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Trenitalia e il marketing dell’inciviltà

Dal 25 novembre sono cambiate un po’ di cose per chi viaggia sui Frecciarossa Trenitalia: non esistono più prima e seconda classe ma 4 livelli di servizio che vanno dall’”Executive” (con poltrone singole e reclinabili e poggiagambe regolabile) al più economico “Standard”.

Ai clienti del livello Standad, però, non è consentito l’accesso alle altre carrozze, e non possono usufruire del bar.

«È una scelta di marketing – fa sapere Trenitalia -, finalizzata a garantire livelli di servizio adeguati alle richieste». In altri termini, se hai prenotato un viaggio Milano-Roma in Executive (pagando fino a 169 euro) certo non ti aspetti che il bar sia sovraffollato (Corriere Della Sera).

Tocca leggere tra le righe: i clienti poveri non possono usufruire del bar perché darebbero noia ai clienti ricchi, che dovrebbero aspettare più a lungo prima di essere serviti.

Ma non basta: l’immagine scelta dall’azienda per pubblicizzare la classe più economica mostra una famiglia di colore, mentre i clienti delle altre classi sono stranamente tutti bianchi.

Del resto chi ha detto che la comunicazione efficace debba essere anche civile?


REPORTAGE: Giù al Sud, viaggio allucinante con Trenitalia


 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.127) 28 dicembre 2011 15:47

    Non ci trovo necessariamente nulla di male. Anche in aereo se viaggi in prima classe paghi per dei servizi supplementari. Arrivano tutti a destinazione comunque nello stesso momento. Se voglio pagare il doppio per un sedile migliore e un bar riservato non vedo perche’ questo sia un problema.
    Il freccia rossa poi e’ il male minore. Darei un occhiata invece ai carri bestiame interregionali, indegni di un paese (non metto ’civile’ perche’ sono indegni di qualunque paese).

    • Di (---.---.---.36) 28 dicembre 2011 18:22

      sicuramente non c’è nulla di male, però con l’aereo posso scegliere di volare Alitalia o low coast, scegliendo appunto i servizi di cui usufruire, e a quale prezzo. Con trenitalia, in regime di monopolio, invece o prendi questo servizio e lo strapaghi o viaggi con i carri bestiame, senza orario, senza rispetto e senza servizi. E che dire poi dei treni notturni ormai scomparsi. Un servizio pubblico (perchè stranamente le ferrovie sono ancora un servizio pubblico) non può avere d’occhio solo il profitto di alcune tratte, altrimenti anche gli autobus e le metropolitane dovrebbero funzionare solo quando sono a pieno regime, e per fortuna così non è. Se si concedono contributi pubblici a trenitalia (e mi pare che si concedono o si sono concessi) bisognerebbe pretendere dei servizi e non solo il rispetto del bilancio gestionale, magari con ricchi dividendi per gli azionisti....

  • Di (---.---.---.216) 28 dicembre 2011 18:43

    ma il signor Moretti non era un compagno vicino ai lavoratori?

  • Di (---.---.---.87) 28 dicembre 2011 22:58

    Eh no, non ci siamo! E’ in ogni caso una disposizione che contravviene alle più elementari norme di sicurezza, emanate proprio da Trenitalia!!! Il passaggio da una vettura all’altra non deve assolutamente essere interrotto per nessun motivo, per ovvie ragioni di incolumità dei viaggiatori: se ad esempio scoppiasse un incendio, la gente dovrebbe avere la possibilità di fuggire. Davvero non ho parole... Ah, dimenticavo: io sono un ex dipendente della Wasteels, cioè un ex dipendente dei treni notte licenziato dal compagno Moretti...

  • Di (---.---.---.20) 31 dicembre 2011 17:54

    Ho letto sul sito di trenitalia che almeno per ora queste classi sono presenti solo su alcune tratte (mi - na) (mi - roma) e in alcuni orari. Speriamo solo che non si diffondano su tutti i treni.

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