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Sulle tracce della raccolta differenziata

Facciamo la differenza- Volontari per Napoli” è l’iniziativa che mira al riciclo dei cartoni attraverso un’operazione volontaria porta a porta nei negozi. La raccolta è avvenuta nella giornata del 31 Dicembre, proprio per evitare, nella notte di Capodanno, possibili roghi causati dai fuochi d’artificio a contatto con materiale infiammabile- com’è la carta e derivati- eventualmente abbandonato per strada.

Alle ore 13.45 del 31 Dicembre 2010 ci si ritrova tutti a via Pessina con un furgoncino blu che ci attende e i volontari che materialmente porteranno avanti la raccolta. Sono tutti ragazzi, studenti universitari, giovani del gruppo Dam e volontari di Intercultura, associazione di scambi interculturali tra liceali, che hanno deciso di dedicare un pomeriggio al riciclaggio porta a porta dei cartoni.

Ci si divide in quattro “squadre”, ognuna delle quali responsabile di una zona del Centro e seguita a distanza da un furgoncino pronto a incamerare il materiale raccolto e a portarlo poi all’isola ecologica di viale Ponte della Maddalena.

Rigorosamente tutti muniti di cappellino e di giubbotto arancione fosforescente (sigh!) si incomincia l’avventura. Il nostro gruppo si incammina per via Duomo e si divide ulteriormente per chiedere ai negozianti se possono consegnarci i cartoni che dovranno buttare. Mi ritrovo così nell'area più “problematica” della lunga strada: molti negozianti a cui ci rivolgiamo asseriscono di aver appena provveduto a smaltirli. “Siamo in Svizzera”, penso.

Non mancano però i momenti divertenti o significativi. Un signore trova una soluzione originale al problema rifiuti, “bisogna differenziare le persone, altro che i materiali”, mentre un altro, a ben ragione, è visibilmente alterato perché poco distante dalla sua abitazione e dalla sua friggitoria c’è un enorme cumulo di spazzatura indifferenziata che rischia di andare a fuoco stanotte. “Abbiamo chiamato tutti, Vigili del fuoco, Polizia, Comune ma nessuno se ne frega. Una macchina quasi nuova è già bruciata li.” Cosa possiamo rispondergli? Niente, solo solidarizzare e scambiarci gli auguri. La montagna di monnezza- lo sa lui, lo sappiamo noi- rimarrà anche a Capodanno in Via del Carminiello ai Mannesi e sicuramente pure dopo.

Perseveriamo comunque nella nostra ricerca di cartoni e finalmente ne intravediamo i frutti: una signora, proprietaria di un negozio di scarpe, prima ci rifila la solita solfa “abbiamo già smaltito”, poi ci ripensa, esce dal negozio, ci richiama e urla: "qualcosa mi è rimasta”. Una pila enorme di scatole. Senza esitare la prendiamo.

E non è l'unica. Proseguendo, molti altri negozianti si sono convinti a consegnarci i cartoni e come gli altri gruppi, anche noi, nella zona più complicata, siamo riusciti a fare incetta di scatole e scatoloni.

Con gli altri volontari, passate ormai un paio d’ore, ci siamo ritrovati a piazza Dante e per un tratto, abbiamo proseguito la raccolta verso Via Roma. Una ragazza cinese, venuta a Napoli per studiare grazie ad Intercultura, dei nostri, era visibilmente stanca per quella lunga passeggiata.

Chissà cosa avrà pensato di noi, poveri giovani cittadini visionari, che in una città soffocata dalla monnezza, raccoglievamo cartoni porta a porta.

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