Cosentino si costituisce: per lui si aprono le porte del carcere

Innocente. Concorso esterno in associazione camorristica e corruzione e reimpiego illecito dei capitali: sono queste le due accuse che pendono sull'ormai ex parlamentare e coordinatore campano del partito di Silvio Berlusconi.

Con Agostino De Caro e Stefano Montone, i suoi due legali, Cosentino si trova ora nel penitenziario napoletano in attesa che gli vengano notificati i due ordini di arresto. A farlo saranno i carabinieri di Caserta, delegati dal pm Alessandro Milita insieme agli uomini della Dia, delegati dal pm Antonello Ardituro. 

Cosentino, laureato in Giurisprudenza, accusato anche di aver agito con l'intento di agevolare il clan de 'I Casalesi' di Casal di Principe, si è quindi consegnato alla giustizia dopo che il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva respinto la seconda istanza di revoca della misura cautelare nei confronti dell'ex sottosegretario all'Economia, il quale, non godendo più dell'immunità parlamentare, rischia di finire dietro le sbarre. Al 'buio'. 

Il 'tycoon' di Gomorra, il volto istituzionale del famigerato clan casalese, il 'profeta', il 'guru' della camorra nostrana (secondo le più svariate accuse nei confronti del politico nativo di Casale) ha dichiarato di condannare la camorra come la "forma più nefasta di illegalità". 

"Cosentino non vuole comunicare il luogo: lo deve alla propria dignità e al rispetto per il dolore dei familiari", hanno riferito i suoi legali prima della 'consegna' del pidiellino che avrebbe dovuto scegliere tra le strutture di Secondigliano e Benevento. 

Questo pomeriggio sarà fissata la data dell'interrogatorio di garanzia al quale Cosentino dovrà essere sottoposto nell'ambito dell'inchiesta "Il Principe e la scheda ballerina": dovrà rispondere alle domande del gip Egle Pilla. L'udienza di questo processo è fissata per il 27 marzo. Quella, invece, relativa al concorso esterno in associazione camorristica, è fissata per lunedì 18 marzo.