• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Tempo Libero > Cinema > War of the dead, un esercito di zombie

War of the dead, un esercito di zombie

Il soggetto di War of the dead è il mito di ogni esercito: avere una falange di zombie combattenti e praticamente immortale (anche perchè già morta di suo). Marko Mäkilaakso racconta questo e poco altro, sfruttando al minimo le potenzialità del soggetto.

Nel 1939 l’esercito nazista compie esperimenti sui prigionieri (guarda un po’) per riportare cadaveri in vita e poterli controllare in battaglia. Due anni dopo una falange metà americana e metà finlandese ha il compito di distruggere il bunker dove si svolgono questi esperimenti (ma loro ovviamente non lo sanno).

La trama è tutta qui perché ovviamente gli uomini impegnati in questa missione si troveranno ad affrontare un’orda di zombie difficilotta da far fuori e vedranno le loro fila ridotte al minimo (anche un po’ meno).

L’intro che racconta gli eventi del 1939 è malamente virata seppia con una tecnica da filmino delle vacanze.


Poi si comincia con l’azione di guerra e si va avanti così fino alla fine.
Una serie infinita di sparatorie, schizzi di sangue, attacchi a mozzichi, molta fuga disperata e direi proprio poco altro.

C’è l’amicizia che nasce tra i soldati di opposti schieramenti e l’apparizione di Magdalena Górska giusto per metterci dentro anche una donna (che però scompare presto).

Certo tutta la parte dei combattimenti è ben fatta, botte da orbi, stunt, sangue che schizza.
Poco sviluppati anche gli zombie, che sono soldati che non parlano ma combattono eccome… e addirittura fanno dei salti non indifferenti e per nulla da morti viventi.

Manca completamente una storia degna di essere raccontata ma tocca sorbirsi tutto il film per arrivare all’immagine finale che è la cosa migliore di tutta la pellicola.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares