• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Sfido ufficialmente Mario Giordano

Sfido ufficialmente Mario Giordano

Articolo di Giordano su Libero di oggi: ipotesi di un governo tecnico con Mauro, Saviano, Santoro, Travaglio, Fini, Bindi (così vediamo se ha le palle), Bocchino (con quel nome, alle Pari Opportunità)... tutti. L’articolo più idiota che abbia mai letto. Ennò, Marietto: io ti sfido!

Panico e insieme visibilio. Certi posti e certe cifre, la gente comune – quella che cert’altra gente pretende di rappresentare da scranni o colonne di giornali – se li sogna solo. Poi c’è chi festeggia ’sto santo giocando al cazzaro col bicchierino di whisky in mano, tenuto per l’estremità e fatto roteare mentre si gigioneggia. A pagamento. Oppure col lecca-lecca d’ordinanza, e l’ordinanza è l’infantile, non il leccare. Quello verrebbe naturale. A pagamento.

“Inspiegabilmente”, a pagina 11 di Libero di oggi, aperto a pagina uno, vive e vegeta l’articolo dell’immenso Mario Giordano. Titolo “Mauro, Spatuzza e Santoro nel governo dei ribaltonisti“. Si va: il pezzo fila via che è una bellezza, ipotizza un governo d’eminenze ritenute arbitrariamente anti-berlusconiane, si legge che è un the alla pesca. C’è appuno Spatuzza e c’è Pisanu, c’è Rosy Bindi alla Difesa “così finalmente dimostrerà di avere le palle“, Saviano al made in Italy col Gomorra da spacciare sottobraccio, Ezio Mauro premier e un gabinetto di consultori di Repubblica. Curzio Maltese, per esempio, deriso ben bene. Così, perché piace. perché piace sfottere, e insultare gratuitamente.

Ci sono tutti, inutile proseguire: c’è ovviamente Fini, c’è manco a dirlo Bocchino, manco a dirlo a capo delle Pari Opportunità, manco a dirlo per il cognome. E tanto, tanto altro. In una produzione che Giordano innalza sempre più, la sua, verso l’avanguardia, la recherche della perfezione. Un omaggio al niente, o un nuovo orizzonte giornalistico: l’articolo cazzata. Un miscuglio di visioni oniriche e gnegnè infantili privi di senso. Show.

Una prospettiva esaltante, che non può limitarsi alla stesura personale, ma che merita una vera e propria competizione. E colgo il guanto: in risposta al sommo mi produrrò in un pezzo che riecheggi gli stilemi giordaniani, senza però oltraggiarne l’essenza – non essendone neanche vagamente emulo per ovvie ragioni cerebrali, problemi miei, eh -. Dunque: sfida!

Giulio Andreotti, imbeccato da Dini, si stava facendo quattro risate al Bar Giorgio a Cogoleto provincia di Savona insieme allo spindoctor del ghostwriter diStracquadanio. A un certo punto passa Franco Bechis vestito da Fosca Bincher, quindi semi-nudo, e gli chiede se, tanto per ammazzar la noia, gli offre un crodino. Andreotti, che fa la faccia turpe a Dini, sentendosi alle strette se ne inventa una delle sue, e ricorda a Bechis che il portafogli l’ha dimenticato nell’ottanta, e che a tornare a riprenderlo c’ha un po’ di paura. Chi t’arriva, quindi? Arriva Minzolini, immortala tutto e apre l’edizione del Tg1 di mezzasera con una foto di Andreotti, Dini, lo spindoctor del ghostwriter di Stracquadanio e Bechis vestito da Fosca Bincher che salutano l’obiettivo. La copertina è di quelle solo immagini e niente voce narrante, come c’è in qualche catastrofe. Solo che qui era tutto normale. Sono anticonformista e se mi sfotti per la voce sei un razzista sei un razzista.

2 minuti e sedici. Battimi ora, fai vedere che hai le palle.
U‘

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares