• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Roma, consigliere insulta rom e intellettuali. La replica di Moni (...)

Roma, consigliere insulta rom e intellettuali. La replica di Moni Ovadia

In un articolo firmato da Carlo Stasolla, ieri vi avevamo parlato della campagna di raccolta firme che l'Associazione 21 luglio ha lanciato contro lo sgomberto forzato e illegale dei cittadini romanì di Roma. Sotto, lo spot che spiega tutti i motivi dell'iniziativa, che ha due solide basi: la prima è il rispetto dei diritti umani e delle convenzioni internazionali; la seconda l'applicazione di una sentenza del Consiglio di Stato, che ha stabilito che il piano per l'Emergenza Rom è illegale, frutto di pura fantasia propagandistica.

Alla senzenza avrebbe dovuto immediatamente seguire la soppressione del Piano Nomadi del Comuni di Roma e dunque lo stop immediato agli sgomberi che, invece, procedono a gonfie vele spinti dal vento della propaganda più becera, razzista e populista.

L'appello lanciato dall'Associazione 21 Luglio ha in poche ore raccolto centinaia di firme. Tra gli altri, hanno appoggiato la campagna anche intellettuali ed artisti: Moni Ovadia, Erri De Luca (autore, tra l'altro, di un video-appello), Susanna Tamaro, Giorgio Parisi (fisico, premio Boltzmann), Alex Zanotelli, Valerio Mastandrea e Sabina Guzzanti. Anche il Teatro Valle Occupato ha aderito all'iniziativa.

Proprio in merito alla campagna dell'Associazione 21 luglio alcuni esponenti politici della maggioranza hanno pensato di dire la loro. Tra gli altri, spicca l'onorevole Fabrizio Santori (presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale).

"Prendiamo atto con il dovuto rispetto dell’appello lanciato dal mondo della cultura sottoscritto da molti intellettuali, anche non romani, che si sgolano lanciando anatemi contro gli sgomberi dei rom. E’ dunque questa l’occasione per rompere finalmente le barriere ideologiche, per non chiudersi dietro frasi fatte e slogan già detti e trovare finalmente una soluzione al problema. Rilancio la proposta dell’albo della solidarietà. Chi vuole dare una casa e un lavoro ai rom si faccia avanti e si iscriva nell’albo che da mesi abbiamo proposto. Invece di gridare allo scandalo gli intellettuali passino ai fatti e offrano una fattiva collaborazione ospitando i rom nelle proprie case, seconde e terze abitazioni, e propongano eventuali offerte di lavoro. Chi invece ha ottenuto in via privilegiata una casa di enti a prezzi modici, la metta a disposizione dei bisognosi e ristabilisca così l’uguaglianza sociale che tanto propugna”.

Poi Santori, evidentemente non soddisfatto, ha pensato bene di rincarare la dose:

"La giunta Alemanno - ha affermato in una nota - è legittimata dal voto popolare a procedere con gli sgomberi e con l’allontanamento dal territorio dei nomadi che si accampano illegalmente in città. Invitiamo chi contesta questa volontà a lasciare il lusso delle proprie abitazioni e dei propri quartieri signorili, dei paesaggi incontaminati e dei celesti silenzi, per condividere con migliaia di romani quello che resta dei loro, di quartieri, in preda alle scorribande dei rom e al modo tipico della stragrande maggioranza dei nomadi di vivere nel degrado, nella sporcizia e nell’illegalità”.

Ma come è possibile che si permetta a un amministratore pubblico di utilizzare un linguaggio così razzista e populista? E come è possibile che l'amministrazione comunale continui, dopo quasi 4 mesi, a ignorare una sentenza del Consiglio di Stato che viete espressamente l'applicazione delle iniziative dell'Emergenza Rom?

Noi l'abbiamo domandato a Moni Ovadia, uno dei primi firmatari dell'Appello dell'Associazione 21 luglio. Moni Ovadia è attore, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante tra i più impegnati del nostro Paese. 

- Signor Ovadia, secondo il presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale lei - insieme a tutti gli altri intellettuali - dovrebbe mettersi in casa i rom, anziché firmare petizioni contro gli sgomberi forzati...

- Guardi, non ho parole. Siamo a livello di "retrobar dello sport". Questo Santori dovrebbe dimettersi subito perché oltre a utilizzare un linguaggio offensivo non sa che il 75% dei rom sono cittadini italiani, e che gli altri sono comunque cittadini comunitari, in quanto tali titolari di dignità e diritti. Questi politici di destra, questi nostalgici del ventennio mussoliniano, lo dicano chiaramente se alla Costituzione italiana preferiscono la legislazione nazista, o quella fascista. Cosa vogliono fare dei rom? Bruciarli vivi?

- Lei è ebreo, ha narrato più volte lo sterminio e conosce lo stigma, la discriminazione...

- Facevano così anche con noi ebrei: ci sgomberavano da un luogo all'altro prima di mandarci nei campi di sterminio. Ora i politici fanno i carini e i simpatici con noi per aggraziarsi gli Stati Uniti e Israele: chissà se questo Santori direbbe le cose che ha detto dei rom anche di un ebreo: chissà se avrebbe il coraggio di dirmi "sporco ebreo". Per i romanì invece si permette di farlo perché sa che il populismo in Italia paga, anche in termini di consenso elettorale. Ma guardi, personalmente ho firmato quell'appello ritenendolo un dovere morale. Noi auspichiamo soluzioni serie, umane, dignitose, non facciamo propaganda.

- Anche perché gli sgomberi dei rom a Roma sono costati 6 milioni di euro.

- Con quel denaro avrebbero potuto risolvere seriemente il problema dell'emergenza abitativa. Ma le dico anche altro: il prossimo anno a Roma si eleggerà il nuovo sindaco e sicuramente assisteremo ad altre dichiarazioni come quella di Santori.

- Nella sua orchestra suonano musicisti rom...

- Non solo: io ospito abitualmente i miei musicisti a casa, come ha suggerito il presidente della Commissone Sicurezza. I miei musicisti sono rom rumeni, sono artisti eccezionali. Mi permetta di consigliare a Santori un libro: si intitola "Rom Genti Libere", l'ha scritto il mio amico Santino Spinelli, docente universitario, intellettuale e rom. 


Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.106) 6 marzo 2012 15:26

    Per la precisione. Il prof Parisi si chiama Giorgio, non GUido.

  • Di Riccardo Specchia (---.---.---.26) 6 marzo 2012 15:41
    Riccardo Specchia

    Ho la fortuna di conoscere personalmente, attraverso il mio attuale lavoro, quel vulcano di idee che è Santino Spinelli. Voglio cogliere l’occasione per segnalare anche un evento organizzato a Lanciano (proprio da Spinelli e da Audiocoop di Faenza) http://www.audiocoop.it/news/?id_ne...; ....
    Che dire, basta leggere il programma dell’evento e osservare bene il mondo che ci circonda, per poter essere in grado di affermare che la giunta Alemanno non ne prende una giusta!
    Un saluto anche a Ovadia!

  • Di (---.---.---.8) 6 marzo 2012 17:32

    Paolo Mazzanti.
    Perchè il Signor Santori non si adegua alla sentenza del Consiglio di Stato?

  • Di (---.---.---.16) 7 marzo 2012 11:37

    buon giorno da daniele moretti , ritengo questo articolo decisamente lontano dalla realta , le parole del giovane santori vanno collocate nel contesto urbano e sociale del quartiere dove questo ragazzo lavora da 10 anni .... i primi tentativi di aggregazione , li ricordo ai tempi delle mie scuole elementari 30 anni fa! le comunita ROM , ormai assemblate ai milioni di "disperati " provenienti da ogni parte del mondo formano una matassa faticosa da smaltire pe rla cittadinanza romana. E’ TEMPO DI OSSERVARE LA REALTA’ , basta con questo BUONISMO inutile , che non aiuta nessuna . tutelando questo modo di vivere non si fa altro che alimentare LO SFRUTTAMENTO DEI MINORI , DELLA PROSTITUZIONE E L’INTENSIFICAZIONE DELLE DELINQUERE . le giunte del passato VELTRONI & RUTELLI hanno indubbiamente lucrato sul fattore " futuro & cittadinanze ROM " GARANTENDO VOTI ALLA SINISTRA DEL FUTURO , MA SEGNANDO PER SEMPRE GLI EQUILIBRI ABITATIVI DELLA CITTA’ . associazioni , gruppi politici , personaggi famosi ...tutti a brdo del barcone " salviamo i rom " si macchiano del sangue dei bambini che troviamo a mendicare in giro ! in cambio di popolarita’ e di quel FALSO ALONE DI PERBENISMO che l’opposto del ESSERE PER BENE , ovvero volere il giusto
    personalmente ho veduto agire il consigliere santori sempre nel sociale e nel rispetto del piu debole , in questo pazzo mondo il piu debole e’ divenuto aime il cittadino che contribuisca a far sopravvivere nell’ilegalita’ questi " parassiti sociali "
    questi " ben pensanti radical scick " si facessero un giro in questi campi ROM.
    DA 20 ANNI PAGHIAMO L’ATTEGGIAMENTO FOLLE DI QUESTO MOV SOCIALE , IL PERBENISMO SENZA LOGICA! pensate sano , pensate legale , pensate ai vostri figli ed ai figli di questi zingari! E LASCIATE IN PACE CHI LAVORA SUL TERRITORIO COME SANTORI , VENITE A CONOSCERLO ED A OSSERVARE IL SUO LAVORO! DEMOCRATICO , SOCIALE , EDUCATO E PER BENE! vicino a tutti i cittadini.
    cordiali saluti a tutti , sogno buon senso e proiezione politica al futuro , essere duri oggi , per vivere tutti meglio domani ! ...e’ cosi facileda immaginare.


    • Di Davide Falcioni (---.---.---.123) 7 marzo 2012 12:06
      Davide Falcioni

      Salve, sono l’autore dell’articolo. Può stare tranquillo, che so quello di cui scrivo: ho praticamente vissuto un anno e mezzo in un campo rom, il più grande d’Europa, il Casilino 900. Mi trovavo li per girare un documentario che si intitola me sem rom e che si trova su youtube. Ho vissuto in prima persona il grande inganno del Piano Nomadi della giunta alemanno e le promesse fatte ai cittadini rom. Ho assistito e ripreso lo sgombero e poi ho continuato a seguire la vicenda nei nuovi lager autorizzati del comune di Roma. La sa una cosa? La situazione dei minori è drasticamente peggiorata: prima, dati alla mano, la stragrande maggioranza andava a scuola. Dallo sgombero in poi sono stati abbandonati, gli scuolabus arrivano regolarmente in ritardo e ci sono dossier che mostrano come i bambini arrivino in classe oltre un’ora dopo l’inizio delle lezioni e vengano poi ripresi oltre un’ora prima della fine, perdendo materie molto importanti. Naturalmente ho personalmente documentato con dei video questa cosa: la frequenza scolastica è drammaticamente calata. E’ questa l’idea che ha lei di "sviluppo"? Una volta l’istruzione era alla base del progresso sociale di una comunità. Lo sa il suo Santori che quindi sta solo peggiorando le cose. 


      E lo sa che ci sono convenzioni internazionali che vengono violate ogni volta che si effettua uno sgombero? Lo sa che il Comune di Roma agisce nell’illegalità più totale perché, oltre a quelle convenzioni, viola la legge italiana e una sentenza del Consiglio di stato che giudica illegale il piano di "emergenza nomadi"? E poi lo sa che i rom sono meno dell’1 per cento della popolazione italiana, e che concentrare battaglie sulla "sicurezza" contro l’1 per cento è quanto di più inutile esista? E lo sa che a Roma da anni ormai sono cittadini italiani i principali autori di omicidi? 
    • Di (---.---.---.48) 7 marzo 2012 20:34

      Quello che mi sorprende, a proposito di parlare civile, è che si continui a definire le persone attraverso l’appartenenza etnica. La storia è un ripetersi di fatti e quello che vivono oggi molti rom nel nostro paese lo hanno vissuto molti italiani emigrati all’estero e continuano a viverlo in zone del nostro paese dove il potere prolifica sulla principale causa dei mali del mondo: la miseria. Sono entrata per la prima volta in un campo rom nel 2007 per un laboratorio teatrale sull’integrazione nelle scuole elementari, attraverso i bambini ho conosciuto le famiglie da cui ho avuto sempre rispetto e amicizia. Ho conosciuto madri che lottano per i loro figli con un coraggio straordinario e ho imparato da quelle donne la pazienza che non fa parte del mio carattere.Ho un’età per cui da tempo mi sono cadute dagli occhi le famose fette di prosciutto e ho visto anche tante cose che vanno corrette , quelle cose esistono anche nella nostra società e ognuno di noi lo sa benissimo. Quest’estate ho assistito allo sgombero di un campo abusivo, ho visto persone e soprattutto bambini abbandonati alla fermata dell’auto il 6 agosto senza acqua e tante altre cose che è inutile raccontare perché se non si vedono non ci si crede. La verità è un caleidoscopio fatto di infiniti pezzetti di vetro e ognuno di noi ha la sua visione delle cose, come praticante buddista seguo l’insegnamento che dice:"Non esiste terra pura o terra impura tutto dipende dalla visione della nostra mente" la scienza insegna che "Il veleno si può trasformare in medicina", ma ci vuole la determinazione per farlo e la fragilità della natura umana ci spinge spesso a non voler vedere per non dover agire. Mi impegnerò di più in prima persona.

  • Di (---.---.---.208) 7 marzo 2012 16:34

    Lettera aperta Moni Ovadia

    Avevamo premesso, nell’esprimere la nostra valutazione e la nostra proposta per risolvere il problema dei rom a Roma, il nostro rispetto per l’opinione del mondo della cultura, rispetto che, dalla risposta ottenuta, pare non sia ricambiato.

    Ricapitoliamo quindi la nostra posizione, chiara e mai mutata nel tempo, per maggiore trasparenza e possibilità di comprensione per tutti: il Piano nomadi di Roma Capitale è uno strumento che l’amministrazione si è data per risolvere quello che forse in altre città italiane potrà non essere considerato un problema, ma a Roma lo è. I rom, è un dato di fatto incontrovertibile, sono nella Capitale oltre 6000, e gran parte di loro vive ai margini della società di espedienti e nell’illegalità, accampandosi contro la legge dove capita. Quindi non sono gli sgomberi ad essere illegali, ma lo è l’accamparsi qui e là in spazi pubblici o privati, riducendoli ad veri e propri immondezzai, oppure stipandosi altrettanto illegalmente negli spazi autorizzati, creando difficoltà ai nomadi stessi che lì risiedono in pieno diritto e mandano i figli a scuola. E’ evidente che non possiamo dare il messaggio che chiunque voglia venire a Roma e vivere alla giornata senza curarsi delle regole e senza lavorare possa essere il benvenuto. Questo vale per tutti, italiani e stranieri, sono le regole che valgono per i romani stessi, per tutti i cittadini di ogni paese civile. Ogni volta che si effettua uno sgombero si offre assistenza abitativa a donne e minori, ma viene regolarmente rifiutata.

    A noi piace pensare che gli intellettuali, per la loro stessa natura, siano coloro che alle beghe quotidiane camminano un passo avanti, che siano gli anticipatori, insomma, di quel progresso sociale e culturale cui si orienta la cultura d’occidente, e capiscano dunque per primi, prima dei cittadini comuni confusi dalle preoccupazioni economiche, dal caos e dal degrado degli accampamenti abusivi sotto casa, il percorso di quella storia che descrive e realizza la nostra civiltà. Nessuno nega la liceità di firmare appelli, ma allora perché non chiedere anche se per caso qualcuno vuole aderire al nostro, iscrivendosi all’albo della solidarietà e mettendo a disposizione parte dei propri beni, quasi sempre abbondanti, per combattere una battaglia che non sia solo vuota schermaglia ideologica, quella sì, populista e pericolosa. Leggo critiche feroci alle proposte che mi sforzo di fare, ma continuo a non capire quali siano, e se ci siano, quelle degli intellettuali e del mondo della cultura. 

    Sparare accuse di razzismo, incolparci di fantasie orribili e indegne pure del più meschino frequentatore di un famigerato e molto poco chic “retrobar dello sport”, di cui immaginiamo forse molti intellettuali abbiano avuto notizia solo dai romanzi, come quella di voler bruciare vivo qualcuno, è assurdo, e soprattutto è una manipolazione poco corretta e vergognosa del nostro pensiero e della nostra volontà. Anche accomunare il tentativo di regolarizzare la questione rom e di promuoverne l’integrazione nella nostra società, mettendo al riparo i cittadini da angherie e soprusi allontanando chi rifiuta un compromesso e accogliendo chi vuole rimanere nel reciproco rispetto di usi e costumi, alle deportazioni degli ebrei e all’orrore del nazismo, è davvero troppo, un colpo basso lanciato alla cieca, vile, inutile e antistorico, grazie al quale ci si aspetta di dare un “alto là” quasi rituale. Ma non è così che si fa cultura.

    Moni Ovadia e i suoi colleghi facciano il loro lavoro di intellettuali e ci aiutino a capire cosa accade, diano un esempio e diano voce limpida e fuori dagli schemi a quel mondo della cultura che dimentica troppo spesso il suo vero ruolo per confondersi nella politica, per lasciarsi andare a blandire quei milioni di italiani, molti, magari, anche con l’accampamento abusivo sotto le finestre, che con il loro applauso li elevano a ruoli di prestigio dando loro credito e fiducia, e decretandone il talvolta immeritato successo.

    Io non mi dimetterò, perché sono un politico e rappresento i cittadini che a migliaia la pensano come me e sono stanchi di molte cose, ma soprattutto di una parola, razzismo, usata solo a senso unico, in modo cieco, demagogico, quasi si tratti di una parola magica oltre la quale, come per un versetto sacro, tutto si ferma e non è possibile andare oltre nella discussione e nel ragionamento. Se le cose stanno così, se chi fa l’intellettuale rifiuta di aprire gli occhi, di guardare alla realtà, alla società e ai suoi cambiamenti repentini, se ritiene inutile fare distinzioni, cercare di capire anche le ragioni degli altri, allora forse sono questi rappresentanti del mondo della cultura che devono dimettersi da quel ruolo che ritengono di ricoprire con perfetto ed illuminato equilibrio. Cambino strada, facciano un altro mestiere, perché di intellettuali ottusi e plagiati dall’ideologia, fanciullini della politica e del potere,  il mondo intero ne ha ormai piene le tasche.

    Fabrizio Santori
    a nome di tanti cittadini romani onesti e lavoratori
    consigliere di Roma Capitale

  • Di (---.---.---.182) 7 marzo 2012 19:49

    Vi chiedo io se è legale occupare spazi privati e/o demaniali, se è legale creare vaste discariche con ingenti danni economici e ambientali, se è legale rubare tombini cavi elettrici e rame bloccando la circolazione dei treni e lasciando al buio una intera autostrada, se é legale sfruttare i minori e la prostituzione........siamo noi i razzisti o semplicemente i cittadini romani sono esasperati per l’invasione e l’arroganza di questa gente?

    • Di (---.---.---.104) 7 marzo 2012 22:54

      Anni fa ho vissuto per un periodo a Bagnoli(NA), la gente non scendeva da casa buttava il sacchetto della spazzatura direttamente in mare dove trovavi di tutto, ho visto anche una testa di mucca in acqua, se per due giorni non passa la nettezza urbana anche a Roma si creano le cosiddette "montagne de zella", vi siete mai chiesti ogni quanti giorni viene raccolta la spazzatura nei campi rom ? Il commento a cui rispondo parla di sfruttamento di minori e di prostituzione gestita dai rom,, vogliamo fare due passi sulla Cristoforo Colombo per vedere quante ragazze minorenni sono sul marciapiede, la mafia che le gestisce passa inosservata, come passano inosservati i nostri bravi pedofili e tutte le altre bravate della nostra rispettabile società sempre pronta a scagliare pietre per seguire il detto: " Chi mena prima mena du’ vorte". Tra i rom come tra i bianchi, i cinesi, i neri prosperano le mafie e più c’è miseria e più prosperano. Combattere per i diritti umani a volte sembra la guerra di Don Chisciotte, ma da una forza immensa, la forza necessaria per capire che la vita di ogni persona ha un grande valore.

  • Di (---.---.---.12) 12 marzo 2012 16:09
    Ogni tardo pomeriggio e la notte (anche questa trascorsa), i "nomadi" del campo di tor de cenci (quello che doveva essere sgomberato da molto tempo ormai.....) danno fuoco a pneumatici, vernici e materiale plastico creando una cappa di fumo nero e denso in tutto il quartiere.
     
    Ormai sono anni che questa storia va avanti ma nelle ultime settimane il fenomeno si è intensificato divenendo quotidiano; l’intero quartiere di Tor De Cenci è costretto a serrarsi nelle case per evitare di respirare la diossina che si sprigiona e, come Lei ben sa, si sedimenta su tutta la zona creando gravissime conseguenze per la nostra salute.
     
    La gente del quartiere comincia a tirare le somme a capisce per quale motivo nella piccola borgata di tor de cenci (pochi edifici) si siano verificati casi di leucemia e tumori con una concentrazione particolare negli ultimi anni.
     
    Ho un figlio di 15 mesi e mia moglie incinta di un altro piccolo angelo pinge piange tutte le sere per la paura di rivivere l’agghiacciante esperienza di qualche anno fa per l’inquinamento del posto dove viviamo (che non le sto a descrivere); la situazione è diventata insostenibile.
     
    Abbiamo fatto denunce, contattato televisioni, scritto su giornali senza alcun risultato; ho coinvolto i ministeri e legambiente con petizioni di quartiere ed esposti; neanche più le forze dell’ordine riescono a supportarci.
     
     Per noi del quartiere la Sentenza del consiglio di stato ha posto un rallentamento per la realizzazione di un sogno, che così non dovrebbe essere in quanto rientra nei nostri diritti, il trasferimento degli zingari .
    Abbiamo intanto richiesto una presenza fissa di una volante dei vigili che monitori il comportamento di questa gente, ma non ci sono ne mezzi e ne risorse.
    I vigili del fuoco e le forze dell’ordine chiamati ogni volta che la cosa si ripete (da mesi quasi tutte le sere...) rischiano il linciaggio quando cercano di entrare nel "loro territorio" per estinguere i fuochi e spesso se non scortati, evitano addirittura l’intervento. Senza parlare dell’enorme costo per lo stato che deve finanziare queste persone e mezzi per arginare un problema che potrebbe essere risolto in tempi rapidi.

    Capisco la lotta per far valere i diritti di questa gente e con mia moglie ho appoggiato diverse iniziative con bonifici e versamenti sui conti di Amnesty International e altri, ma da quando ho visto che spesso si appoggia questa gente nel loro delinquere quotidiano ho interrotto ogni pagamento.
     
    Dei nostri diritti chi se ne occupa?
     
    Purtroppo con questi comportamenti i "nomadi" che tali non sono in quanto sono anni che si sono stanziati in zona, non manifestano voglia di integrazione o rispetto per chi li sta ospitando.
    Ci sono articoli relativi ad arresti nel campo di Tor De Cenci per droga e armi. Ha capito bene...ARMI...e molti di voi continuano a difenderli.
     
    Non siamo più liberi di respirare e/o di uscire da casa quando vogliamo. Siamo costretti ai domiciliari tutte le sere sperando di non ammalarci.
     
    L’altra notte alle 03.00 mi sono svegliato con un’intenso odore di plastica bruciata e sono corso a controllare che il bambino stesse bene.
    Cosa farebbe Lei nelle mie condizioni?
     
    Al mattino vado in ufficio con il cattivo odore di bruciato di una notte di roghi e la sera dopo un’intensa giornata di lavoro (che dura anche 12 ore) torno verso casa con l’ansia ed il timore di vedere la solita nube sul quartiere.

    Come sto scrivendo a Lei ho scritto anche al Ministero dell’ambiente, alla Regione Lazio, ma mi rendo conto che in Italia troppo spesso gli interessi trasversali o indiretti di pochi sono più forti dei diritti di noi cittadini che paghiamo le tasse e che ci ammaliamo lentamente.

    La nostra è una pericolosissima situazione di stallo, che va sanata al più presto, prima che qualcuno di noi mosso dall’esasperazione faccia qualcosa di "sbagliato".
     
    La invito a trascorrere una sera dalle nostre parti per rendersene conto.
    Cordiali saluti
     
    Un cittadino esausto

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares