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Displaced di Elisa Rolfo

Siamo in un mondo in cui hai posto solo se fai parte di un gruppo e segui un idolo riconosciuto. Altrimenti sei un displaced e non ha voce in capitolo. Questa la base da cui parte Displaced di Elisa Rolfo, Officine Editoriali.


E il nostro protagonista, Alex, è proprio un displaced. In realtà lui un idolo lo avrebbe, il più grande di tutti, Norman Zarco, del quale sa davvero tutto. Ma per entrare a far parte del gruppo dei suoi seguaci la selezione è dura e lui non può permettersi di perdere il lavoro per dedicarvisi.

Ci riuscirà, grazie anche all’interesse da parte della guida del gruppo (l’idolo è un idolo morto da anni). Tuttavia questo non basterà a rasserenare la sua vita perchè intanto si affaccia alla ribalta un nuovo idolo, che lo affascina molto, e lui entra in contatto con appartenenti all gruppo di un terzo idolo, un gruppo violento, l’esatto opposto dei seguaci di Zarco.

Così Alex si troverà ad essere uno dei maggiori esperti del suo idolo e a partecipare anche alla nascita di un altro idolo. Cosa che, ovviamente, la società non permette.

Direi che vi ho già detto troppo di una trama che è precisa, si snoda tra personaggi ottimamente costruiti e seguendo una linea ben chiara nella mente dell’autrice. Il protagonista non è di suo un ribelle, però è uno che pensa. Ed allora, in una società che mira a darti tutto già pronto, ad incasellarti e caratterizzarti in quanto appartenente ad un gruppo con specificità molto marcate, finisce ben presto per essere fuori luogo, una sorta di displaced pur non essendo più displaced.

Il romanzo è avvincente ed è un evidente schiaffo alla società delle regole eccessive. O forse nemmeno tanto alle regole, quanto alle razionalizzazioni, agli incasellamenti, alla divisione in comparti stagni. O fai parte del mio gruppo oppure no. Intorno al protagonista si forma un gruppo trasversale, di seguaci di altri gruppi che però non hanno nulla in contrario rispetto al pensiero dei gruppi che non sono il proprio. Vogliamo chiamarla libertà di pensiero.

La prosa di Elisa Rolfo è limpida, avvincente, costruita con precisione per arrivare dove l’autrice vuole portarci.

Sullo sfondo di tutto un’isola, che sembra essere il paradiso nato sulle ceneri dell’inferno, ma che invee, forse…

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