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Spagna in rivolta contro il Governo. Scontri tra polizia e manifestanti

Mentre in Italia chi ruba va in televisione e chi si indigna lo fa da casa davanti al televisore, magari sorseggiando qualcosa e guardando il “rivoluzionario” Crozza, in Spagna si inizia a fare sul serio.

Ieri migliaia di persone si sono presentate davanti al Parlamento per manifestare contro le nuove misure di austerità che il governo spagnolo è “costretto” ad approvare per ordine dell’Europa. Lo scopo è quello di evitare il fallimento delle banche spagnole e scongiurare la catastrofe. 

Il Governo spagnolo ha reso noto che, nei primi otto mesi del 2012, lo Stato ha accumulato un deficit di 50,13 miliardi di euro pari al 4,77% del Pil, 23,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Nonostante questo, il segretario di Stato, Marta Fernandez Curras, ha assicurato: "Il deficit annuale è senza dubbio sotto controllo". 

Il popolo di Spagna non resta a guardare scende in piazza, si organizza, grazie anche ai social network la rivolta è in diretta. La manifestazione ha preso spunto da “Occupy Wall Street” divenendo “Occupa il Congresso”, cambiato poi in “Circonda il Congresso” su invito dei sindacati e del Partito Popolare per motivi di ordine pubblico. 

La folla vuole le dimissioni del premier Rajoy, gli indignados sono contro il taglio delle tredicesime, i tagli all’istruzione e alla sanità. Tutto si svolge pacificamente, il coordinamento 25-S ha utilizzato i social media per diffondere il messaggio, inoltre ha diffuso, nei giorni precedenti, un manuale di “resistenza pacifica”, indicando commissariati di zona e gli avvocati a cui rivolgersi in caso di scontri e fermi.

Schierati 1350 agenti, una doppia rete metallica divide la gente dalla polizia in tenuta antisommossa e da poliziotti a cavallo (?), mentre gli elicotteri sorvegliano la situazione dall'alto. Intorno alle 19 qualcosa va storto un paio di gruppi si distaccano provando a superare le barriere di protezione, inizia il lancio di oggetti. Un’altra versione circola in rete. Secondo laRepublica.es gli incappucciati che hanno iniziato la sommossa potrebbero essere infiltrati della polizia, il dubbio sorge anche tra alcuni manifestanti che postano la loro versione su twitter.

La polizia carica e, come succede in questi casi, la situazione degenera: teste spaccate, ragazze, ragazzi e anziani pestati a sangue. Nell’era dei social tutto diventa pubblico e chiunque possieda un telefonino di nuova generazione diventa reporter. Ecco allora che l’hashtag di twitter, #25-S riporta, grazie ai presenti alla protesta, il susseguirsi dei fatti con commenti e foto di quanto sta succedendo fuori al Parlamento spagnolo. La polizia lancia fumogeni e spara proiettili di gomma per disperdere i manifestanti. 

La posta in gioco è molto alta, non esistono colori politici, non esistono etichette sociali o differenze di età, la Spagna è tutta in piazza Nettuno a Madrid. La leggenda, racconta di un membro delle forze dell’ordine che si toglie il casco e si unisce ai manifestanti urlando “por mis hijos” (per i miei figli). Il bilancio finale sarà di 28 arresti e 64 feriti. Ma la Spagna questa volta non si ferma e l’appuntamento è per le 19 di oggi. 

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.87) 26 settembre 2012 14:46
    Damiano Mazzotti

    Farebbero prima a correre a ritirare i loro soldi dalle banche per salvare il salvabile e poi dare un calcio nel culo al loro direttore, dicendo che il calcio nel culo lo può prestare a fondo perduto al suo superiore e così via. E ai presidenti-politici della varie banche fallite vanno tolti i diritti politici come si faceva con le prositute in Italia: niente diritti di ricoprire cariche pubbliche e private dirigenziale e nessun diritto di voto.

    Le banche coi liquidi e con le palle sopravviveranno, le altre falliranno e dovranno essere comprate dalle banche sane. Se i conti attivi di aziende e cittadini verranno assegnate alle banche acquirenti gli unici a perdere i soldi saranno dirigenti e azionisti della banche truffatrici. E anche i dipendenti che fino a ora si sono lavati le mani di tutte le stronzate che hanno portanto avanti. Anche le banche devono fallire, per poter ripartire da capo.

     

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.87) 26 settembre 2012 14:50
    Damiano Mazzotti

    E i poliziotti devono finirla di fare i delinquenti e di provocare: dopotutto hanno anche loro una famiglia con moglie e figli da mettere al sicuro, e a fare gli stronzi si viene trattati tutti da stronzi.

  • Di antimoderno (---.---.---.139) 26 settembre 2012 16:02
    antimoderno

    meraviglioso.

  • Di (---.---.---.8) 26 settembre 2012 17:01

    Bravi, gli spagnoli. A quando i pecoroni nostrani?

  • Di (---.---.---.62) 26 settembre 2012 18:27

    Questi non si possono dire politici,compreso i cosidetti tecnici,sono dei malavitosi,piu’dei mafiosi e camorristi insieme. Dovrebbero essere arrestati tutti compresi i governanti greci e spagnoli
    per crimini contro l’umanita’.

  • Di (---.---.---.181) 26 settembre 2012 19:09

    Lottare ok ma ci vorrebbero obiettivi condivisi e precisi.
    Io vedrei come obiettivi minimi per superare il presente schifo:
    -istituzione dogana europea: basta con questa storia della libera circolazione di beni indipendentemente dalle condizioni di lavoro di chi le ha costruite. Acquistando merci fatte da schiavi diventeremo schiavi. Si fa più politica quando si compra frutta e verdura e si guarda da dove viene che quando si vota. Competizione va bene ma a parità di diritti.
    -trasparenza obbligatoria sempre nelle pubbliche amministrazioni : non è ammmissibile che chi spende denaro pubblico non dica tutto in rete
    -due mandati e poi a casa e stipendio di chi amministra o appresenta il popolo uguale alla media del popolo: in Italia circa 1300 euro netti senza alcun privilegio. Lo stipendio glielo paga il popolo, perchè mai dovrebbero guadagnare tanto? Finisce che si montano la testa.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.122) 26 settembre 2012 19:25
    Damiano Mazzotti

    La crisi è stata creata e viene mantenuta apposta per permettere ai ricchi miliardari e alle multinazionali di comprare le imprese e pezzi di paese dei paesi messi in difficoltà.

    Il denaro viene creato e messo in mano a speculatori e alle banche e alle multinazionali che guadagnano molti più soldi dalla speculazione che dalle loro attività economiche.

    I soldi devono essere dati in mano alle imprese che assumono, anche tramite la completa detassazione del lavoro manuale e intellettuale, altrimenti il tessuto economico di molti paesi europei verrà perduto per sempre e dovremo maledire gli affamatori anglosassoni a vita. E sputare nei loro piatti e su di loro quando visiteranno i nostri paesi.

  • Di (---.---.---.29) 26 settembre 2012 22:37

    Bravi! Accettate esempre più l’abolizione del denaro contante e vedrete dove andremo a finire! Ma può essere che sia così difficile capire che con i trsferimenti elettronici ci sia maggiore evasione e, soprattutto, un capillare controllo sulla nostra e non sulla loro vita privata? Le maggiori truffe non le fanno forse, i politicanti per primi, con il denaro virtuale? E allora? Bisogna sempre e comunque dimostrarsi allocchi di fronte a questi disonesti schiavi dei finanzieri?

  • Di (---.---.---.127) 27 settembre 2012 10:45

    Damiano: la maggior parte della gentaglia che sta in polizia é delinquente, soprattutto in italia.

    parlo per conoscenze dirette.
  • Di (---.---.---.229) 27 settembre 2012 11:39

    altrimenti il tessuto economico di molti paesi europei verrà perduto cheap jerseys per sempre e dovremo maledire gli affamatori anglosassoni a vita. 

  • Di (---.---.---.70) 27 settembre 2012 13:02

    ahahahahahah! Sante parole!

  • Di (---.---.---.216) 28 aprile 2013 14:31

    Ci vuole più equità sociale e onestà, l’unico modo per sopravvivere sarebbe metterere un tetto massimo a pensioni e stipendi da vergogna, inaccettabile il fatto che questa classe dirigente rubi il futuro nostro e dei nostri figli.
    Prima o poi la gente s’incazza, forse sarà più poi che prima, ma di questo passo il rischio c’è.

  • Di (---.---.---.133) 28 giugno 2013 09:57

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