• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Trivandrum: comunismo al curry

Trivandrum: comunismo al curry

La piccola e modesta capitale del Kerala, dal nome impronunciabile in lingua mayalalam, Thiruvananthapuram. Situata vicino alla costa del mare arabo, vanta un prestigioso posto nella storia di uno dei sistemi sociali e politici del secolo scorso: il comunismo. Unico stato fra gli stati indiani ad essere, fino all'anno scorso, governato da una forte componente filocomunista, la quale ha lasciato il segno sull'urbanistica locale. Falce e martello sono ovunque, su qualsiasi muro. Tuttavia, vengono percepiti più come un simbolo “cittadino” che un chiaro segno politico. Anche qui, la via principale si chiama Mahatma Gandhi Road, in cui si concentrano tutti i negozi per stranieri e non. I luoghi di notevole interesse sono concentrati nella zona del Mascot Hotel, il più prestigioso, e quindi costoso, albergo della capitale. Ma, se siete in viaggio da giorni e giorni in India, usando treni governativi, una notte al Mascot è più che meritata. Inoltre, al suo interno, oltre la piscina- bar ultrachic, vi è il centro di massaggi ayurvedici gestito da una delle massime esperte di Trivandrum, la Dottoressa Majula (1 ora = circa 30 euro).

Oltre al giardino zoologico, il quale non spicca per originalità, vi è il Museo Napier, con una curiosa collezione di bronzi, avorio e statue buddiste rappresentanti quasi tutto il sud-est asiatico. Con lo stesso biglietto, si può visitare lo Sri Chitra Art Gallery con dipinti delle scuole Mughal, Tanjole e Rajput. Il Puthe Maliga Museum, situato vicino alla stazione dei treni, offre uno spunto su come il Maharaja di Trivandrum viveva e godeva i suoi souvenir, soprattutto i cristalli belga.

A circa otto chilometri a nord, appena fuori dalla ultima periferia, si trova il Veli tourist park. A dispetto delle brochure, non è cosi bello e rilassante: una sorta di Rimini in pieno ferragosto.

Ma la novità, balzata agli onori delle cronache indiane, durante il mese di luglio, è il tempio Padmanabhaswamy. La motivazione è il ritrovamento di una quantità considerevole di oro del quale non si conosce, per il momento, la provenienza. Misticismo indu o furbizia indiana? Chissà.

Anche a Trivandrum, potrete trovare la celebre Indian Coffee House. Prezzi regolati dallo Stato, personale ironicamente scorbutico, ma se cercate un vero posto indiano e' un must. Specialmente nella capitale del Kerala, dove la caffetteria e' ospitata all'interno di una torre e i tavoli sono disposti lungo la sua sezione circolare. Piatto consigliato: Ghee rice.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares