nota al consiglio d’amministrazione della Berkshire Hathaway, la holding con sede a Omaha, in Nebraska, di cui è presidente e amministratore delegato da quasi sessant’anni.

«Vi voglio fare sapere che mi è stato diagnosticato il cancro alla prostata – si legge nella nota – la buona notizia è che i dottori mi hanno assicurato che non sono in alcuna maniera in pericolo di vita». «Sto alla grande, come se fossi in condizioni di salute ottimali – continua Buffett nella nota – D’accordo con i dottori, a partire da metà luglio e per due mesi mi sottoporrò a una terapia radiologica quotidiana». L’oracolo di Omaha ha rassicurato gli azionisti che li avvertirà prontamente «non appena dovessero cambiare le mie condizioni di salute, ma quel giorno è ancora lontano».

Warren Buffett è da mezzo secolo una delle persone più influenti del mondo. La Berkshire da ben 44 anni è in continua crescita, e il suo fatturato si aggira costantemente attorno ai 100 miliardi di dollari. Buffett è anche uno degli uomini più ricchi del mondo: secondo Forbes si trova al terzo posto con un patrimonio stimato di 44 miliardi di dollari, dopo Carlos Slim di Amèrica Mòvil con un patrimonio di 69 miliardi di dollari, e Bill Gates fondatore di Microsoft con 61 miliardi. Buffett compirà 82 anni il 30 agosto.

Data l’età, lo scorso febbraio Buffett annunciò al cdm di Berkshire di aver trovato il suo sostituto senza però rivelarne il nome. Inizialmente si pensò fosse David Sokol, il suo braccio destro, ma Sokol si è dimesso dalla società dopo aver combinato un disastro finanziario in cui la Berkshire si trovò in grave difficoltà. Sokol si trovò in mezzo ad una scandalo per insider trading – vendita di azioni con abuso di informazioni privilegiate – nel quale la società perse il 4,7% del suo valore cedendo circa 120mila dollari per azione.

Warren Buffett è uno dei più importanti sostenitori di Obama, e la Buffett Rule – la tassa del 30% per chi guadagna oltre un milione di dollari - voluta dal presidente americano prende proprio il nome del magnate. Proprio ieri la proposta non è passata al Senato statunitense con 45 voti contrari e 51 a favore: per passare doveva ricevere almeno 60 voti su cento almeno per aprire il dibattito sul progetto di legge. Letto il risultato, Obama è subito passato al contrattacco: «La regola Buffett non è che buon senso. Nel momento in cui dobbiamo colmare dei deficit importanti e fare investimenti per la nostra economia, non possiamo continuare a permetterci di spendere denaro per fare dei regali fiscali agli americani più ricchi». La Buffett rule avrebbe permesso di incassare circa 50 miliardi di dollari in dieci anni.

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