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Voi del Pd non siete degni di usare la parola Compagni

Voi del Pd non siete degni di usare la parola Compagni

Riporto questo articolo tratto dall’Unità on line:

«Caro Bersani basta con la parola ’compagno’...»

Caro segretario basta con il «compagni e compagne» e con le Feste de l’Unità. La richiesta a Pier Luigi Bersani arriva da cinque giovani dirigenti romani e pugliesi, quelli che «ex» non sono, che al riguardo gli hanno scritto una lettera, cogliendo un sentimento che è anche di qualche «ex» .

Caro segretario, scrivono Luca Candiano, Veronica Chirra, Matteo Cinalli, Sante Calefati e Mariano Ceci, «abbiamo l’età del Pd e vorremmo che anche la nostra tradizione politica fosse quella del Pd. Ti scriviamo perché vorremmo renderti cosciente del nostro disagio di fronte a parole e comportamenti che guardano in maniera ingiustificatamente romantica al passato. Vogliamo parlarti di come questo nostro disagio, di fronte a una nostalgia che acceca la nostra prospettiva del partito e del paese, si stia trasformando in delusione e di come questa delusione ci stia colpendo ai fianchi».

Per loro, spiegano, i «compagni» sono quelli di scuola, ragion per cui chiedono di essere chiamati «democratici». A Bersani chiedono anche di indicare una strada «giusta», e una tradizione «nuova» a cui in quanto «nativi» del Pd hanno diritto e lui «in quanto segretario del Pd il dovere di darci». Idem sentire Stefano Ceccanti, Gero Grassi e Francesco Merlo, a cui non è proprio andato giù quel «compagni e compagne» pronunciato da Gifuni e Bersani
Fonte.
 
Considerazioni:
A queste persone che dicono che il Pd guarda in maniera romantica al passato, che provano un forte disagio di fronte a una nostalgia che acceca la prospettiva del partito e del paese e che questa delusione li colpisce ai fianchi... Dico semplicemente avete ragione!

Il Pd non è degno di usare la parola compagni! Ciò perché di comunista, di socialista, non ha nulla, dico nulla. Il Pd è visto, specialmente da chi ha vissuto la tragedia della Bolognina, come il futuro e la normale evoluzione del Partito Comunista, come il nuovo processo di ricomposizione politica dopo la disgregazione voluta da Occhetto e compagnia brutta.

Pura fuorviante allucinante teatrale falsa ridicola meschina illusione.

Il Pd è una forza politica centrista, riformista, liberale, tutt’altro che rivoluzionaria e socialista, tutt’altro che dalla parte del ceto proletario della società e dei lavoratori.

Quindi, a voi che provate il disagio di sentirvi chiamare compagni vi traquillizzo dicendovi che non meritate di essere chiamati compagni perché non siete compagni e mai lo sarete, voi e quelli che governano il Pd. Per gli illusi del Pd, per chi vive ancora il trauma dalla Bolognina dico di aprire gli occhi, apriteli!

Sindacati che svendono i diritti dei lavoratori, che ammortizzano il conflitto, mi riferisco alla Cgil che si paventa coma la forza sindacale egemone delle lotte dei lavoratori, che ha truffato i lavoratori con il tfr ed i relativi fondi, che firma contratti massacranti per i stessi lavoratori per non parlare degli accordi interni aziendali, partiti politici che prendono per i fondelli gli elettori che credono di essere i cavalieri della sinistra, gli unici veri sostenitori delle lotte sociali, in realtà sono solo, tutti, complici del sistema e nel sistema.

Mai potranno essere compagni coloro che tradiscono i lavoratori ed i compagni, e sentir la parola compagno pronunciata dal capitalista Bersani sinceramente ha fatto scorrere brividi di gelo anche sulla mia pelle. Si, perchè non è degno di usare questa parola cosi profonda e ricca di storia ed anche sacrifici vitali, no, non è degno.

Quelli del Pd sono in forte e crescente difficoltà e cercano ora con il linguaggio del popolo di riavvicinarsi al ceto proletario della società. Ma è pura follia perché le loro contraddizioni sono così profonde, il loro modo di essere è così inconsistente che io da compagno mi sento offeso se un liberale capitalista conferisce del compagno ad una platea ove compagni non ve ne sono, ad una realtà vuota come quella del Pd, e soprattutto se la parola compagno è pronunciata da chi non è compagno!

Usurpatori, siete solo usurpatori.

Quindi cari giovani dirigenti del Pd non preoccupatevi è solo usurpazione quella attuata dal vostro segretario ora potete fare un bel sospiro di sollievo, ora che avete capito che mai sarete compagni e che compagno non è il vostro segretario siete Contenti?

Bene, brindiamo ai non compagni! Vergognatevi...

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