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Commento di valeria

su Tensione tra gli hobbisti in provincia di Forlì


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valeria 18 dicembre 2008 01:44

Mi chiamo Valeria e faccio parte anche io della categoria degli hobbisti 
Partecipo a 3 mercatini ogni mese insieme ad alcune amiche appasionate come me.Arrivate nel comune che ci ospita ha inizio il gioco... si monta il banco e si comincia a curiosare nel banco dei vicini, tra cose impolverate , molto spesso arrugginine..bambole strabiche centri e centrini. Poi arrivano i clienti...molto spesso gli stessi che vedi i mesi precedenti con cui chiacchieri e a volte vai a fare colazione al Bar vicino-

Dopo questa premessa ritengo doveroso fare alcune considerazioni sul progetto di legge che trovo iniquo e controproducente sia nei nostri confronti ma soprattuto nei confronti di una platea di soggetti e precisamente:

  la limitazione del numero dei mercati (solo 10 in un quinquennio ed il costo del tesserino) porterebbero inesorabilmente la stragrande maggioranza degli hobbisti a rinunciare a tale iniziative.

 i cittadini non gradirebbero la rivoluzione che si sta prospettando, visto che partecipano attivamente alle manifestazioni mensili che sicuramente perderebbero di consistenza (numero di banchi presenti)

 i Comuni vedrebbero ridotti gli attuali introiti annuali derivanti dal pagamento della Tosap che gli hobbisti versamo (molti in via anticipata per l’intero anno) ed in caso di spuntisti in occasione della manifastazione domenicale.

 gli esercenti di attività commerciali (Bar, ristoranti, Tavole calde etc..) che attraverso il folto pubblico che arriva nel Comune durante la giornata vedono aumentare i loro incassi.

Auspico pertanto un ravvedimento da parte del legislatore regionale che dovrebbe regolamentare se ritiene tale materia ma nel senso di dare più valore all’iniziativa che ha un ruolo di aggregazione sociale (la gente esce dalla case, si incontra nelle piazze, combatte la solitudine etc..) e non già di vedere negli hobbisti degli evasori fiscali che svolgono attivita commerciali (ciò non è se non in casi ben limitati ed indivuabili percorrendo altre strade. Infatti si tratta per la più parte di cose di valore modesto che escono da solai o cantine di nonni e genitori ovvero acquistati presso Caritas, Mani tese, associazioni Ant che vedono negli hobbisti i migliori clienti che garantiscono loro la possibilità di garantire le loro attività benefiche).
Un saluto cordiale.
Valeria


 


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