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Tragedia in bianco e nero. Yusef Abdalki in mostra a Beirut

Yusef Abdalki non ha bisogno di troppe presentazioni. È considerato uno dei più famosi artisti arabi e nella sua vita ha sempre unito al suo amore per l’arte un costante impegno civile.

“Sono convinto che ogni cittadino dovrebbe essere coinvolto nella politica” – ha dichiarato una volta in un’intervista. “Le autorità arabe hanno confiscato la politica e tenuto lontano le persone dalle cose che contano nella loro vita”.

Figlio di un militante del Partito comunista siriano, arrestato dodici volte negli anni ’40 e ’50, Yusef Abdalki ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 come vignettista e anche lui ha presto sperimentato il carcere: ha trascorso quasi due anni nelle prigioni di Hafez al Asad. Una volta rilasciato, si è trasferito a Parigi, dove è rimasto venticinque anni, dal 1981 al 2005. Solo allora è potuto rientrare in Siria e ha organizzato una mostra dei suoi lavori a Damasco.

Teste mozzate, pesci con gli occhi sbarrati, fiori recisi, piatti vuoti, coltellacci da cucina e vecchi chiodi conficcati in ciocchi di legno, sono questi i soggetti preferiti dell’immaginario iconografico di Yusef Abdalki, tutti inconfondibilmente tratteggiati in bianco e nero.

Nella loro silenziosa staticità, questi oggetti non sono neutri e distanti, ma trasudano sofferenza e alienazione.

“Non scelgo di usare il bianco e nero come una tecnica specifica, ma come strumento per aprire finestre tragiche” – ha spiegato una volta l’artista originario di Qamishli.

Una volta rientrato nel suo Paese, Yusef Abdalki non ha mai abbandonato l’impegno civile: nel 2010 le autorità gli hanno ritirato il passaporto e da allora non gli è stato più possibile lasciare la Siria. La sera del 18 luglio 2013 è stato arrestato a un posto di blocco nella regione di Tortosa per poi essere rilasciato dopo oltre un mese di detenzione.

Dal 5 febbraio all'8 marzo alcune delle sue opere saranno esposte a Beirut, alla Galleria Tanit di Mar Mikhael. 

La galleria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 19.00 e il sabato dalle 12.00 alle 17.00.

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