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Schettino, Domnica e il gossip sul disastro

Il processo sommario a Francesco Schettino prosegue a gonfie vele e non sembra trovare impedimenti. Senza attendere l'esito delle indagini, che per un disastro di questa portata potrebbero richiedere ancora molti mesi, i media nazionali e internazionali stanno continuando l'opera certosina di "sputtanamento" del capitano della Costa Concordia: intendiamoci, Schettino ha probabilmente una parte di responsabilità, ma affermare che sia l'unico colpevole del naufragio che è costato la morte a 25 persone (quelle accertate finora) appare quanto meno improbabile. 

Il tabloid britannico Daily Mail ha infatti intervistato qualche giorno fa Domnica Cemortan: la donna moldava ha ammesso di aver scambiato un bacio appassionato con Francesco Schettino la sera della tragedia a "largo" dell'Isola del Giglio: "Forse - spiega l'articolo del Daily - preludio di una relazione che però non fu consumata a causa del naufragio". Non si comprende in che modo questa affermazione possa dare un contributo alle indagini, mentre è evidente che offre uno spunto ghiottissimo alle pruriginose curiosità di molti lettori.

Ma al momento del naufragio quanto personale di bordo si trovava nella cabina di comando? E' davvero credibile l'ipotesi secondo cui la vita di migliaia di passeggeri sarebbe stata in mano al solo Schettino? E non sono state commesse leggerezze o errori anche in tutti gli altri livelli di controllo? E la strumentazione ha funzionato a dovere?

Pochi giorni fa il quotidiano online Infoaut ha realizzato un'intervista a un uomo del personale presente, quella sera, sulla Costa Concordia. L'uomo rivela:

"Il fatto che il comandante non fosse all'altezza del ruolo che gli era stato attribuito era cosa risaputa tra il personale viaggiante: ciò che ci domandavamo era come mai la compagnia non se ne rendesse conto, semmai. Tuttavia le sue responsabilità sono da ripartire per motivazioni di carattere squisitamente tecnico. Cominciamo dalla presenza sulla plancia di comando: è evidente che il comandante non può restare per tutto il viaggio in plancia, ma è normale che faccia dei turni. Al momento dell'incidente in effetti lui non era in plancia perché a cena. Il problema è, visto che c'è stato l'incidente, che sul ponte di comando o sono saltati tutti i sensori di avviso del pericolo, o sul ponte non c'era nessuno, perché anche io che non sono un ufficiale ho notato la troppa vicinanza all’isola del Giglio. Se anche la nave viaggia con il pilota automatico, come stava facendo al momento, non per questo i sonar smettono di funzionare; nel momento del pericolo in plancia compaiono diversi segnali che non sono in grado di indurre il pilota automatico a bloccare la nave, ma che in presenza di ufficiali debbono indurre una reazione che evidentemente non c'è stata".

Intanto il rischio di disastro ambientale è ancora dietro l'angolo, nonostante proprio stanotte siano stati svuotati tre serbatoi di carburante. I Vigili del Fuoco, nel frattempo hanno predisposto un nuovo cantiere atto a permettere la ricerca dei dispersi. 

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.224) 27 febbraio 2012 21:04

    Strano;

     su Agoravox sono già comparsi articoli o commenti ambigui come questo: sembrano telecommissionati.

    Non vedo cosa c’entri il meritatissimo sputtanamento di Schettino con i pettegolezzi sessuali di Domnica Cemortan e ancor meno capisco perché mai la convinzione che Schettino sia indegnamente colpevole debba essere, dall’autore, abbinata all’affermazione che lui sia l’unico colpevole: quale logica mai unirebbe queste due affermazioni?

    Sorprende poi che proprio l’autore che stigmatizza che "non si attendano le indagini” porti però in evidenza un brandello di testimonianza che ne contraddice altre, precedentemente divulgate, secondo cui lo Schettino sarebbe stato ai comandi in presenza del maitre Tievoli, personalmente interessato allo “inchino” davanti casa sua…

    Su questi particolari contradittorii è chiaro che si deve aspettare che si concludano le indagini, così come è chiaro che la Costa Crociere è colpevole di tante mancanze riguardo la sicurezza, ma che saranno le indagini a ripartire le responsabilità fra l’AD, il CdA, i manger della Costa e altri dirigenti.

    E’ altrettanto chiaro però che nessuna indagine sulla dinamica dell’incidente potrà mai attenuare la colpa del “comandante” che non ha comandato dopo l’incidente e che si e’ salvato prima di altri, bambini compresi.

    Altrettanto sorprendente l’intenzione dell’autore di “diminuire” il numero dei morti conteggiando soltanto i cadaveri rinvenuti: ma che senso ha? Per fare confusione? Per distrarre l’attenzione?

  • Di paolo (---.---.---.73) 27 febbraio 2012 22:34

    Caro Geri non c’è niente di peggio che commentare un articolo surreale .
    Tuttavia non credo che l’autore persegua uno scopo preciso di seminare confusione o depistaggio , semplicemente nella vicenda , mi spiace dirlo ,Monarca non ci ha capito un tubo e confonde causa con effetto .Può succedere anche ai migliori.

    Parla di sputtanamento di Schettino ma non ha colto il fatto che Schettino si è sputtanato da solo e nel modo peggiore possibile .

    Esprime un concetto di responsabilità dai contorni fumosi , molto italiano , per cui la colpa è di tutti e quindi di nessuno .Classico escamotage all’italiana per farla franca .

     Ipotizza malfunzionamenti di cui nessuno ,compreso Schettino, ha mai parlato .Ammette ,bontà sua , che si in fondo una qualche responsabilità Schettino ce l’ha per i morti  "accertati ", e per quelli ancora non "accertati" chi è il responsabile ? .

    Descrive la figura del comandante di una grande nave come la Concordia come se fosse quella di un " maitre" di un Hotel .

    Insomma mi sembra tutto un volo pindarico in cui si confondono i ruoli ,le cause e gli effetti .
    Ma non credo ci sia malafede o una volontà eterodiretta. La spiegazione più probabile è che l’Italia è piena di cittadini che si approcciano come Paolo Monarca quando il tema è quello della "responsabilità " . Molto probabilmente si tratta di un misto di buonismo e garantismo spinti agli eccessi che sono tra i mali che affliggono la nostra società e che ci hanno messo nei guai.
     

  • Di (---.---.---.5) 23 marzo 2012 11:52

    ho realizzato dei quadri schettino la moldava e l’inchino www.giofranzil.tk

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