Un altro T-Dor, un altro anno e altre vittime della transfobia
Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale dedicate alle vittime della transfobia
Ecco, sembra ieri, ieri che eravamo in 4 gatti a celebrare il T-Dor in una città (Roma) del tutto assente alle ragioni della nostra commemorazione.
Ed è di nuovo il 20 novembre, giorno del T-Dor.
Voler celebrare il T-Dor sembra, a noi che siamo coinvolti, ancora più inutile che voler celebrare il GayPride. Se a quest'ultimo, comunque, partecipano decine di migliaia di persone in tutt'Italia ed almeno per un giorno - grazie alla pruderie dei Mass media - la gente arriva ad esclamare: Ah, i soliti gay e “i” trans con le tette di fuori! Per il T-Dor non c'è nemmeno questa 24ore di notorietà (se di notorietà possiamo parlare...).
Dopo l'affair Marrazzo, le persone Transgender sono ricadute nell'oblio assassino. Se di loro si parla, è solo per aggiornare il numero delle/gli assassinate/i sulle pagine di cronaca.
Verrebbe da chiedere ai giornalisti che ancora fanno inchieste in questo nostro sventurato Paese: ma non vi vergognate? Non vi sentite “un pizzico” a partecipare al complotto di omertà che i Poteri Forti di questo Paese hanno creato contro le “persone diverse”?
Ma poi - ancora più incazzata - avrei voglia di chiedervi, sì a voi che mi state leggendo: diverse? Diversi? Ma da chi? da quale modello normativo? Forse dal vecchio modello binario maschio/femmina?
Quello che oggi anche gli scienziati iniziano a definire “non corrispondente alla realtà”?
“Diversi lo siamo tutti”: aldilà di quello che ci hanno stampigliato sui documenti, aldilà di quello che i nostri abiti, i nostri atteggiamenti/ruoli raccontano di noi al mondo, ognuno di noi è diverso dall'altro.
E io sono stanca, davvero stanca, delle polemiche delle veterofemministe che si incazzano perché per scrivere uso un maschile impersonale...
Io non sopporto più i gay che del maschile adottano l'arroganza e il dominio patriarcale che per anni ha stuprato tanta parte delle nostre genti....
Io non le reggo più le lesbiche dure e pure che fanno le separatiste nei luoghi di cultura e poi tornano le compagne di tutti nella vita di tutti i giorni... Io non posso accettare transgender (MtoF o FtoM) che buttano la spugna di fronte all'idiozia che le circonda...
C'è il T-Dor, cominciamo a dire che è la festa di tutte/i noi.
Noi che dobbiamo imparare e studiare, e comprendere infine la ghettizzazione delle parole, il fondamentalismo delle religioni monoteiste, la dittatura della cultura, i monopoli interessati solo al business che muovono i Mass media.
T-Dor significa ricordare con amore chi è morto per amore, chi per essere in un “corpo sbagliato” è stato condannato con la stessa crudeltà che nel Medioevo bruciava le “streghe” e gli “eretici”.
Fermiamoci anche solo qualche minuto a pensare, immedesimiamoci nel dolore di altre/i, nelle loro difficoltà a esistere, osserviamo il silenzio complice che le ricopre e cancella da ogni dibattito, da ogni programma politico, da ogni talk show, da ogni battaglia civile...
E dopo il T-Dor ricominciamo a vivere, questa volta sì, in modo “DIVERSO”...
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