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Stupratore italiano doc

Un uomo è stato arrestato a Roma, presunto colpevole dei tre stupri degli ultimi mesi, con il sospetto che possa essere responsabile di altri 15 episodi tra violenze tentate e consumate, negli ultimi anni. Sarà un caso ma da quando l’informazione nazionale ha cominciato a interessarsene sono emersi tutti i collegamenti e si è capito che poteva trattarsi di un criminale seriale. 

Ma questo è avvenuto solo dopo l’ultimo episodio, perché fino al penultimo, non trattandosi di un violentatore straniero, pochi mezzi d’informazione ne avevano parlato e le stesse forze dell’ordine avevano comunicato la notizia con un certo ritardo. 

Questo dimostra che un’informazione libera e non condizionata dalla propaganda può essere molto utile per combattere la criminalità, perché se una serie di crimini suscita allarme sociale aumenta la pressione della politica e dell’opinione pubblica per arrestare i responsabili e aumenta anche l’attenzione dei cittadini e quindi la possibilità che riescano a evitare situazioni di pericolo e a notare particolari utili alle indagini. 
 
Il presunto colpevole è un contabile che studia legge ed era iscritto a un circolo del Pd, una persona apparentemente normale e integrata nella società. Quindi in questo caso non ci sono esponenti politici che invitano a cacciare dall’Italia i contabili, gli studenti di legge o gli iscritti a circoli politici. Non ci sono squadre di picchiatori che assalgono per la strada queste categorie di persone. Non ci sono governi che fanno leggi per criminalizzare tutti quelli che vi appartegono. Perché no? Perché sarebbe qualcosa di estremamente stupido ed estremamente sbagliato. Il fatto che un contabile possa essere uno stupratore non significa che tutti i contabili siano potenziali stupratori. Credere seriamente a una cosa simile sarebbe davvero da malati di mente

Eppure è esattamente questo il meccanismo per cui da anni gran parte della politica e dell’informazione se la prende con stranieri e clandestini. Il fatto che uno o due rumeni abbiano commesso uno stupro, o anche cento rumeni, non significa che tutti gli altri 300.000 uomini di origine rumena che vivono in Italia siano potenziali stupratori e criminali. Quello che vale per i contabili vale per qualsiasi altro gruppo di qualsiasi tipo. Il criminale è sempre un singolo, non è mai una categoria. Soltanto nelle dittature più feroci vengono criminalizzate intere categorie di persone per motivi di odio o convenienza politica. Lo può capire anche un bambino. Ma una parte troppo grande degli italiani, dei politici e dei giornalisti non ci arriva

Commenti all'articolo

  • Di Nino Federico (---.---.---.58) 13 luglio 2009 14:50

    Carissimo Francesco,
    io insisto, vorrei sentire la voce di quelle due signore che nei giorni dello stupro della caffarella volavano da una trasmissione all’altra e organizzavano fiaccolate. Hanno sobillato il nostro quartiere facendosi pubblicità alle spalle dei due ragazzini violentati ed ora sono scomparse.
    Le donne violentate dal ragioniere 33enne non hanno gli stessi diritti oppure non sono utili per i loro comodi pubblicitari ed elettorali.
    Siccome siamo a luglio magari stanno comode sotto un ombrellone a sorseggiare un drink in riva al mare.
    Le vere donne sono quelle che lottano tutti i giorni onestamente e senza bisogno di pubblicità.
    La mia SOLIDARIETA’ ALLE RAGAZZE CHE HANNO SUBITO L’INCUBO DELLA VIOLENZA DA quel ragazzo disturbato.
    Le signore chiacchierone che invece hanno sfruttato il caso dei fidanzatini dovrebbero vergognarsi ancora più di quei giorni delle loro buffe fiaccolate che non hanno risolto nulla.

  • Di DinoBrancia (---.---.---.184) 14 luglio 2009 13:09

    Non era caccia allo straniero si aspettava che tutto finisse al più presto è passato inosservato anche dai media che cercano di mettere sempre il mostro in prima pagina.
     

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