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Un mercoledì di valore: Antonio Monda presenta il suo ultimo libro “Incontri ravvicinati”

L’autore che più mi ha colpito per la sua intelligenza, spiega Monda, è stato Saul Bellow, premio Nobel per la letteratura nel 1976

“Comunico idee e questo viene declinato in tanti modi diversi”. Con queste parole ha esordito Antonio Monda, scrittore, direttore di festival cinematografici e letterari, curatore di mostre e professore presso il Film and Television Department della New York University, alla presentazione del suo ultimo libro, “Incontri ravvicinati”, edito da La Nave di Teseo. L’idea di scrivere questo libro, spiega Monda, nasce dalla volontà di raccogliere in un’opera i numerosi incontri con scrittori, registi, attori e artisti conosciuti nel corso della propria vita e carriera, molti dei quali intervistati nell’ambito del suo festival letterario “Le Conversazioni”, nato quasi vent’anni fa a Capri e ormai trasferito anche in altre città come New York, Washington, Roma, Parigi e Napoli. Nel corso della presentazione, organizzata presso il Circolo Antico Tiro a Volo di Roma da Valore S.r.l., società di consulenza che offre servizi di comunicazione e di networking nei settori della sanità, dell’innovazione tecnologica e dell’asset management, l'autore ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a trasferirsi 30 anni fa negli Stati Uniti, tra i quali, in primo luogo, l’amore per New York, la sua città d’adozione e nella quale intrattiene nel proprio appartamento a Central Park West relazioni con i tanti autori dei quali offre un ritratto nel suo libro. “New York è la città della libertà – spiega Monda – e la Statua della Libertà, con le parole della poetessa Emma Lazarus, esprime una promessa di libertà e di accoglienza”. “New York non rappresenta l’eccezione rispetto all’America – prosegue Monda – ma quello che l’America aspira a diventare!”. Dopo aver parlato di New York e della sua frizzante vita culturale, l’autore ha commentato le imminenti elezioni americane, i cui candidati, l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’attuale Vicepresidente Kamala Harris sono praticamente pari secondo i sondaggi. “L’America ha tanti difetti ma è un paese semplice – ha spiegato Monda – e il peccato più grande è mentire e l’accusa più grave è chiamare qualcuno bugiardo, come ha fatto la Harris al dibattito con Trump”. La presentazione è stata intervallata da due letture tratte dal libro, la prima dedicata al cantautore Lucio Dalla, del quale Monda ha offerto un ricordo commosso. “In un concerto organizzato anni fa – ha raccontato Monda – Lucio si interruppe e annunciò al pubblico il mio libro”. L’altra lettura ha avuto quale protagonista lo scrittore statunitense Michael Cunningham, premio Pulitzer nel 1999 per “The Hours”, del quale Monda ha raccontato un incontro avuto alcuni anni fa a Capri.

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