• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Tensione tra gli hobbisti in provincia di Forlì

Tensione tra gli hobbisti in provincia di Forlì

La categoria degli hobbisti, molto diffusa in questa provincia, non potrebbe più partecipare alle sagre paesane con i loro prodotti di scambio... prodotti di antiquariato, filatelici, numismatici ed altro esposti in aree pubbliche.

Si tratterebbe infatti di un progetto di Legge della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna, sulla regolamentazione delle attività degli operatori non professionali su aree pubbliche, che di fatto cancellerebbe la partecipazione della figura dell’Hobbista dalle sagre Paesane in tutto la provincia forlivese.
Tra le novità di questo progetto della Giunta di centro sinistra è prevista una tassa annuale di 200 €. quale tassa di iscrizione......

Ecco quanto recita il progetto Regionale: “La giunta Regionale ha presentato un Progetto di Legge “Regolamentazione delle attività degli operatori non professionali su aree pubbliche: Modifiche alle leggi regionali 25 giugno 1999, n. 12 e 26 luglio 2003 n. 14” spiegandoci che era necessario meglio regolamentare l’attività degli hobbisti, cioè di coloro che vendono, barattano in modo saltuario ed occasionale, prevalentemente nelle sagre paesane, merci di modico valore visto che al momento esiste solo un decreto legislativo (n. 114/1998) che non chiarisce bene i limiti di tale attività.

Ci aspettavamo quindi una proposta
che recepisse da un lato le giuste richieste dei commercianti che chiedono regole certe e, contemporaneamente gli interessi dei tanti appassionati che limitatamente alle sagre paesane offrono una risorsa turistica aggiuntiva importantissima per i Comuni, contribuendo infatti a dare una offerta ricettiva più variegata portando peraltro anche un indotto agli altri commercianti attirando di fatto clienti non abituali.

Gli hobbisti chiedono insomma
maggior rispetto e certezze e, contestualmente, l’esigenza di regolamentare meglio l’attività affinché qualche solito furbo, approfittando del vuoto legislativo, non danneggi l’intera categoria approfittando per vendere materiale nuovo senza le necessarie autorizzazioni al commercio in concorrenza sleale con i commercianti.

Con il progetto di legge presentato dalla Giunta invece si è entrati nel merito andando di fatto a cancellare la possibilità agli hobbisti di fare i loro piccoli commerci .
Infatti, si chiede tra l’altro un limite di partecipazione massima a 10 eventi in 5 anni, un limite di 250 euro sul prezzo di ogni oggetto venduto, vengono previsti inoltre, criteri di rotazione senza il riconoscimento di priorità ottenute per la presenza ad edizioni precedenti ed il pagamento obbligatorio di una tessera dal costo di 200 euro all’anno. Così facendo si corre Il rischio di far scomparire del tutto i mercatini, una realtà che sposta migliaia di persone in gran parte dalle aree urbane verso piccole e medie comunità, un flusso in molti casi essenziale per conservare strutture minime di turismo e commercio che hanno sempre più difficoltà di sopravvivenza.

"Una norma vessatoria
quella presentata dalla Giunta Regionale", così afferma il capogruppo di AN-PDL in Consiglio regionale, Luca Bartolini, "...norma che non trova alcuna giustificazione ne sotto il profilo della logica ne in quello legislativo, ma è semplicemente un accanimento contro gli hobbisti". Questo Progetto di Legge è adesso all’esame della Commissione Competente, mentre si auspica un concreto ravvedimento da parte del centro sinistra, al fine di consentire una attività che continui a garantire un valore aggiunto all’offerta turistica di queste zone.
 
 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.208) 17 novembre 2008 18:31

    Gentilissimo Ivo ,
    sono pienamente d’accordo con te nel ritenere inique le richieste fatte sia finanziariamente che come numero di presenze.
    Teniamo presente che la merce usata di qualunque natura sia è già stata tassata oll’origine .
    Troverei più giusto, visto che siamo in europa usare il sistema francese (dove gli hobbysti sono esenti da balzelli , e possono commerciare liberamente i loro articoli purchè il giro di affari non superi una certa cifra annua ) (credo vicino ai 30.000 euro) .
    Ma visto che siamo in Italia e siamo tutti consapevoli che qualunque cosa uno faccia deve pagare ,io penso che si potrebbe versare una quota ogni presenza fatta ai vari comuni, e dabbano gli stessi versarla a chi di dovere .
    In questo modo uno è libero di scegliere quali mercatini fare senza limitazione di presenze e non a numero chiuso come proposto (MAX 20%dei posti disponibili) , per l’entità della cifra se ne può discutere se non supera
    i dieci euro penso che moltissimi siano d’accordo nel versarla ed essere tranquilli, mantenendo invariato il valore massimo degli articoli esposti a €250,00. (in questo modo si verrebbe a pagare una cifra sicuramente molto superiore a quella richiesta dalla proposta avanzata) .
    é vero che i commercianti pagano le tasse ma è altrettanto vero che queste servono per consentire loro di
    usofruire della assistenza sanitaria , pensione ,ecc.
    Mentre molti Hobbysti sono operai che già versano i contibuti o pensionati che li anno versati in precedenza ,
    che differenza c’è tra fare un mercatino e gli straordinari esenti da tasse come proposto dall’attuale governo, a
    parte che un operaio sicuramente incassa il dovuto in base alle ore fatte ,chi partecipa ad un mercatino inizia all’alba finisce che è notte ,spesso e volentieri senza riuscire neppure a coprire le spese , ma continua a farli più
    per passione che per interesse .


      

    • Di IvoCap. (---.---.---.140) 5 dicembre 2008 21:06

      Caro amico anonimo, non è mio uso rispondere a chi non si firma per questioni che io tratto a mezzo stampa, od in questo caso online; purtuttavia, l’argomento da te proposto, in special modo nella seconda parte della tua lettera mi pare degno di ogni considerazione. Pertanto io passerò il tutto all’essore non solo provinciale, ma anche a quello regionale competente. Grazie e scusami per il ritardo nel risponderti; ritardo dovuto ad alcuni difetti sulla mia linea Adsl

    • Di valeria (---.---.---.112) 18 dicembre 2008 01:44

      Mi chiamo Valeria e faccio parte anche io della categoria degli hobbisti 
      Partecipo a 3 mercatini ogni mese insieme ad alcune amiche appasionate come me.Arrivate nel comune che ci ospita ha inizio il gioco... si monta il banco e si comincia a curiosare nel banco dei vicini, tra cose impolverate , molto spesso arrugginine..bambole strabiche centri e centrini. Poi arrivano i clienti...molto spesso gli stessi che vedi i mesi precedenti con cui chiacchieri e a volte vai a fare colazione al Bar vicino-

      Dopo questa premessa ritengo doveroso fare alcune considerazioni sul progetto di legge che trovo iniquo e controproducente sia nei nostri confronti ma soprattuto nei confronti di una platea di soggetti e precisamente:

        la limitazione del numero dei mercati (solo 10 in un quinquennio ed il costo del tesserino) porterebbero inesorabilmente la stragrande maggioranza degli hobbisti a rinunciare a tale iniziative.

       i cittadini non gradirebbero la rivoluzione che si sta prospettando, visto che partecipano attivamente alle manifestazioni mensili che sicuramente perderebbero di consistenza (numero di banchi presenti)

       i Comuni vedrebbero ridotti gli attuali introiti annuali derivanti dal pagamento della Tosap che gli hobbisti versamo (molti in via anticipata per l’intero anno) ed in caso di spuntisti in occasione della manifastazione domenicale.

       gli esercenti di attività commerciali (Bar, ristoranti, Tavole calde etc..) che attraverso il folto pubblico che arriva nel Comune durante la giornata vedono aumentare i loro incassi.

      Auspico pertanto un ravvedimento da parte del legislatore regionale che dovrebbe regolamentare se ritiene tale materia ma nel senso di dare più valore all’iniziativa che ha un ruolo di aggregazione sociale (la gente esce dalla case, si incontra nelle piazze, combatte la solitudine etc..) e non già di vedere negli hobbisti degli evasori fiscali che svolgono attivita commerciali (ciò non è se non in casi ben limitati ed indivuabili percorrendo altre strade. Infatti si tratta per la più parte di cose di valore modesto che escono da solai o cantine di nonni e genitori ovvero acquistati presso Caritas, Mani tese, associazioni Ant che vedono negli hobbisti i migliori clienti che garantiscono loro la possibilità di garantire le loro attività benefiche).
      Un saluto cordiale.
      Valeria


       

    • Di ivo cappelli (---.---.---.13) 20 dicembre 2008 22:51

      Gentile Valeria, poichè l’argomento da me illustrato comincia a destare interesse, soprattutto da parte degli" addetti ai lavori", ho ritenuto doveroso, quale cronista, demandare ad un autorevole consigliere regionale tutta la materia e mi è stato assicurato verbalmente,che tale vostra questione sarà discussa in una prossima sessione del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. Buone feste e cordiali saluti
      Ic.

    • Di (---.---.---.138) 21 dicembre 2008 23:37

      La rignrazio tantissimo per l’interessamento anche da parte dei colleghi che come me sentono da vicino il prolbema..
      Ricambio gli auguri di buone feste da Ferrara.
      Valeria

  • Di (---.---.---.191) 28 gennaio 2012 21:22

    Vorrei porre l’attenzione anche sugli hobbisti che ’creano’ i prodotti che vendono in modo artigianale. Io credo che la regione dovrebbe incentivare la gente a creare, perchè per molti può essere un modo per reagire alla difficile situazione occupazionale ora presente. Mi auguro che il valore dell’artigianato artistico sia più considerato da chi ci governa..
    grazie, Claudia Gugnelli

  • Di (---.---.---.130) 13 aprile 2013 18:30

    buona giornata mi sento molto toccata da questo problema perche io o dovuto in qualche modo darmi da fare con uncinetto e ferri per poter contribuire nel sostenimento della casa in quanto mio marito non viene pagato da 8 mesi ma andando a lavorare ugualmente comunque non penso che noi hobbisi vogliamo togliere il lavoro a commercianti se in primavera facciamo qualche sagre o 2 mercatini a natale comunque vi volevo dire che nelle marche il tesserino costa 14 ,euro e non 200 delle volte va trovato anche il conpromesso e il buon senso 


  • Di (---.---.---.16) 15 aprile 2013 10:55

    Non vanno date risposte a commenti anonimi

    (L’autore)

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares