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Una tantum di 500 euro per la regolarizzazione di colf e badanti

Primo settembre e primo ottobre. Sono questi gli appuntamenti ravvicinati che devono tenere a mente le famiglie per la regolarizzazione del lavoro di colf e badanti in nero: 500 euro da versare nelle casse dello Stato per mettere una pietra... "tombale" sul passato e far emergere alla luce del sole un esercito “sommerso” di migliaia e migliaia di collaboratrici familiari, per la quasi totalità extracomunitarie in Italia senza permesso di soggiorno. Ecco le incombenze da mettere in atto per evitare errori. Per versare l’una tantum di 500 euro è a disposizione il modello “F24-versamenti con elementi identificativi” reperibile sui siti internet www.agenziaentrate.gov.it, www.interno.it, www.lavoro.gov.it, www.inps.it.. Si indicano i codici fiscali del datore di lavoro, del lavoratore (in difetto, il numero del documento di identità), il numero di passaporto. E il codice “Rint” per colf e badanti italiane e comunitarie, “Rext” per le extracomunitarie. Il versamento si può effettuare presso qualsiasi sportello bancario, postale o presso gli agenti della riscossione, in contanti, con addebito sul conto corrente bancario/postale, con pagobancomat, con postmat, postpay, con assegni bancari/postali, con assegni circolari e vaglia cambiari.


Dal primo al 30 settembre si può iniziare a presentare la domanda di regolarizzazione. Non c’è necessità di sbrigarsi in modo assoluto, in quanto le domande, ovviamente se ci sono i requisiti, vengono accolte tutte senza alcuna limitazione. Mentre la fase del pagamento è unica per tutti, qui il percorso si diversifica in base alla nazionalità dei lavoratori. Per gli italiani, comunitari ex extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, la domanda va presentata all’Inps, compilando il modulo “LD-EM2009.UE”, per via telematica o con la spedizione/consegna del modulo cartaceo. Si devono fornire tutte gli estremi identificativi del datore di lavoro e del lavoratore, la qualifica (colf o badante) la data di inizio del lavoro, le ore settimanali, la paga (mensile od oraria) pattuita. Si devono indicare gli estremi del pagamento dei 500 euro, somma che verrà poi divisa tra rimborso spese di amministrazione e contribuzione da accreditare sul conto individuale del lavoratore per la copertura del trimestre aprile/giugno 2009. Se il modulo viene spedito occorre allegare la fotocopia del documento di identità del datore di lavoro. La data di inizio del lavoro è primo aprile 2009. Ma se il rapporto di lavoro è anteriore e viene indicata una data anticipata il datore di lavoro dovrà, in un secondo momento, pagare i contributi anche per i periodi fino a marzo 2009.

Per gli extracomunitari
, la domanda, solo per via telematica (seguendo le modalità informatiche reperibili sul sito www.interno.it), va indirizzata allo Sportello unico per l’immigrazione presso la Prefettura. Nelle grandi città, come Roma, verranno aperte anche succursali (presso le sedi Inps) per far fronte alle richieste. Si può regolarizzare solo una colf (dimostrando di avere un reddito familiare quanto meno di 20 mila euro, elevate a 25 mila se nel nucleo familiare entrano più redditi) e al massimo due badanti, delle quali occorre dimostrare la necessità, con certificazione medica attestante la presenza di una persona in famiglia, da assistere perché non autosufficiente. Dal primo ottobre occorre tenersi pronti per rispondere alla chiamata dello Sportello unico. Le parti sono convocate (ricordarsi di portare una marca da bollo da 14,62 euro) per la verifica della regolarità della domanda e per stipulare il contratto di soggiorno (con il quale, tra l’altro, il datore di lavoro deve garantire un lavoro di almeno 20 ore a settimana e una paga non inferiore ai minimi contrattuali). Entro 24 ore il datore di lavoro dovrà comunicare all’Inps l’avvenuta regolarizzazione per consentire l’iscrizione della colf/badante e per ottenere i bollettini trimestrali di pagamento dei contributi. Allo sportello postale, poi, il lavoratore potrà avere il permesso di soggiorno, con il quale la sanatoria si perfeziona e chiude.

Commenti all'articolo

  • Di carneade (---.---.---.164) 6 settembre 2009 14:57

    Ancora una volta lo Stato prende per il collo chi ha bisogno d’aiuto. Questa regolarizzazione, che sembra a favore degli extracomunitari non in regola, in pratica si rivelerà un mezzo fallimento. Perchè una badante in regola costa alle famiglie circa 1800 euro al mese (stipendio+contributi inps+ferie+tredicesima+vitto+liquidazione finale). Chi se la potrà permettere? Gli evasori fiscali, quelli che dichiarano un reddito di ventimila euro, ma ne guadagnano il doppio. Coloro che invece guadagnano veramente 20.000 euro all’anno come faranno? Inoltre, dovendo spendere per una badante 1800 euro al mese conviene mettere l’anziano in una casa protetta, dove ha anche l’assistenza medica. Certo, una casa protetta costa di più, ma con il contributo degli enti locali che in genere dimezzano la spesa della retta, il costo dell’anziano diventa di circa 1600 euro.

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