Secondo appuntamento relativo al progetto nazionale "Ottobre piovono libri 2010" a Canicattì
Il primo degli ospiti a prendere la parola è l’Avv. Diego Guadagnino, intorno alle ore 17,00, che ringrazia il Presidente Dott. Guarino Amella per il suo impegno e la sua sensibilità verso quella cultura capace di affrontare i temi più spinosi della società, e anche l’Autore per la sua vasta produzione letteraria e in quanto suo professore al Ginnasio capace di rendere le lezioni più impegnative sempre interessanti riuscendo a farsi ascoltare con piacere anche nelle lezioni serali, quando per carenza di aule si effettuavano i doppi turni. Lo stesso interesse, continua l’Avv. Guadagnino, riesce a suscitare nel libro che stiamo presentando, il quale, trattandosi di un tomo di 920 pagine, risulterebbe pesante e noioso senza la capacità dell’Autore di affascinare pagina dopo pagina il lettore. Ricorda inoltre che senza memoria storica, senza valori condivisi non ci può essere la società civile, e in tal caso il rischio che si corre è la balcanizzazione della cultura intesa come aspra divisione ideologica che porta al pensare solo a sé, alla propria parte ideologica determinando conflitti sociali anche cruenti come spesso accade nei balcani. Ad esempio, l’opera meritoria di promozione della cultura della Fondazione Guarino Amella o la poesia di Peppi Paci creano la società civile attraverso la divulgazione di valori condivisi, come anche la storia locale, mentre non l’ha creata il benessere improvviso determinato dal commercio dell’Uva Italia, dove la cultura del pensare solo a sé determinava differenze e invidie sociali piuttosto che migliorare la qualità della vita dell’intera comunità, dato che non si è maturata una cultura parallela in grado di creare valori condivisi aggreganti.
La storia locale, dice l’Avv. Guadagnino, lungi dall’essere secondaria rispetto a quella nazionale o internazionale, ha il doppio pregio di raccontare la società vista da vicino, come con una lente di ingrandimento, e da qui ricollegarsi ai grandi eventi, svolgendo la funzione di riempire i buchi della storia. Questo vale soprattutto in Sicilia, dove un tempo le particolarità erano notevolmente accentuate (oggi con la globalizzazione molto si è omologato) e ogni paese era una realtà a sé dove perfino gli specifici dialetti erano incomprensibili al paese vicino, per cui raccogliere ogni singola storia locale serve a ricostruire con più precisione la storia universale. Anche se la storia locale ha un limite che è quello di non saper descrivere con esattezza la storia contemporanea, per motivi obiettivi non imputabili allo storico. La verità storica per emergere deve poter sedimentare e liberarsi dalle imposture che esigono gli interessi dei poteri di turno; e ciò richiede del tempo che non può avere lo storico nel descrivere la storia contemporanea. Il dramma "Un nemico del popolo" del norvegese Henrik Ibsen, è esemplare di questa esigenza del potere. Il Dott. Stockmann, protagonista del dramma, paradossalmente viene trasformato dalla abile propaganda del potere, in questo caso rappresentato da un sindaco che vuole salvare uno stabilimento balneare minacciato dalle rivelazioni che vorrebbe fare il dottore riguardo alle sue acque inquinate, in nemico del popolo e da questo vituperato in quanto possibile causa di miseria se lo stabilimento venisse chiuso. Uno storico contemporaneo come potrebbe in questo caso ricostruire la verità se i fatti sono stati sapientemente nascosti dalla forza del potere?
Poi l’Avv. Guadagnino sintetizza il contenuto del libro che parte delle origini di Canicattì risalenti addirittura al periodo precristiano, abitata dagli etnici, per poi continuare con il ricordo di alcuni uomini illustri di Canicattì, quali Giacomo Bonanno Colonna che stava a Canicattì come Lorenzo il Magnifico stava a Firenze. A lui si devono ben quattro Fontane, viali e anche un Ospedale. Del Maresciallo dei carabinieri Biagio Pistone ucciso il 13 Novembre del 1923 dal mafioso Peppino Giacona in un conflitto a fuoco, ma che prima di spirare riesce a trattenere il mafioso il tempo necessario per permetterne l’arresto da parte dei rinforzi poco dopo sopraggiunti. Ad Agrigento c’è la caserma a lui intestata ma stranamente a Canicattì non gli è dedicata neppure una strada come è avvenuto, giustamente, per altri uomini periti per mano della mafia a causa del loro edificante impegno antimafia. Infine parla della visita di Luigi Pirandello a Canicattì l’1 Dicembre del
Intorno alle 18,00 prende la parola
Infine
Chiude l’incontro lo stesso Autore descrivendo il suo libro che è composto da 923 pagine e sulla cui copertina figura una foto di Luigi Pirandello e Marta Abba al Teatro Sociale di Canicattì in occasione della già citata rappresentazione dei "Sei personaggi in cerca d’autore". Il grande drammaturgo nutriva grandi simpatie per Canicattì poiché i suoi maggiori uomini di spirito furono capaci di fondare nel 1922 la famosa e irridente Secolare Accademia del Parnaso. Il Prof. Lodato tiene a smentire le false notizie apparse sui giornali dell’epoca in occasione della rappresentazione appena detta, che vorrebbero costellata di fischi da parte di un pubblico composto da rozzi villani, mentre la stessa Marta Abba ebbe a dichiarare dopo l’ovazione ricevuta in teatro: “Ma maestro, siete nato ad Agrigento o a Canicattì?” L’equivoco sui villani sorse, dice l’Autore, quando la mattina della rappresentazione l’attrice Rina Franchetti vide nella piazza vicina al Teatro dei gruppi di braccianti che come ogni mattina si riunivano lì per venire ingaggiati dai datori di lavoro. Presumendo che quello fosse il pubblico riunitosi lì per assistere alla imminente rappresentazione, descrisse un pubblico che indossava mantelli, cappelli e zoccoli tipici dei contadini dell’epoca. E i fischi chissà dove li sentì! Forse li presunse dalla rozzezza che probabilmente attribuiva a quei poveri contadini il cui unico pensiero era come procurare per sé e la propria famiglia la scarna razione di pane del giorno.
Conclude la presentazione il Dott. Guarino Amella ringraziando ancora gli ospiti e il pubblico al quale rinnova l’invito ad assistere alla giornata conclusiva del progetto nazionale Ottobre Piovono Libri 2010 che si terrà il prossimo Venerdì 29 sempre in quella ridente Contrada Montagna dove ha sede
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