• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca Locale > Rom: a Roma forte legame tra sgomberi e patologie psico-fisiche

Rom: a Roma forte legame tra sgomberi e patologie psico-fisiche

I Rom stanno pagando sulla loro pelle gli sgomberi ed i continui trasferimenti avvenuti a Roma negli ultimi anni. Dirette conseguenze sulla salute, sia fisica che psichica di adulti, giovani e bambini, costituiscono delle vere e proprie esperienze traumatiche sia a livello individuale che collettivo. E’ questa la sintesi del report “Anime smarrite” presentata a Roma, dall’Associazione “21 luglio”, che da tempo si batte per la difesa dei diritti dei rom. In collaborazione con l’Osservatorio sul razzismo e le diversità ‘M.G. Favara’, il rapporto è stato presentato all’interno del dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Roma Tre. L’evento traumatico sarebbe dovuto soprattutto allo sgombero del campo rom Casilino 900, il più grande campo rom della capitale, totalmente dismesso il 15 febbraio del 2010.

La ricerca descrive, tramite le storie di vita delle persone che hanno passato parte della loro esistenza all’interno del campo, l’esperienza di una perdita, di un vissuto rubato. Molte sono le persone che raccontano il proprio trasferimento verso altri campi attrezzati o centri di accoglienza predisposti dal Comune di Roma come la privazione di uno spazio familiare, una violenza della memoria sociale legata al campo, la disintegrazione di un centro comunitario verso mille sparse periferie.

Una ferita che stenta a rimarginarsi quindi, e che ha creato sia all’interno del gruppo che nelle coscienze dei singoli individui, delle discrepanze tradotte in disturbi psichici. Forse l’appartenenza al gruppo era segnata, presso la comunità Rom, dall’appartenenza ad un luogo, spazio fisico e sociale allo stesso tempo, che raccoglieva e accoglieva la comunità, creando un forte legame ed una coesione interna. Sgomberare il campo e trasferire conseguentemente diverse famiglie che lo abitavano presso realtà abitative provvisorie e percepite come marginali, ha segnato una lacerazione profonda sul vissuto del gruppo, violentando le storie della collettività fatte di ricordi, di immagini, di oggetti, legati proprio al Casilino 900. Le conseguenze a livello individuale sono drammatiche. Un mix esplosivo di sintomatologie fisiche e psichiche, stanno mettendo in ginocchio molti componenti della comunità rom. Nel report si leggono casi di forte emicrania, di attacchi di panico, di insonnia, allucinazioni, sintomi depressivi, stati di ansia.

In questo modo, sfruttando il pregiudizio e il senso comune che i Rom siano una popolazione nomade, secondo l’Associazione 21 luglio, si è legittimata la violazione del loro diritto alla casa. Si sono, sempre secondo la stessa associazione, negati ai rom i diritti alla salute, all’istruzione dei minori, all’integrità personale.

(foto in apertura di Alessandra Quadri)

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares