Scoperta piantagione di cannabis in un vecchio tunnel della metro a Roma

Agricoltura biologica? No grazie, il proprietario della piantagione scoperta nei pressi di Casilina e nascosta nei vecchi tunnel della metropolitana romana, preferiva un altro genere di vegetali. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno scoperto 900 esemplari di piantine di Cannabis e un'attrezzatura all'avanguardia, comprensiva di 80 lampade alogene per illuminare e riscaldare il tutto.

L'azienda, che di facciata coltivava funghi, si estendeva sottoterra per quasi mezzo ettaro, ed è stata trovata un po' per caso, un po' per fiuto dalla compagnia del colonnello Stefano Corsi, mentre perlustrava un dirupo al limite di una zona di campagna tra la Casilina e la Tuscolana, nella zona del Mandrione. I cunicoli risalgono al tempo del fascismo e sarebbero dovuti servire per una futura metropolitana nella periferia a est della Capitale.

Insospettiti dal forte odore che proveniva dall'ingresso di uno dei tunnel, proprio dietro alla normale coltura, al di là di un finto muro, gli uomini si sono ritrovati davanti a chili e chili di droga, 340 per la precisione. Attualmente l'affittuario del terreno, Orlando Ciorba è stato portato al carcere di Regina Coeli, con l'accusa di detenzione e traffico di stupefacenti. 

La polizia aveva già incrociato questo personaggio nel corso di un'indagine sul sequestro di una giovane romana, figlia di un direttore di banca, l'ironia della sorte vuole che, proprio vicino al terreno, sorga un caveau della Banca d'Italia e che il luogo appartenga al demanio pubblico.

Gli inquirenti, però, ritengono che Ciorba sia solo una pedina di un giro più ampio e si preparano ad estendere e proseguire le indagini per riuscire a fermare quella che potrebbe essere un'organizzazione a livello nazionale, viste le quantità di droga rinvenute.