Sarkozy meglio di Berlusconi? Chiedetelo ai giornalisti francesi licenziati
Un paragone eloquente
Di recente la stampa italiana ha riportato la notizia della crisi di una celebre coppia: quella del Presidente francese Sarkozy e di Carla Bruni, che, reciprocamente, si sarebbero messi le corna.
Tale notizia è stata naturalmente diffusa anche in internet, ma la fonte ufficiale risulta essere un giornale francese, il Journal du Dimanche, che, con dovizia di particolari, ha descritto il tradimento dell’uno e dell’altro con grande naturalezza.
Gli artefici sono stati due cronisti francesi, che, dopo alcuni giorni, hanno ricevuto dalla Direzione del giornale la lettera di licenziamento.
Può essere una coincidenza, ma nel 2005, quando Sarkozy stava preparando la scalata all’Eliseo, un altro giornale, il Paris Match, si è permesso di pubblicare una foto della moglie dell’allora Ministro Sarkozy con l’amante. E quella volta ad essere licenziato fu il direttore di Paris Match.
Anche in altre occasioni, secondo i giornali, il Presidente francese avrebbe subìto l’attacco della stampa, attacco che però sarebbe sempre stato bloccato per tempo.
Viene spontaneo fare il paragone col nostro Presidente del Consiglio Berlusconi, che è stato martoriato dalla stampa di tutto il mondo per le sue vicende personali e non, con intercettazioni telefoniche e continue intromissioni nella sua vita privata. (Non che non se lo meritasse, secondo alcuni, ma la privacy di ogni cittadino deve essere rispettata... anche quella dei personaggi pubblici).
Perchè Berlusconi non ha reagito come Sarkozy? Forse perché ha meno potere di Sarkozy o forse perché ha più rispetto per la democrazia?
Si dice che in Italia non vi sia libertà di stampa e di espressione, ma i fatti dimostrano che forse ve ne è troppa e comunque sempre di più che nella democratica Francia.
E’ vero che nel 2002 Berlusconi ottenne l’allontanamento, dalla TV pubblica, di Biagi, Luttazzi e Santoro, ma quell’errore gli costò la critica unanime di tutta la stampa e dell’opinione pubblica. E ancora oggi ne paga le conseguenze.
Non si può certo dire altrettanto della Francia di Sarkozy, dove le vicende del Presidente, dopo i suoi drastici interventi, hanno assunto, dal giorno dopo, un clima di profondo e rigoroso silenzio.
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