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Sulla grandezza dei semi

Perché alcune piante producono semi grandi e altre semi piccoli? Si è spesso ritenuto che i semi più grandi offrissero maggiori opportunità di sopravvivenza. Ma perché allora numerosi alberi continuano a produrre semi piccoli? Una ricerca dell’Istituto Smithsoniano dimostra il contrario.

Helene Muller-Landau, studiando la quantificazione del carbonio nelle foreste tropicali, ha raggiunto conclusioni diverse: "la spiegazione normale è che i semi più grandi battono quelli più piccoli, e ovunque arrivano piante dai semi grandi, finiscono col prevalere - spiega Helene Muller-Landau - Ma non è sempre così.

Semi grandi non performano sempre meglio dei piccoli ovunque le condizioni siano buone. I semi grandi sono avvantaggiati in condizioni di stress, ad esempio in presenza di ombra o di siccità, i semi più piccoli non sopravvivono a questi stress. Ma i semi più piccoli sono avvantaggiati nei siti più favorevoli, perchè sono prodotti e diffusi in quantità molto più grandi.



In altre parole, mentre una noce di cocco può sopravvivere sia in condizioni favorevoli che in condizioni di stress, la pianta produce però solo un certo numero di semi. Il fico invece produce moltissimi semi di ridotte dimensioni. La gran parte di questi semi non supererà condizioni di stress, ma in caso di buone condizioni, il fico ha molte più opportunità di moltiplicarsi.

"Mi piace immaginare la ragione nascosta dietro ai pattern che analizzo in foresta. Il modello matematico che ho sviluppato spiega perché differenti specie vegetali abbiano sviluppato semi di differenti grandezze. Questo può anche spiegare le differenze nella grandezza dei piccoli nelle specie animali".

Fonte: Salva le Foreste

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