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Sembra normale...

Seguendo attraverso i media il surreale dibattito sull'ondate di profughi in arrivo dal medioriente, si osservano manipolazioni così colossali ed un tale stravolgimento della realtà, da dover, inevitabilmente, immaginare la regia di una potente propaganda internazionale.

Prima di tutto si omettono le notizie della situazione sul teatro di guerra. Le informazioni che arrivano dalle aree sotto pressione dell'ISIS e Boko Haram sono aneddotiche, episodiche, sfilacciate e prive di una qualsiasi visione di insieme che aiuti a capire cosa stia accadendo. Mai è stata ad esempio pubblicata una cartina che mostri l'evolversi della situazione, i confini provvisori tra i combattenti, chi arriva da dove e chi scappa altrove. Per la verità nemmeno si spiega al pubblico la composizione dei gruppi in combattimento, l'origine dei loro arsenali, i referenti internazionali e le "curiose" alleanze che si creano sui campi di battaglia. Nel mio mezzo secolo di vita non ho mai assistito ad un simile blackout di informazioni su un conflitto di simile portata e così drammatico. Viene mostrato tutto come fosse frutto del caso e privo della possibilità di gestirlo; come fosse l'infezione maligna di un morbo sconosciuto che del tutto imperscrutabilmente ha aggredito un enorme insieme di stati e luoghi.

Vi è poi l'incomprensibile fatalismo che ammanta tutta la vicenda dei profughi: sembra del tutto normale che paesi come la Siria e l'Iraq - quest'ultimo, tra l'altro liberato da noi ed omaggiato, sempre da noi, del paradiso della democrazia - collassino socialmente e che tutti i loro abitanti che costituiscono il nerbo della società, laici, moderati, piccolo borghesi, islamici non fanatici o di altre religioni, la quasi interezza della popolazione per intendersi, debba far fagotto per trasferirisi in maniera definitiva in Europa, lasciando, non si sa a chi, il grande territorio che hanno abitato per secoli. Nelle esposizioni e nei dibattiti mediatici non si sfiora minimamente l'argomento del futuro di queste regioni, chi subentrerà, proveniente da dove, in quale sistema politico ed organizzazione statale. Non si sentono valutazioni alcune su come eventualmente contrastare il fenomeno, previsioni di un ritorno alla normalità, di un rientro dei profughi, della liberazione e l'annientamento delle bande dei neri, ferocissimi neocaliffi. E' tutto normale così, persino inevitabile, qualcosa cui dovremo abituarci. Dovremo abituarci che tutta l'Africa settentrionale e tutto il medioriente sarà permanentemente sotto il tacco di fanatici spietati, armati, organizzati, e terribilmente efficaci e che per questo interi gruppi sociali, forti di milioni e milioni di individui, travaseranno le loro esistenze dalle proprie terre in quelle europee dove permanentemente si stabiliranno.

All'assurdo di questa narrazione si aggiunge la novità di non sentire stavolta parlare di campi profughi, aree protette sotto tutela dell'ONU, corridoi umanitari, sostegno ed aiuto ai resistenti, aiuto agli assediati, contrasto della pulizia etnica, crimini contro l'umanità, denuncia di questi agli appositi tribunali, tutti quegli elementi essenziali che costituiscono i conflitti dell'età moderna e l'apparato narrativo dei media che li descrivono. Sconcerta infine l'assoluta assenza di propositi bellicosi degli occidentali, così sensibili al terrorismo e fino ad oggi promotori indefessi di azioni militari ovunque nel pianeta per motivi persino futili e risibili rispetto all'enormità di questo contesto.

Io lo so perché tutto questo accade, lo so chi sono i burattinai di questa immane vicenda, so chi è vittima e chi è carnefice, so chi ci guadagna e chi ci perde, so quali sono i disegni e gli obiettivi di coloro che muovono le pedine su questo scacchiere. E sapendolo, so pure che è qualcosa di indicibile, di inaccettabile, di mostruoso, di criminale, di incomprensibile per le nostre opinioni pubbliche. In quanto tale, non se ne può parlare e non se ne parlerà. Si continuerà a presentare tutto come un imprevedibile cataclisma naturale, distraendo i popoli con gli argomentucci dei salvini e dei renzini, e nascondendo loro la verità di questo trauma umanitario. Il riflesso predatorio e dominatore del potere occidentale sta lavorando a pieno regime esplicando i suoi disegni, la Propaganda, come sempre, lo segue fedele. 

 

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