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Confessioni di un killer, il nuovo libro di Daniela De Crescenzo

Oreste Spagnuolo, braccio armato della camorra, uno degli uomini più sanguinari del gruppo di Setola, uno dei protagonisti più feroci della storia nera della strage di Castel Volturno si racconta in presa diretta, nel bellissimo libro “Confessioni di un killer” della giornalista de Il Mattino, Daniela De Crescenzo.

Il volume è il racconto a ritroso dei ricordi di Spagnuolo: dalla sua infanzia ai primi furti, dall’affiliazione al clan ai plurimi omicidi, dalla vita in carcere fino ad adesso che è un collaboratore di Stato, “ma non perché si sia realmente pentito, solo perché di nuovo ha preferito la scelta più comoda” spiega la giornalista.
 
Nel racconto, come un non luogo di narrazione, si staglia la desolata periferia tra Castel Volturno e Casal di Principe, zona insozzata troppe volte da storie di morti ammazzati e camorra. Tra uomini e no, tra gente disumana e sangue, come una luce, unica, nel buio della morte, Gianluca, il carabiniere che, con il suo coraggio e la passione per il suo lavoro, arresta non solo Spagnuolo ma anche molti altri del clan.
La faccia di Spagnuolo, quando lui raccontava del suo arresto, lasciava intendere una sorta di orgoglio quando diceva: m’ha arrestat’ Gianluca. Perché in fondo, nonostante Spagnuolo fosse solo un vigliacco, un balordo, lo sapeva dentro di sé che Gianluca era meglio di lui e che il carabiniere era l’unico volto dello Stato in cui si poteva riconoscere e che forse poteva rispettare.
Una storia dunque che spiega sicuramente qualcosa di come un uomo arriva ad essere un non- uomo e di come, in fondo al tunnel, ci può essere un nuovo giorno per le periferie di Napoli, grazie soprattutto ad un pool di magistrati totalmente dediti allo Stato e sempre in prima linea per combattere la criminalità organizzata.
 
 
Tutto questo in “Confessioni di un killer”, libro scorrevole e intenso, edito da “L’ancora del Mediterraneo”.

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