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 Home page > Tribuna Libera > Se in Egitto si canta Bella Ciao... e il dittatore Al Sisi applaude

Se in Egitto si canta Bella Ciao... e il dittatore Al Sisi applaude

Bella Ciao, dopo la serie di Netlfix la casa di carta è stata sdoganata e probabilmente ha perso ogni senso politico. 

Dimostrazione ne è quanto accaduto al forum dei giovani. World Youth Forum è una ONG internazionale fondata nel 2017 con sede a Sharm El-Sheikh, in Egitto. Il messaggio della dichiarazione del WYF è "inviare un messaggio di pace, prosperità, armonia e progresso dai giovani al mondo intero". Bellissime parole. Ma sa tanto di presa in giro nell'Egitto del dittatore fascista Al Sisi. E la beffa della beffa è aver cantato bella ciao alla presenza del dittatore, che alla fine della canzone, applaude. Convintamente. La rete si è imbufalita, altri si son persi nell'ironia, perché alla fine dei conti l'Egitto è un carnevalesco concentrato di paradossi ma che non fanno ridere. Perché la dittatura è violenta, e non potrebbe essere altrimenti. Sei anni dall'uccisione di Giulio, migliaia i giovani detenuti per le loro idee politiche avverse al regime e liquidati come terroristi fiancheggiatori dei fratelli musulmani. Basta un post nei social scritto in moto critico e sconti due anni quasi di detenzione cautelare preventiva, come accaduto a Patrick. Questo è l'Egitto dove alcuni giovani hanno cantato bella ciao. Sputtanandosi complessivamente in quel teatro tanto ridicolo quanto bizzarro una canzone che un tempo aveva un valore di Resistenza, di storia, che oggi invece riesce perfino ad adattarsi al cospetto di un feroce dittatore.

mb

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