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Sciopero: la scuola vince la prova di forza. Renzi rappresenta se stesso

Il segnale è forte, chiaro, inequivocabile e per ora pacifico: il Paese è stanco di incompetenti e cialtroni. Renzi è avvisato e con lui i velinari prezzolati e i nostalgici della Diaz. Da qui si comincia, dalle piazze delle città italiane in mano a scioperanti disarmati e pacifici.

La signora Renzi se ne faccia una ragione. Non ha potuto scioperare perché il marito glielo ha proibito? E’ andata a scuola perché la vergognosa riforma le piace? Bene. Si è trovata sola in compagnia del preside.

Piaccia o no al partito dei nominati, alle facce toste che parlano di merito dopo aver scippato un posto in Parlamento, il governo e il PD escono da questo scontro con le ossa rotte.
La gente ha vinto la prova di forza pacifica. Per il governo è un’occasione irripetibile. Ci pensino bene lorsignori e mollino la presa, prima che diventiamo tutti partigiani: giù le mani dalla scuola, giù le mani dalla Costituzione, giù le mani dal lavoro e dai lavoratori, giù le mani dai diritti che sono costati lacrime e sangue.

O se ne andranno via ora con le buone maniere, o la gente li accompagnerà alla porta a calci nel culo. Altro che finti o autentici black bloc.

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Commenti all'articolo

  • Di Persio Flacco (---.---.---.153) 5 maggio 2015 22:57

    Caro professore, credo le sfugga un aspetto importante della realtà attuale: a lorsignori non interessa nulla dell’opinione dei cittadini. Fossero pure scesi in piazza in dieci milioni invece che in centomila, fin quando controllano Governo e Parlamento e sono fiancheggiati dai mass media continueranno impuniti per la loro strada.
    Non è più come un tempo, quando era doverosa almeno la parvenza del rispetto per la democrazia.
    Oggi conta il"racconto" che lorsignori elaborano e i media diffondono, a prescindere dall’opinione dei cittadini.
    Non ci si libera dalla dittatura partitocratica con una manifestazione: ne occorrono tante, occorre una mobilitazione permanente. Fino a bloccare il Paese, se necessario.

    Oppure occorre che i cittadini elettori imparino ad usare il voto come una ramazza: VOTARE SEMPRE; NON VOTARE MAI PER I PARTITI MAGGIORI; CAMBIARE VOTO OGNI VOLTA.

  • Di Giuseppe Aragno (---.---.---.124) 6 maggio 2015 01:42
    Giuseppe Aragno

    No, non mi sfugge quello che a lei pare un "aspetto importante", perciò ho scritto chiaro che "o se ne andranno via ora con le buone maniere, o la gente li accompagnerà alla porta a calci nel culo". Cosa intendo dire? Che il tempo per i "racconti" sta per scadere e presto non basterà nemmeno una scorta per scortare le scorte. C’è un limite a tutto e Renzi lo sta superando. 

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