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Una storia di amore e di tenebra di Amos Oz

Ci sono tanti modi di scrivere la propria autobiografia, quello di Amos Oz è senza dubbio uno dei più efficaci a cui mi sia mai trovato di fronte. Una storia di amore e di tenebra è un romanzo splendido, avincente, capace di mostrarci buona parte della storia di Israele dell’ultimo secolo. 
Oz non segue alcuna regola se non quella di lasciar andare i proprio ricordi e i propri racconti. Così ci porta avanti e indietro nel tempo nella storia della sua famiglia e in quella delle persone con cui la sua famiglia è negli anni venuta in contatto.

Il che vuol dire che praticamente incontriamo tutti quelli che hanno fatto la storia della letteratura israeliana, inutile anche solo provare a citarne una parte. Non solo la storia vissuta in prima persona, ma anche quella raccontata da zie e nonni, così lo spazio temporale si allarga.

Scopriamo Gerusalemme e il suo opposto Tel Aviv, viviamo prima della Second aGuerra Mondiale e della Shoah e poi dopo, con la n ascita dello stato di Israele e l’inizio di una guerra con i palestinesi mai conclusa. Scopriamo storia, letteratura, società, tutto con gli occhi lucidi e la mente coerente di Oz, che mai esagera, mai si lascia andare a estremismi anche nei passaggi più difficili e non ancora risolti.

La storia privata, con al centro la morte tragica della madre, si fonde perfettamente con la storia collettiva nel ricordo unico di un bambino (prima) e di un uomo (poi), di un letterato (sempre).

Il tutto con la prosa ricca e affascinante di uno dei più grandi scrittori viventi.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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