Spagna. Sciopero generale contro la riforma del lavoro (VIDEO)
Affluenza intorno al 77% per lo sciopero generale di ieri in Spagna: 3 lavoratori su quattro hanno sfilato tra le strade di Madrid, Barcellona, Granada e tante altre città della penisola iberica. Scontri, macchine incendiate e diversi arresti, questo il primo bilancio.
Lo sciopero, indetto dai principali sindacati spagnoli (UGT e CCOO su tutti), voleva mandare un segnale forte al Governo in generale ed al Ministro del Lavoro, Fatima Banez, in particolare. I lavoratori spagnoli lanciano un ultimatum: modificare la riforma del lavoro da poco varata entro il primo maggio prossimo, o scenderanno di nuovo in piazza.
La riforma è oggetto di forti critiche: contestata da lavoratori e sindacati, renderebbe meno costosi i licenziamenti e tagli unilaterali da parte delle aziende.
Il Ministro delle Finanze aveva giustificato tagli e riforma sostenendo: "La posta in gioco è far uscire la Spagna dalla crisi" e quindi "il Governo non cederà, non farà un passo indietro per il bene degli spagnoli".
Argomenti molto simili a quelli usati da Monti e Fornero per giustificare i tagli e le modifiche all'articolo 18 ("Per il Governo la questione sull'articolo 18 è chiusa", "Sull'articolo 18 il Governo non cederà"), similitudini che non finiscono qui visto che anche in Spagna vige un governo tecnico.
In ultima analisi è bene sottolineare come a fianco dei lavorati siano scesi gli Indignados: lo stesso movimento che tenne le prime pagine dai quotidiani italiani per diverse settimane solo qualche mese fa, ma allora c'era un'altro Governo sia in Spagna che in Italia, oggi è ignorato (così come la notizia dello sciopero generale) dai principali giornali nostrani.
Ecco alcuni video della manifestazione di ieri:
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