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Si apre il sipario. A Sassari la sfida del passaggio generazionale

Presentata la stagione di prosa invernale: dieci le compagnia sul palco. Tullio Solenghi inaugura al teatro Verdi, Shakespeare lo saluta. Da gennaio la ribalta al nuovo teatro comunale. 

 

Una sfida nel segno nel passaggio di testimone, questa la sintesi che racchiude le migliori aspettative della nuova stagione di prosa invernale a Sassari. Il trentatreesimo cartellone allestito da Cedac Sardegna è stato presentato martedì mattina a Palazzo Ducale. Con il presidente del circuito regionale Antonio Cabiddu e il direttore operativo Valeria Ciabattoni giunti da Cagliari, l’assessore alle culture Dolores Lai ha salutato la stampa e gli ospiti intervenuti. Fra questi il direttore dell’ERSU dr. Maria Assunta Serra che, confermando il sostegno economico a favore degli studenti universitari (nelle misura di 35 euro per ogni abbonamento per un plafond di diecimila erogati) ha definito affettuoso il consolidato rapporto di collaborazione con la Cedac e con una vena poetica quella “ristorazione dell'anima” il valore aggiunto fra i servizi istituzionali messi in campo.

L'anagrafe junior del pubblico sassarese, il più giovane dell'isola, fra i più verdi dei loggioni italiani, è stato confermato dalla presenza del dipartimento universitario della facoltà di Lettere e Filosofia e dal liceo classico Azuni. A conferma dello stretto legame fra scuola cittadina e teatro anche negli incontri con gli attori alla vigilia degli spettacoli. Forti quest'anno di dieci compagnie, una in più rispetto alla passata edizione. "Un segnale di buona volontà" - ha ricordato il presidente Cabiddu - che premia questo passaggio al nuovo teatro comunale. Un grande sforzo che non nasconde difficoltà logistiche e privilegia il pubblico sassarese. Atteso numeroso nel rinnovato parterre ai Cappuccini, dovrà lasciare la tradizionale poltrona del sempre amato Verdi.

Il palinsesto sassarese vale circa duecentomila euro ed è coperto nelle stime presentate dall'amministratore cagliaritano per il 60 % proprio dal fedele pubblico del botteghino. A questo va aggiunto il contributo importante del comune, decisivo dove la convergenza rovinosa di tagli ai fondi e crisi economica espone oltre misura i rischi d'impresa. 

A maggior ragione il rinnovamento del pubblico e la sua crescita anche nei numeri, pensando alla maggiore capienza dell'auditorium, passa con un cartellone che evidenzia proprio la freschezza dello spettatore. Lo ha ricordato Valeria Ciabattoni nel dettaglio dei dieci titoli in programma. Accomunati dall'interesse dei giovani che guarda alla tradizione.

In questa ottica punta l'esordio, con due classici al teatro Verdi. Sarà Tullio Solenghi il 13 e 14 novembre con la compagnia Teatro Stabile di Genova in prima regionale ad interpretare Moscheta di Ruzante. Un originale e alternativo adattamento di Maria Grazia Cipriani metterà in scena l'Amleto di Shakespeare il 17 e 18 dicembre che congederà il circuito dalla storica sala di via Politeama. Per ripartire nel nuovo teatro (9 e 10 gennaio) con un inedito spettacolo di circo teatro, The underwater bubble show: i bubble artist Pezzoli e Zoppi assicurano una grande novità. 

Non mancano autentiche perle: La coscienza di Zeno diretta da Tullio Kezich con Giuseppe Pambieri (19 e 20 marzo) e Berlinguer – I pensieri lunghi con Eugenio Allegri (4 e 5 aprile). Una smagliante Gaia De Laurentis incarnerà la leggerezza della prosa brillante di Neil Simon con A piedi nudi nel parco (1 e 2 febbraio). Il programma completo sarà disponibile al botteghino del teatro Verdi dove è già aperta la prevendita in abbonamento. Concludiamo citando l'assessore Lai: "Crediamo e investiamo da anni nel teatro. Guardando ciò che avviene fuori, non potendo fare tutto con numeri e risorse limitate. Non ci chiudiamo alle nostre specialità, solo dal confronto è possibile includere nuove esperienze e crescere". 

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