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Caso Fiat-Formigli: Mentana all’attacco

Mentana attacca e colpisce, in diretta, calibrando le parole e i silenzi. E a farne le spese, durante il TG delle 20 di La7, una volta tanto è proprio il famosissimo Marchionne, che – ricorda in extremis, perfidamente, Mentana- “non paga le tasse in Italia”.

Il confronto che Mentana costruisce durante il tg serale è di ordine monetario e quasi “etico”, per sottolineare l’asimmetria di potere tra un “uomo di azienda”, simbolo per eccellenza dell’industria automobilistica italiana FIAT e il giornalista Corrado Formigli, ex collaboratore di Santoro, che, durante una puntata di Annozero di circa un anno fa, ha prodotto un servizio - insieme ad un collaudatore di “Top Gear”- sulle prestazioni di tre macchine sportive, cioè una Mini, una Citroen e l’Alfa Mito: quest’ultima, durante una prova su pista bagnata, risultava essere la più "lenta”.

Proprio per questo servizio Formigli, la Rai e Santoro sono stati convocati in tribunale: mentre il presentatore di Annozero è stato ritenuto estraneo alla messa in piedi del filmato, il giudice civile ha condannato in solido Formigli e la RAI a pagare un risarcimento al gruppo FIAT di 5 milioni e 250 mila euro per danni non patrimoniali - cioè morali, all’immagine dell’azienda - comprensivi dei 2 milioni per la pubblicazione della sentenza sulla stampa, più 1.750 milioni per il danno patrimoniale cagionato al gruppo FIAT, a causa della messa in onda del servizio.

La Rai ha già impugnato la sentenza di condanna per diffamazione, mentre Formigli dichiara che la decisione del giudice è “devastante”; infatti, “si tratta di una condanna senza precedenti, applicata sulla base del codice civile. Una cifra impressionante, del tutto insostenibile. Una sentenza che investe non soltanto la vita di una persona, ma le ragioni stesse della nostra professione”, spiega lo stesso conduttore della trasmissione di La7 “Piazzapulita”.

Nella sentenza viene rilevato come l’informazione contenuta nel servizio sia stata non veritiera”, “denigratoria”, “parziale” e “incompleta”, mentre Formigli, invece, ritiene che sia del tutto evidente “un’immensa sproporzione tra fatto e ammenda”, palesando un intento punitivo; infatti, solo “un milione e settecentocinquanta mila euro quantificano il danno patrimoniale, mentre ben cinque milioni e duecentocinquantamila euro rappresentano il danno non patrimoniale” arrecato al gruppo FIAT. Tutto questo - spiega ancora il giornalista - per “un confronto già peraltro realizzato dalla più autorevole rivista di settore, Quattroruote, la quale aveva sancito con tanto di responso cronometrico che l'Alfa Romeo Mito Quadrifoglio Verde, una delle tre auto a confronto, era la più lenta su circuito, distanziata dalla Mini Cooper S di tre secondi e dalla Citroen DS3 di un secondo e mezzo. Insomma, il test di Annozero si era limitato a ribadire un confronto giá realizzato e mai contestato”. In studio in quella puntata di Annozero, dopo il servizio, Formigli poi si era lasciato andare ad un’altra considerazione, che lui stesso commenta così: “Mi sono limitato a constatare che la Mito “si è beccata tre secondi dalla Mini”, frase che, agli occhi di Fiat, è risultata un'insopportabile aggressione mediatica”.

Questa sentenza - che potrebbe anche diventare un precedente - volente o nolente sta sollevando di nuovo il dibattito sulla libertà di stampa. Infatti Mentana ha detto, durante il telegiornale di La7, testuali parole: “la Fiat non è una Onlus. E’ la più grande azienda manifatturiera d’Italia, ma non solo. La Fiat è anche proprietaria di un giornale importante, la Stampa, e di una influente concessionaria di pubblicità, Publikompass, oltre a essere il secondo azionista della Rcs, che edita il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. Non può non sapere quanto sia importante la libertà di informazione, e quanto la metta a repentaglio la minaccia di pene economiche gravissime per chi osa scrivere o dire cose sgradite. Un simile salasso pecuniario per la Rai e Formigli avrebbe almeno un minimo di giustificazione se la Fiat non avesse mai cercato di ingraziarsi i giornalisti, con viaggi premio a esotiche rassegne o gare automobilistiche, o se non avesse cercato di influenzare per decenni giornalisti di ogni ordine e grado con auto in prova illimitata. Ma la Fiat ha sempre usato abbondantemente del suo potere, della sua influenza e della debolezza della categoria giornalistica”.

“Che oggi si comporti da vergine insidiata dall’orco della mala informazione è tanto ingiusto quanto grottesco”- ha continuato Mentana, attaccando a viso aperto la FIAT- “Sarebbe giusto che al Lingotto, finché la sede della Fiat resta lì, si mettessero una mano sulla coscienza, e facessero un gesto adeguato di fair play. Perché un giornalista come Formigli guadagna certo più di un operaio di Pomigliano, ma infinitamente meno di un Marchionne, per di più pagando le tasse in Italia”.

 

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Commenti all'articolo

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.154) 23 febbraio 2012 10:36
    Gloria Esposito

    Se fosse possibile, vorrei invitare a ripostare qui l’interessante commento inviato come messaggio a me nel back di Av.

    Si potrebbe aprire una bella discussione pubblica, sempre che- ovviamente- l’interessato sia disposto ad accogliere il mio invito!

    Grazie comunque per il commento, che però non so come ripescare dal back!

    Gloria

  • Di (---.---.---.201) 23 febbraio 2012 10:53

    Posso pure concordare che 5 milioni sono troppi, ma quel servizio era denigratorio e del tutto inaccettabile. Nessuno nega che la FIAT sia una grossa azienda in grado di difendersi, ma questo non è il punto. Il punto è che se guardi qualunque programma di macchine (es. Top Gear) e poi guardi quel servizio ti rendi conto di quanto poco equilibrato fosse, e anche francamente irresponsabile. Hanno usato come unico metro la velocità delle macchine e questo non sta bene. In oltre mentana può parlarmi fino a domani della "debolezza" dei giornalisti ma non ci crede nessuno. I comportamenti non sono scorretti in base al reddito. Mi spiace ma la Fiat ha diritto di rivalersi a mio avviso su di questo signore (anche se ripeto 5 milioni mi sembra eccessivo perchè gli da troppa importanza).

    Se la devo dire proprio tutta: è ora che qualcuno faccia vedere a questi giornalisti che non possonocontinuare a produrre programmi così scadenti sotto tutti i punti di vista impunemente e poi nascondersi dietro al dito. Io voglio notize, approfondimento, dibattito pubblico. Non la demonizzazione di chi sta antipatico e la elevazione a messiah di chi invece è simpatico. Sono un reality.

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.154) 23 febbraio 2012 11:10
    Gloria Esposito

    La cifra è davvero troppo grossa, è questo che rende "asimmetrico" il rapporto Formigli- FIAT.
    Detto questo, il servizio sulle macchine non l’ho trovato peggiore della normale conduzione di Formigli nè Mentana riesce a sembrarmi un "paladino della giustizia" per quanto ci provi.

    Avrei voluto sentire quelle parole semmai in difesa degli operai, non di un collega. Così è giocare facile.

  • Di Luigi Coppola (---.---.---.117) 23 febbraio 2012 18:09
    Luigi Coppola

    Brava Gloria,
    i tuoi report sono sempre lucidi, esaurienti e terzi rispetto alle parti in campo.
    Leggendo di questa vicenda mi è tornato in mente immediatamente anche se le dinamiche non sono proprio analoghe, la vignetta di Forattini che sbianchettava D’Alema sulla lista Mitrokhin.
    Anche in quel caso le richieste di risarcimento erano farneticanti ed a prescindere dalle sanzioni comminate la soluzione pratica fu la rimozione dell’autore dal quotidiano ( La Stampa, se ben ricordo, ironia della sorte..). E’ giusto che i lavori, soprattutto quelli che comportano visibilità e condizionino ingenti interessi economici e commerciali siano realizzati con il massimo rigore e pretesi nel migliore dei modi. Da un professionista ben retribuito è lecito attendere il massimo, come sarebbe ancora lecito pretendere equità fra corretta informazione e ingerenze di altra natura. 
    Mi piacerebbe che insieme alla leva di giovani professionisti nella informazione italiana, presto sia presente negli spazi dovuti, la tua firma. 
    In bocca al lupo. 

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.11) 23 febbraio 2012 22:43
    Gloria Esposito

    Caro Luigi,
    grazie di cuore.
    Mi tratti sempre troppo bene rispetto a quanto meriti in realtà.
    Un abbraccio e crepi!

  • Di (---.---.---.99) 26 febbraio 2012 19:33

    mmmmmh non capisco, ma se Formigli per nessuna diffamazione si e’ beccato 5 milioni di punizione i 3 delegati FIOM cacciati da FIAT e non reintegrati dall azienda stessa quanto dovrebbero ricevere??? 100 milioni a testa?

    FIAT sta evidentemente cercando lo scontro frontale in ogni contesto per poi giustificare il fatto che abbandona l’ ITALIA.

    Sara’ dura ,durissima , ma ce la faremo da soli ! e ci serva di insegnamento per il futuro queste scorribande vanno limitate.

    inoltre Marchionne ha promesso 20 mld di investimenti se lo stato avesse acconsentito a certe nuove leggi sul contratto di lavolo, cio’ e’ stato (sciaguratamente) fatto gia da MOLTO tempo!!

    dove sono i soldi, se fossimo in germania la Merkel avrebbe gia’ nazionalizzato un paio di stabilimenti.

    aspettimo che il Governo faccia qualcosa, magri , andando anche a cercare e capire cosa successe di quel paventato MILIARDO di euro che famiglia agnelli ha fatto sparire dall’eredita’

    Di sicuro comunque a noi cittadini spettano 20 miliardi ...e prima che scappino 

     Chiediomo alla FIAT: dove sono???quando li cacci??

  • Di (---.---.---.106) 11 marzo 2012 15:36

    Difendiamo pure FIAT, pensate che Marchionne è andato in America a fare il salvatore con soldi che FIAT ha succhiato nelle tasche degli ITALIANI, dovremmo essere noi cittadini ITALIANI a chiedere i danni a FIAT, per anni ha usato soldi come amortizzatori sociali senza produrre macchine competitive.

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