Roma. È ufficiale. Chiuderà la metro A ad agosto
AgoraVox lo aveva già anticipato ad aprile: chiuderà una tratta della metro per i lavori di collegamento con la nuova linea in costruzione. Al suo posto, un servizio di bus-navette insufficienti e torridi. I lavori dovrebbero durare solo un mese, ma gli operai denunciano che ne serviranno molti di più. I pendolari sono sul piede di guerra.
È ufficiale: la linea A della metropolitana di Roma sarà sospesa dal 29 luglio al 30 agosto nel tratto compreso tra Colli Albani e Termini a causa dei lavori di collegamento con la nuova linea C in costruzione. La chiusura anticipata di due ore e mezzo, la sera alle 21, già in vigore da alcuni mesi, continuerà fino all’aprile del prossimo anno. Secondo quanto risulta ad AgoraVox, l’Atac, la municipalizzata romana del trasporto pubblico, ha già chiesto agli autisti dei bus di rinunciare a una settimana di ferie durante l’estate per garantire il servizio di navette sostitutive della metro, che però si annuncia tutt’altro che efficiente. Già gli autobus, che già possono trasportare appena una piccola frazione dei passeggeri di un treno della metropolitana, dovranno per forza partire con frequenza molto ridotta rispetto al servizio metro ordinario, che garantisce fino a una partenza ogni due minuti. Poi, secondo un documento riservato dell’azienda, pubblicato da affariitaliani.it, quasi un terzo degli autobus della capitale sono guasti.
Molti degli autobus sostitutivi, oltretutto, sono privi di climatizzatore (gli altri hanno un impianto di climatizzazione del tutto inefficace), e creeranno non pochi problemi ai passeggeri, che spesso d’estate si sentono male anche nei treni metro climatizzati. I pendolari, che patiranno le difficoltà peggiori, sono già sul piede di guerra (anzitutto perché temono il prolungamento del disservizio). Per i turisti d’alta stagione, invece, non rimane niente da fare: la loro condanna è decisa. E non basteranno le monete lanciate a tutti i ladri delle fontane, con annessi vigili urbani a libro paga, a farli tornare all’inferno.
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